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Visualizzazione dei post da febbraio, 2020

RINNEGATI - 10/09/1000 - LoK'TaR

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Sorrise. Anche se il suo sorriso molte vole veniva scambiato dagli altri con un ringhio. Sorrise nel vedere un'altro essere dalle dimensioni ridotte con cui probabimente avrebbe condiviso una parte del viaggio. Prima c'erano quel halfling simpatico, ma per certi versi inquietante, Brandibacco. Finora era sempre stato gentile e pacifico, ma nei suoi occhi si poteva leggere un segreto tenuto volutamente celato; dopo tutto era un warlock che aveva stretto un patto per avere i suoi poteri. Poi c'era Ariel, quella piccola di gnomo, tanto tenera, dal volto angelico, ma dal carattere infuocato, vista anche la reazione che aveva avuto la sera prima. Ora questo topo antropomorfo. Il parco dei piccoletti cresceva. Sorrise nel vedere la fermezza e la risolutezza con cui il piccolo capitano della nave rispose a Brandibacco. Sorrise in attesa della risposta dell'halfling e poi rivolse la sua attenzione a suo fratello di sangue Damien. Era rimasto particolarmente s

RINNEGATI - 10/09/1000 DI - ISURUS

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Di cose curiose, dal suo punto di vista ovviamente, Isurus ne aveva incontrate parecchie in rapporto all'esigua quantità di tempo che aveva passato sulle terre asciutte di superficie. E, di certo, qualunque essere privo di branchie avesse messo piede nelle profondità marine abitate dalla sua razza sarebbe stato capace di indicarne almeno altrettante. Insomma, per un motivo o per un altro il tritone si considerava avvezzo a ciò che era curioso, strano, sorprendente. Ma quel topolino antropomorfo, con il suo mantello porpora, impegnato ad aggiustare le corte sulla piccola chiatta verso cui il gruppo si era diretto, se la batteva con tutto il resto in quanto a meraviglia. Meraviglia che, però, non sembrò superare il primo scambio di battute tra l'halfling chiamato Brandibacco e il topolino stesso: quest'ultimo riservò al mezzuomo e a tutti loro uno sguardo apparentemente rapido e superficiale, schivo e rapidissimo, e poche parole secche e sbrigative. Il fare d

RINNEGATI - 10/09/1000 - di Tròtik

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GDR Poco prima che l'halfling rivolgesse la parola al marinaio. Lo sguardo verso il lago. La coda dell’occhio verso il commerciante. La coda verso il lastricato. Cinque secondi, più che sufficiente. La corsa e, nel buio del vicolo, la conta. Cinque monete d’argento, più che sufficiente. Lo sguardo verso il lago. Il tintinnio in tasca, i ricordi in testa. Quel mare aperto, solo blu, in contrapposizione alla ciurma variopinta. Lo smodato trafficare del Viashino a prua, il lento incedere del Tortuga sulla tolda. Lo sguardo intenso del Kenku sulla coffa, l’agile scalare del Tabaxi sul sartiame, la mia adrenalina al timone. E la fame del Locathah. La bramosia del Locathah. L’avventatezza del Locathah. “Il grande colpo”, e io a dirgli che non eravamo pronti. “Ce n’è ancora, per tutti”,  e io a spiegargli la differenza tra un pirata ed un corsaro. “Li distruggiamo”, e io a stringere il timone. “Addio ragazzi, addio mia ciurma” e io a pregare su una barchetta. Lo sguardo verso

RINNEGATI - 10/09/1000 - Brandibacco

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Brandibacco aveva ascoltato con attenzione Banedon, e francamente i suoi sospetti su Klaus lo avevano inquietato un po'... era curioso di sapere se davvero il locandiere nascondesse loro qualcosa... Ma ci avrebbe pensato lui, e sicuramente era la persona più indicata per indagare in tal senso. La loro era già una missione complicata, e a maggior ragione del fatto che in quello stesso momento i loro amici (Arbèa, Ayame ed Ulderì) stessero "coprendo loro le spalle" ( un po' era in pensiero per loro...) ora toccava a loro agire. Era ora di trovare una barca ed un equipaggio che facesse al caso loro. Fu per questo che quando individuarono la barca giusta (snella, piccolina, con un equipaggio che non dava troppo nell'occhio...) scattò subito in avanti, e prima che i suoi compari potessero dire alcunché, rivolse la parola al topolino che si indaffarava sul ponte. Gli sembrava un esserino simpatico, aveva quel non so che che ispirava fiducia, e certamente era abbasta

RINNEGATI - 10/09/1000 DI - DuNgEoNmAsTeR

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Alla reazione di Isurus il buon vecchio Klaus alzò le mani. " Mi dizpiace, perdona me! Scusate foi tutti, io non folere... Olga, antiamo! " L'uomo e la donna si allontanarono quasi di corsa ed il gruppo potè finalmente uscire dalla locanda come concordato. Quando si trovarono a circa un centinaio di metri dalla Lontra Sbronza, Banedon arrestò il gruppo.  " Non vi è parso un comportamento strano quello tenuto Klaus? Non mi convince, qui gatta ci cova...voi andate al porto e cercate di ingaggiare qualcuno che non faccia troppe domande e che abbia una barca non troppo grande, che non dia nell'occhio, che sia facile da manovrare e che possa magari attraccare anche in piccole insenature, non sappiamo bene come sarà la costa sud dell'isola... io cercherò di tenere sotto controllo i movimenti dell'oste, ho un brutto presentimento... buona fortuna, ci rivediamo questa sera alla locanda, intesi? " Finito di parlare attese ancora qualche istan

RINNEGATI - 10/09/1000 DI - ISURUS

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"Ma signori, già foi andare fia? Non folete lasciare bagagli per la notte in stanza? Perchè fi fermerete per la notte vero? Faccio preparare le fostre stanze? Koraggio Olga, prendi zaini di illustri ospiti e portali in stanza..." L'omone dall'accento pronunciato bloccò il gruppetto in uscita dalla locanda (dopo aver interrotto più volte Banedon, impegnato nello spiegare le sue e loro prossime azioni). Era una consuetudine degli abitanti di superficie, quello di interrompersi continuamente senza alcun tipo di rispetto? A Isurus non era parso, in quelle sue prime settimane di "visita". E il roteare delle pupille di Banedon a ogni interruzione tendeva ad avvalorare questa tesi. Quello di cui il Tritone era certo, comunque, era che in caso contrario non sarebbe mai riuscito ad abituarcisi. A casa sua, nel territorio subacqueo degli Olonath, nessuno si sarebbe permesso di disturbare un esplicito gruppo di guerrieri impegnati in una conversazione: c'era un pos

RINNEGATI - 10/09/1000 DI - DuNgEoNmAsTeR

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Banedon prese nuovamente la parola. " Per quanto possano rimanere distratti, se mai lo saranno, questo lo ignoro, mio nuovo amico " disse il chierico rivolgendosi ad Isurus. " D'altronde, l'operazione dei nostri amici potrebbe distrarre alcuni dei loro seguaci o sgherri, se preferite, che comun... " " Posso portarfi ankora qualkosa da manciare o da pere? " domandò Klaus sorridente, interrompendo le parole di Banedon. Al diniego di coloro seduti al tavolo voltò loro le spalle e si allontanò. Banedon allora riprese " ... dunque, dicevo, che comunque non sarebbe male.  Ricordatevi che lo scopo della missione è quello di permettermi di terminare il rituale... " " Ma veniamo a noi e lasciamo ai nostri amici la loro strategia, qualunque essa sia. Dobbiamo andare al porto e trovare qualcuno che ci possa dare un passaggio. Spero non sia troppo un problem... " " Mi sono permesso di portare foi cestino di frutta fres

RINNEGATI - 10/09/1000 - LoK'TaR

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Lok'Tar era visibilmente eccitato, proprio come un orco alle prese con la sua prima esperienza con la tenda del sudore. L'ingresso nella locanda fu per lui come dare libero sfogo ad una parte di sè che teneva nascosta il resto del tempo.  Ordinò da bere e da mangiare, e quando Olga fece per sparecchiare il piatto, con un sonoro rutto attirò l'attenzione della non più giovane cameriera, le sorrise ed ordinò un altro giro di birra e di stufato.  Si guardò intorno ed allungò una birra ad Isurus, come gli aveva promesso, poi vide che anche il piccoletto halfling ci stava dando dentro con il bere ed il mangiare, nè fu felice. Finalmente dei degni compagni di mangiate e bevute. La cosa lo riempì di gioia nel profondo.  Suo fratello Damien era uno tutto verdure e radici, raramente si lasciava andare. Gli voleva bene come ad un vero fratello, in fondo gli doveva la vita e questo non sarebbe cambiato mai, però gli erano mancate una mangiata ed una bevuta come quella.  Finit

RINNEGATI - 10/09/1000 - Brandibacco

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Brandibacco, finalmente, dopo tutti gli avvenimenti tragici capitati ultimamente (la morte di Morgon e l'abbandono di Pikel su tutti) si sentiva piuttosto ottimista... E' vero che li aspettava una missione molto difficile e perigliosa, ma il gruppo si era infoltito di alcuni elementi che, oltre a rinforzarli, gli risultavano simpatici. Dapprima Ulderì ed Arbèa, che sebbene ora non fossero con loro (ma tutto ciò non era stato casuale: serviva che qualcuno agisse "in retroguardia" per avere più changes di riuscita), poi Lok'Tar e Damien (di sicuro due ottimi combattenti e persone determinate) ed ora questo misterioso Isurus, dall'aspetto non molto piacente (sembrava a guardarlo dritto in faccia di essere al mercato del pesce del martedì in piazza ad Halflingville, per tutta l'erba pipa di tutti i Decumani!) ma anch'egli un ottimo elemento di forza per la compagnia, e con quell'aria un po' schiva ma determinata che in fondo non gli dispiaceva a

RINNEGATI - 10/09/1000 DI - ISURUS

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A Isurus piaceva questo Banedon, per quanto ovviamente potesse andargli davvero a genio una creatura senziente di superficie. Era schietto, di molte parole ma con una bella energia, invadente forse ma allo stesso tempo abbastanza sfacciato da esserlo in modo sopportabile; e, soprattutto, gli aveva offerto un nuovo lavoro. In quel momento, non c'era modo migliore per stuzzicare la curiosità del Tritone: una nuova avventura, una nuova occasione di dimostrarsi eroico e glorioso e onorevole! La missione in questione riguardava una certa isola di Itheldown, un qualche tipo di rituale magico e la protezione dello stesso Banedon lungo tutto il suo svolgimento (chissà poi da quale tipo di pericolo). In particolar modo, si faceva riferimento a un altro gruppetto di persone alleato di quello con cui Isurus si era ritrovato a passare la notte: un Warlock e un Bardo, due tipologie di persone che in tutta sincerità non gli andavano così tanto a genio, seppur per ragioni diametralmente oppos

RINNEGATI - 10/09/1000 DI - DuNgEoNmAsTeR

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GDR Passarono sulla piazza principale di Akorros, piazza che ospitava il municipio cittadino,  per attraversarla in diagonale ed imbaccare un vicolo abbastanza largo, giungendo così innanzi alla porta di un edificio con un insegna cigolante alla brezza della sera. L'insegna riportava l'immagine di una lontra che con tutte e quattro le zampe sorreggeva una bottiglia e la portava alla bocca. L'aria proveniva dal lago e portava con sè un dolce profumo. Balad'In fece il giro sul retro del locale dove un giovane stalliere prese in consegna i carri ed il loro carico, non prima però di essere andato ad avvisare qualcuno dentro la locanda. Uscì insieme al ragazzo un uomo basso e ben pasciuto, pelato, ma dalla folta barba rossa, ben curata con due grandi trecce, che si presentò come Klaus, il padrone della locanda. Klaus controllò il carico e sorridendo fece accomodare il gruppo all'interno. " Ho ta manciare e tormire per tutti, non fi preoccupate "

RINNEGATI - 09/09/1000 - LoK'TaR

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" Per la miseria, questo sì che è parlare! Andiamo a mangiare qualcosa che ho una fame " Queste le parole di Lok'Tar alla proposta di Balad'In ed all'affermazione di Isurus di aggregarsi a loro per la cena. Mentre la carovana si ricompattava Lok'Tar si avvicinò ad Isurus per presentarsi. " LokTar! Io sono Lok'Tar Zulgur'Ub... " disse allungando la grande mano verdastra al giovane che aveva di fronte. " Sembri saperci fare con quella... " aggiunse puntando gli occhi rossi sull'alabarda che sembrava vibrare di una strana energia. " Comunque sia, in questa locanda della lontra qualcosa hai una birra pagata! " " L'alcol aiuta a fare amicizia... hahaha! " " Vogliamo andare? " disse alzando il tono della voce rivolto al resto dei membri della carovana.  La prospettiva di una cena e di una bella bevuta avevano trasformato un taciturno ed introverso mezz'orco, che in t