PROBLEMI NELLE TERRE ALTE - M o r G o n - 15/07

Morgon osservò incuriosito il nano ed i suoi disegni.
Quando il nano disegnò una sorta di saetta zizzagante che partiva dal puntino che lo rappresentava e che terminava proprio nel bel mezzo del posto di guardia, Morgon si rattristò. Non seguì più il proseguio dei disegni e del piano del nano. Semplicemente si voltò verso l'orchetto e ci si avvicinò. Si chinò su di lui ed estrasse il pugnale.

Mettendo la mano libera sulla bocca del mostriciattolo, avvicinò l'arma ai lembi del vestito, o meglio, degli stracci che l'orchetto indossava. Facendo una leggera pressione, lo sollevò con un colpo secco.

Strappò così un bel pezzo di stoffa che usò come bavaglio.

Poi ripetè l'operazione e usò la stoffa ricavata per bendarlo.

A questo punto si voltò verso i compagni e fece segno di rimanere in silenzio, e fece ampi gesti per far capire loro che avrebbe legato l'orchetto nella foresta.

Così fece. Legò l'orchetto ad un albero. Si accertò che fosse ben annodato e tornò dai compagni.

"Scusatemi...non mi piaceva che vedesse e sentisse quello che vogliamo fare..." disse molto serio rivolto a tutti e due. Poi volgenfo lo sguardo a Pikel aggiunse "...amico mio...non avendo il libro degli incantesimi, questa mattina non ho potuto studiare come mio solito...dunque, almeno per ora, niente incantesimi"

"...ma se serve un diversivo posso sempre provvedere...potrei anche fare rumore dal lato indicato da Pikel...per poi tornare fino a qui e fare il giro dal vostro lato del bosco...sono il più agile tra noi tre e quindi il più adatto per questo compito..."

"...faccio ancora una domanda: e se aspettassimo i favori della notte per passare il posto di guardia? L'attacco risulterebbe molto più efficace...credo..."

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