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Visualizzazione dei post da giugno, 2020

RINNEGATI - 11/09/1000 DI - DuNgEoNmAsTeR

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NON GDR Per Damien: il tuo bastone dei boschi non ti consente di recuperare punti ferita. Funziona così: il bastone ha 10 cariche che tu puoi spendere per attivare gli incantesimi elencanti, con il relativo costo in termini di cariche tra parentesi. All'alba automaticamente il bastone recupera 1d6+4 cariche. Se vuoi recuperare dei Punti Ferita puoi: lanciarti Cura Ferite usando uno slot di primo livello e puoi farlo fino a 4 volte (hai ancora 4 slot non utilizzati) - recuperi 1D8 + il tuo modificatore di caratteristica da incantatore che è la Saggezza (+3) lanciarti Cura Ferite usando uno slot di livello due (te ne rimane solo più uno) - recuperi 1d8 + 1d8 + Sag (+3). A questo tiro puoi sommare quanto detto nel punto precedente.  Fammi sapere come preferisci procedere e poi ci affideremo alle loro signorie, i dadi! GDR Banedon annuiva ad ogni intervento registrando le varie opinioni. Aggrottò la fronte mentre parlavano Ayame e Brandibacco, ma non intervenne, lasciò che

RINNEGATI - 11/09/1000 - Ariel

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" Sta molto bene, come puoi vedere, messer Trotik! " disse Ariel in risposta alla domanda sul proprio animale da compagnia da parte del pirata. Mentre rispondeva posò una mano sulla piccola testolina del coniglietto e la grattò dolcemente, gesto al quale il piccolo roditore rispose mordicchiandole la punta del dito. Poi rivolse la sua attenzione ai compagni che stavano prendendo quella che aveva tutta l'impressione di essere una decisione davvero importante. Da parte sua non sapeva se da un punto di vista strategico sarebbe stato meglio attaccare l'isola, come da piano iniziale, o il faro, se farlo in massa o in gruppi divisi, se farlo dal cielo, via terra o dal mare. Lei tanto, di strategia, non ne capiva nulla. Non era solita vivere la vita pianificando i propri passi. Non era solita vivere la vita con la testa. Ci avevano provato, ad insegnarle. Gli gnomi sono famosi  per l'uso della loro testa, per l'applicazione delle loro idee, per le loro opere ed

RINNEGATI - 11/09/1000 - DAMIEN

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GDR Damien era pensieroso. non tanto sulla prossima meta...no....era convinto si dovesse tentare un assalto al faro...quanto piuttosto sulla reale coesione del gruppo. Caratteri molto diversi, razze molto diverse ed inoltre tra loro pochi si conoscevano veramente: la maggior parte erano avventurieri da poco incontratisi, lui stesso insieme al suo fratello Lok'Tar erano tra questi. Era quindi necessario un piano ben dettagliato, del quale ognuno conoscesse nei  minimi particolari il proprio compito altrimenti.... "Sono d'accordo anch'io per l'assalto al faro...però, se la scelta del gruppo sarà questa, dovrà essere organizzato un piano nei minimi dettagli...un assalto a viso aperto sarebbe una sciocchezza madornale. Occorre che tutti noi sappiamo quello che significa e quello che ci occorre per salvare la pelle. Mi ripeto e non mi stanco di farlo...nel caso attaccassimo il faro, occorre che tutti ci fidiamo uno dell'altro senza pensieri, che tutti ci diamo

11/09/1000 - di Arbèa e Ulderì

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Arbèa ascoltò, come sua abitudine, senza interrompere. Non aveva mai interrotto un dialogo. Pensò. Quindi rispose: "Secondo me è meglio andare al faro, perché ormai Achab avrà scoperto il nostro piano principale". La sua preoccupazione, che non espresse, non riguardava la possibilità di incontrare i nemici, bensì piuttosto l'eventualità che, nel vecchio faro, qualche asse le potesse cadere in testa. Ulderì ascoltò, come sua abitudine, riflettendo. Pensò. Quindi pensò ancora. Aveva in mente due pensieri: su uno di questi, le sue idee erano chiare, sull'altro nient'affatto. Per primo, il piano. Il piano che prevedeva di recarsi all'isola era, a suo parere, ormai da abbandonare: avrebbero dovuto recarsi prima dell'alba, e ormai non c'era più tempo per riposare a sufficienza. Un buon numero di ore di riposo erano necessarie per tutti gli incantatori. Ormai il piano era saltato. Avrebbero dovuto recarsi al faro: "Sono d'accordo con Arbèa e I

RINNEGATI - 11/09/1000 - Ayame

Ayame ascoltò con attenzione le parole di Isurus prima e Brandibacco poi... Annuì, poi con il suo solito cipiglio deciso, disse: " Io non so se è meglio tenerci al piano iniziale o meno, dividerci o no, fare come avevamo deciso subito o cambiare idea in base alle circostanze..." Fece una pausa, osservando negli occhi i presenti, poi continuò: "... però siamo stati attaccati a più riprese, quello che mi è successo nella piazza non mi è piaciuto per niente, dunque prima che i nostri nemici facciano un'altra mossa io voglio attaccarli: al mulino, il prima possibile! Io andrò lì, chi vuole venga con me, ognuno è libero di scegliere, per quel che mi riguarda la faccenda va risolta il prima possibile o saranno guai!" NON GDR Ayame è molto determinata...

RINNEGATI - 11/09/1000 - Brandibacco

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Non era semplice, la scelta... O almeno, Brandibacco, che era sì come tutti i Mezzuomini piuttosto espansivo e cordiale, ma per via del suo carattere Warlock un po' sospettoso e propenso a rimuginare molto sulle cose, era indeciso... Il piano iniziale era molto diverso... dovevano muoversi in due gruppi, ed ora eccoli qui tutti insieme! Dovevano non essere troppi per non dare nell'occhio ed ecco che ora erano addirittura di più rispetto a quando erano partiti (il Tritone e il Nano guercio erano gli ultimi acquisti del numeroso gruppo). Non avrebbero dovuto perdere di vista Banedon, ed invece questi aveva scorazzato per quasi tutta la notte per i fatti suoi, ed ora proponeva una sorta di "piano B". Dovevano studiare le mosse dei Rinnegati, ed invece ci avevano capito ben poco, l'unica cosa certa (o almeno, COSI' PAREVA) era che i loro nemici peggiori fossero al mulino... Mentre Isurus parlava, Brandibacco rimuginò ancora un poco sulla sua decisione, e po

RINNEGATI - 11/09/1000 DI - ISURUS

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Al gruppetto, già abbastanza folto, a cui Isurus si era unito di recente si aggiunsero altri avventurieri. Erano molti, adesso... anche troppi per i suoi gusti: è vero, se i nuovi arrivati erano valorosi e capaci anche solo la metà di quelli che il tritone aveva deciso di chiamare compagni (almeno fino alla conclusione della missione), erano una forza con cui qualunque avversario avrebbe dovuto fare i conti. Ma un gruppo folto era anche più difficilmente gestibile, e controllabile, nel momento della battaglia. Isurus lasciò parlare Trotik, il topo pirata, che ricordò loro che la sua barca avrebbe potuto portare soltanto 6 passeggeri oltre a lui. Un nuovo problema da risolvere. Il tritone s'inabissò nei propri pensieri mentre Ulderì - uno dei "nuovi" compagni di viaggio - prese a illustrare a Trotik le qualità particolari dello strumento musicale che portava a tracolla. E quando Banedon il Chierico prese finalmente la parola e richiamò tutti alla definitiva presa d

RINNEGATI - 11/09/1000 DI - DuNgEoNmAsTeR

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Ora erano tutti riuniti. Nuovamente. Paradossalmente la cosa si poteva rivelare come positiva, non per loro ovviamente. Erano infatti un bersaglio molto più facile ora. Era però anche una cosa negativa, non per loro ovviamente. Erano infatti molto più forti tutti insieme. Ma come tutte le cose di questo mondo, ed anche questa non faceva eccezione, a volte le cose mutavano a seconda dall'angolatura da dove le si guardava.  Banedon ascoltò le parole di Ulderìe poi ancora una volta prese la parola e lapidario domandò al gruppo di avventurieri che aveva di fronte " Dunque cosa volete fare? Volete attaccare la strega elfa al vecchio faro o procedere con il piano originale ed andare sull'isola? O magari qualcuno di voi ha un altro piano da suggerire? ". NON GDR Ciao a tutti, la decisione verrà presa a maggioranza , perciò vi chiedo di preparare un post in cui il vostro personaggio prende posizione o suggerisce un'alternativa a quanto proposto fino ad or

RINNEGATI - 11/09/1000 - di Ulderì

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Si trovavano finalmente tutti riuniti. Tutti, e qualcuno in più: molti. Pochi minuti prima, Ayame e Brandibacco guidavano Arbèa e Ulderì verso la zona del porto in cui avrebbero ritrovato i compagni. Il warlock e la sacerdotessa raccontarono ai due i fatti in cui erano stati coinvolti Banedon e gli altri. Già, Banedon... Mentre ascoltava con attenzione la precisa esposizione di Brandibacco, Ulderì iniziò a pensare, e dopo una decina di minuti lo interruppe : "Però, Brandibacco, ascolta, secondo me è un po' strano che... no, niente... vai pure avanti, ti ascolto".  Il bardo si ricordò che Brandibacco mal sopportava le sue elucubrazioni, e decise che quello non era il momento adatto per esporle. Perciò non gli disse che trovava molto strana la dipartita, seppur temporanea, di Banedon. Avevano ricevuto un compito ben preciso da Halav: proteggere il chierico. Non l'avevano svolto. Il bardo si interrogava quindi su questo punto: Banedon era stato davvero molto avventato

RINNEGATI - 10/09/1000 - LoK'TaR

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Ora il preticello che avrebbe dovuto salvare le chiappe a tutti quanti sembrava suo cugino Spaccaossa quando all'età di 18 lune piene disse di aver visto il fantasma di un vecchio orso, tutto questo dopo aver bevuto dal pentolone della vecchia Niob'eh, la strega del villaggio.  Il chierico parlava di fantasmi e chiedeva loro se l'avevano visto. Lok'Tar si voltò diverse volte per capire di cosa stesse farneticando il prete, ma continuava a non vedere nessuno a parte un via vai di gente.  La cosa iniziava a farsi lunga per la poca pazienza del mezz'orco.  Se poi bisognava ancora attendere Ayame, Brandibacco, Ulderì ed Arbea le cose rischiavano di finire all'alba. Odiava le notti insonni. Lo mettevano di malumore. Gli toglievano l'appetito.  Si sedette a terra quando Ariel andò incontro al topo pirata con cui avevano parlato al mattino. Se lo ricordava. Era quello che lo aveva apostrofato con l'appellativo di grande o grasso, non ricordava, ma in

RINNEGATI - 11/09/1000 - di TROTIK

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Terminando la discesa dal balcone, il topo si avvicinò ad Ariel; non rispose alle sue domande, ma chiese a sua volta: "Sempre allegro, il coniglietto! Come sta?" Estraendo dal sacco una pallina di legno di pioppo, un legno particolarmente morbido, la porse a Pimkie e ripose nel sacco il grappino che aveva usato per calarsi. Trotik non era affatto stupito dalla presenza di altre persone insieme a quelle che aveva già conosciuto. Avvicinandosi a loro, esclamò "Forse ho le allucinazioni: non mi sembra di aver mai visto un albero che cammina...!"; rivoltosi verso il bardo gli disse "E non ho neppure visto mai quello strumentino con delle corde!" , indicando il liuto appeso in spalla. Uno sguardo rapido a Isurus gli confermò che la situazione era tranquilla: i nuovi avventurieri che si erano aggregati non costituivano una minaccia. Il marinaio ben conosceva i tritoni e la loro sicurezza; anche se la maggior parte di questi odiava le attività condotte da q

RINNEGATI - 11/09/1000 - ISURUS

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La zona del porto di Akorros non era piaciuta affatto a Isurus quella mattina, e non riusciva ad andargli a genio nemmeno durante la notte. Non era per i rudi e rozzi figuri dagli sguardi torvi e dalla pelle inspessita dal sale e dal sole che ne percorrevano le stradine acciottolate o che si occupavano dei propri affari sulle barchette ormeggiate, o meglio non solo. Era l'idea che in quel luogo gli abitanti di superficie esercitassero controllo assoluto sulle acque e sui suoi abitanti a infastidirlo di più; se possibile, nel tragitto dalla locanda della Lontra Sbronza all'area portuale della città il tritone si rabbuiò ancora più del normale. Con lui, la gnometta Ariel, che tra i nuovi compagni che la sorte (o il destino) gli avevano fatto incontrare - e con cui aveva condiviso l'ultimo combattimento - era quella che gli andava di più a genio: gli era parsa sin da subito una creatura innocente, per quanto abile e astuta, candida e sincera... elementi morali che aveva ris