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Visualizzazione dei post da gennaio, 2020

RINNEGATI - 09/09/1000 DI - ISURUS

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I due stranieri, simili ma profondamente diversi, che si erano fatti largo attraverso la folla inferocita di Darokin e gli si erano posizionati al fianco sguainando le armi, dopo poco, furono seguiti da altre due figure: molto più piccole in statura e in corporatura, maschio e femmina, appartenevano ad altre due razze degli abitanti di superficie che Isurus aveva già imparato a conoscere come "Halfling" e "Gnomi". Esserini piccoli, scaltri e molto astuti. Simpatici, spesso più di quanto si erano dimostrati - almeno nei suoi confronti - la quasi totalità degli umani che aveva incontrato nel breve tempo che aveva passato in superficie. A piccoli gruppetti sempre più ampi i cittadini di Darokin assiepati nel bel mezzo della strada se ne andarono, abbassando le braccia e rilassando i muscoli, spegnendo le loro grida e le loro imprecazioni. Isurus attese che anche l'ultimo avesse voltato le spalle a lui e al gruppo di stranieri che si era avvicinato, prima di rin

RINNEGATI - 09/09/1000 DI - DuNgEoNmAsTeR

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Alle parole pronunciate da Isurus, " Chi è stato? Vieni fuori, codardo, e affrontami a viso aperto: diamo al resto di questi rozzi bottegai qualcosa di interessante di cui parlare nei giorni a venire! "; la folla si ammutolì. Alle parole di Ariel, " EHI, VOI, CHE NESSUNO GLI FACCIA DEL MALE O DOVRETE VEDERVELA CON ME, SONO STATA CHIARA? ", la folla si voltò. All'avanzare di Lok'Tar, seguito da Damien e Brandibacco la folla iniziò a sparpargliarsi. I primi, quelli più lontani e meno interessati alla cosa, coloro che si erano uniti alla folla solo per curiosità o noia iniziarono ad andarsene, presagendo guai. I più facinorosi, alcuni dei quali evidentemente in preda all'alcool, raccolsero da terra alcuni sassi. Qualcuno provò ad aizzare i compagni, ma nessuno trovò il coraggio o fu così pazzo da scagliarsi contro degli avventurieri armati. (NON GDR: test di persuasione superato con ampio successo). Chi prima chi dopo lasciarono cadere le

RINNEGATI - 09/09/1000 - Brandibacco

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Brandibacco era frastornato. Stava ancora pensando alla separazione da Ayame, Ulderì ed Arbea e alle implicazioni della loro missione, quando davanti a loro si era aperto quel drammatico scenario: dapprima la folla inferocita che si scagliava contro quello strano personaggio, la cui unica colpa sembrava essere quella di avere un aspetto diverso dal loro (e chi non aveva un aspetto diverso? Umani, mezzorchi, halfling, mezzelfi... e si scandalizzavano per un uomo-pesce?), poi i suoi amici, Ariel in testa, che un po' incoscientemente e coraggiosamente si schieravano al fianco dell'individuo al centro dell'attenzione generale! Una scarica di adrenalina scese lungo la spina dorsale del Mezzuomo... E un attimo dopo anche lui era lì: con un paio di balzi, inosservato ai più, era saltellato vicino a Damien, Lok'Tar e Ariel, in difesa dell'uomo-pesce, agitando il suo spadino... "Indietro, marmaglia! Ora non siete più contro un uomo solo e disarmato, vero? Cosa d

RINNEGATI - 09/09/1000 DI - ISURUS

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"CHI VUOLE ESSERE IL PRIMO? FATEVI SOTTO" L'essere, gigantesco nelle dimensioni e con la pelle di un colore a metà tra il verde, il grigio e il marrone, i capelli corvini e le pupille di un rosso acceso, si fece largo tra la folla di esseri umani assiepata attorno a Isurus senza troppa difficoltà. Portava un mantello e una lunga tunica in due parti con alcune rune che il tritone non riusciva a interpretare e, in mano, stringeva un martello da guerra e un'ascia da battaglia. Isurus lo guardò con curiosità (oltre che con il sospetto che riservava a qualunque cosa, nelle terre di superficie): aveva incontrato, nei suoi primi vagabondaggi, alcune delle creature che in lingua Comune venivano identificate con il nome di "Orchi". Erano enormi masse di muscoli e sete di sangue, letali più per la forza bruta che per lo stile di combattimento vero e proprio. Ma questo era differente, almeno nell'aspetto fisico. Le asperità del volto erano leggermente, ma sens

RINNEGATI - 09/09/1000 - LoK'TaR

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Lok'Tar non era molto bravo in quelle situazioni, per lui la soluzione migliore era sempre quella dell'acciaio. Non aveva idea di chi fosse quello strano tipo, ma si fidava talmente tanto di suo fratello di sangue da non farsi troppe domande e di seguire quanto aveva detto Damien. - Quante cose sono già successe dalla nostra partenza dalla foresta di Falsterholm, mi devo fidare anche questa volta, ma non devo perdere il controllo, non devo perdere il controllo, non deve morire nessuno -. Per quanto possibile gonfiò il petto e poi con fare serioso, dopo aver sorriso a Damien, sollevò ascia e martello, uno per mano. Si fece largo tra la folla a suon di "Scusate!" "Permezzo, mi scusi!" "Devo solo andare da quel tizio nel centro....", aiutandosi con la propria mole laddove qualcuno non lo lasciava passare. " Spero che tu valga la pena di tutto questo... " comunicò Lok'Tar all'essere palmato, non appena lo raggiuns

RINNEGATI - 09/09/1000 - DAMIEN

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GDR “Però…che temperamento la nostra nuova amica, Ariel…piccolina ma dal grande coraggio pare!”   Damien accennò ad un sorriso di approvazione rivolta alla gnometta e poi, facendosi più serio, rivolse la sua attenzione alla folla raccolta e disse:“ Che fastidio pazzesco…fratello, non trovi anche tu che questi esemplari di   umano molto arroganti abbiano bisogno di una qualche lezione? Tanti contro uno…che coraggiosi! E poi a me questo strano personaggio pare simpatico e non chiedermi perchè però…ma ne sono convinto ed io mi fido del mio istinto.” Sorrise poi a Lok’Tar strizzando l’occhio e prosegui’:” che ne dici se ci schieriamo al suo fianco? Facciamo terminare questo incontro dispari (sulla carta) e poi potremo cercare di capire chi è costui…” OFF GDR Se Lok'Tar è d'accordo cercherebbe di farsi spazio insieme a lui nella folla per andare a schierarsi al fianco di Isurus

RINNEGATI - 09/09/1000 DI - ISURUS

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" Akorros non ti vuole! Tornatene da dove sei venuto! " Il (folto) gruppo di umani che circondavano Isurus, inveendo contro di lui, spuntando a terra o in sua direzione e ridendo a gran voce puntandogli in dito contro, non aveva alcuna possibilità di saperlo ma quello era esattamente lo stesso desiderio che occupava ogni singolo istante della sua esistenza da quando si era risvegliato sulla terra ferma, alcuni mesi fa. Alcuni di questi uomini avevano iniziato a importunarlo poco dopo il suo arrivo nella taverna che si trovava a qualche metro dalla porzione di strada in cui si trovavano adesso. Isurus aveva deciso di prendersi una pausa, dopo la fine della sua ultima missione: nulla di particolarmente eccitante o pericoloso, gli era stato chiesto (seppur con un po' di ritrosia) di fare la guardia per un paio di notti al gregge di pecore di un pastore a qualche miglio da Akorros, che avrebbe dovuto recarsi proprio in città per risolvere alcuni affari. Unico pericolo

RINNEGATI - 09/09/1000 - Ariel

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NON GDR   Piccola nota non gdr da parte del Dungeon Master Nella versione Old D&D Ariel era un folletto, un essere appartenente al piccolo popolo, ora nella migrazione alla nuova versione di D&D si è dovuto trasformare il personaggio in quello di una gnometta delle foreste esperta in poesia, recitazione e canto. Chiedo a tutti i giocatori di passare sopra a questo problema di continuità (anche se forse, proprio questo problema di discontinuità, ha dato il via ad una nuova avventura che spiegherà tutto... ma tanto per ora dovete sopravvivere a questa di avventura). Per i personaggi Ariel è sempre stata una gnometta delle foreste, anche se in un qualche modo che non sapete spiegare, a tutti ricorda, per lineamenti e movenze, un folletto alato del piccolo popolo. GDR Era rimasta silenziosa per gran parte del viaggio, scambiando poche parole con i suoi compagni ed osservando incuriosita, di sottecchi, sia il grande mezzorco che camminava a fianco del carro davanti,  s

RINNEGATI - 09/09/1000 DI - DuNgEoNmAsTeR

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NON GDR Mando avanti gli eventi. Se qualcuno volesse finire qualche dialogo o salutare i compagni, lo può fare in flashback. Per Brandibacco: quando vorrai metterti in contatto con Ayame, come hai indicato nel tuo precedente post, non farlo con il blog ma con una mail privata indirizzata ad Ayame ed al sottoscritto. Ulderì, Ayame, Arbea (immagino Arbea preferisca l'ambiente all'aria aperta piuttosto che quello di città, ma se non è così fatemi sapere) ed il sottoscritto continueranno da questo momento in avanti in privato e non sul blog, tutti gli altri continuano qui sul blog. GDR Gli animi erano parecchio su di giri.  Lo strappo tra Brandibacco e Ulderì sembrò non essere ricucibile. La decisione sembrò dunque irrevocavile. Brandibacco, Lok'Tar, Ariel, Damien, Banedon e Balad'In sarebbero entrati in città, mentre Ulderì, Arbea  ed Ayame sarebbero rimasti lì, fuori città ad attendere i compagni. Balad'In insistette per entrare in città quella no

RINNEGATI - 09/09/1000 - LoK'TaR

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Il mezz'orco sollevò la grande mano destra e si grattò la nuca. Non ci stava capendo nulla. Da quello che aveva capito erano arrivati nei pressi di dove i cattivi avevano la base, dovevano entrare e picchiare, questo è quello che gli aveva detto Solomon quando era venuto personalmente in taverna per parlare con lui e Damien. Erano lì e questi cosa facevano? Si dividevano! Assurdo. " Mmmmmhh ..." borbottò in direzione di suo fratello di sangue, Damien. " Non capisco... perchè dividere gruppo quando sei di fronte a nemico? Non utile per colpire duro e spaccare... ". Il mezz'orco era perplesso e come tutte le volte che una situazione non gli era chiara, come gli era stato insegnato da bambino, si sedette a terra e provò a pensare all'accaduto, per cercare di capire.  Si rimise in piedi dopo pochi istanti, scuotendo la testa, per rivolgersi a tutti quanti. " Non capisco, ma fate come volete. Dico solo che porte città sta per chi

RINNEGATI - 09/09/1000 - Ulderì

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GDR Allargando tanto le braccia quanto la bocca in un palese stupore, Ulderì interruppe una delle sue narrazioni. Era la terza della serata, parlava di una zona acquitrinosa che un eroe voleva bonificare e trasformare in risaia, senza successo. Per qualche secondo la sua solita parlantina sembrava essersi dissolta. Le parole dell'halfling gli erano sembrate potenti come un incantesimo. Poi posò il liuto a terra e si avvicinò a Brandibacco. "Senti... mi dispiace che tu te la sia presa. Però non è colpa mia se tuo zio, da parte di padre, Tristoberto da Malaterra, è diventato famoso per questa sua idea sulle risaie. E' una storia che si sta diffondendo in ogni osteria, ho pensato di riproporla perché dopo una serie di storie allegre ci stava una storia triste. Se te la prendi per così poco...". L'halfling lo fissò più torvo di prima, senza prodursi in alcun commento. Continuò il bardo: "Se invece te la sei presa perché ti ho rimproverato di aver abbandona

09/09/1000 - Brandibacco (ed Ayame)

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08/09/1000 (Flashback) - GDR Brandibacco era rimasto come pietrificato... dalla decapitazione di Morgon e l'addio di Pikel in poi  aveva vissuto i successivi avvenimenti come in trance, in grado solamente di assumere le decisioni pratiche e di sopravvivenza, ma senza manifestare particolari emozioni o prendere parte in modo attivo alle vicende. Aveva bisogno di elaborare il lutto.... Una sua particolare e alienante elaborazione per cambiamenti così importanti... e dolorosi. Non prese con sè nemmeno l'armatura abbandonata da Pikel, un po' per rispetto, un po' per timore, un po' perchè era un'eredità ingombrante... L'arrivo di Damien e Lok'Tar, la partenza per la missione, le congetture ed elucubrazioni di Ulderì, al momento il più attivo del gruppo, erano state lasciate un po' in disparte... Infine, il secondo giorno di viaggio, il mezzuomo si scosse un po', ed iniziò a pensare seriamente alla missione in cui erano coinvolti, e a elaborare

RINNEGATI - 09/09/1000 DI - DuNgEoNmAsTeR

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NON GDR Ho scritto in privato ad Andrea in merito a quello che Ulderì percepisce o non percepisce dal suo tentativo di sondare la mente di Balad'In e di Lok'Tar. Fatemi sapere, scrivendo sul blog, se qualcuno vuole giocare ancora qualche evento in flash back rispondendo ad Ulderì o per altre cose, altrimenti, fatemi sapere come intendete procedere per il vostro ingresso in città. Intendete entrare ora o aspettare o entrare solo alcuni o altro ancora?

RINNEGATI - 09/09/1000 - Ulderì

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GDR - FLASHBACK (08/09/1000) Guardando i carri davanti a sé, il bardo provò un senso di orgoglio misto a timore. Si confidò con la driade: "Quanti avventurieri...! E' la prima volta che faccio parte di un gruppo così numeroso. Io così inesperto, mentre questi ne hanno viste di tutti i colori. Riconosco che hanno avuto molta fiducia a raccontarmi tutto ciò che hanno passato. Quanti mostri, quanti nemici, quanti portali... Per me, tutto questo erano solo canzoni. Storie lette, storie ascoltate, poco importa se fossero vere o inventate: l'importante è che ci fosse qualcosa da raccontare. Questa invece è gente che fa sul serio! Li vedo così sicuri di sé, con pochi dubbi. A volte sembrano addirittura più ottimisti di me!". Trovandosi in fondo alla carovana, Ulderì cercò di imparare qualcosa dagli atteggiamenti dei compagni. Attraversare un bosco, gestire il rapporto con le guardie, tutto sembrava così semplice per gente abituata a ben altri problemi. O forse, iniziò a

RINNEGATI - 09/09/1000 DI - DuNgEoNmAsTeR

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NON GDR Mando avanti l'avventura, se qualcuno volesse aggiungere qualcosa a quanto già detto può farlo in flash back senza problemi, oppure durante il viaggio. Sul cosa fare una volta arrivati ad Akorros potete discuterne in viaggio o come preferite voi una volta arrivati. GDR Il viaggio iniziò sotto una spessa nebbia ed un'umidità particolarmente fastidiosa. I carri che componevano la carovana erano sei, oguno carico di quattro grandi botti da birra. Una delle botti però era vuota. Quella trovata per aumentare il numero di botti e la dimensione della carovana era stata di Solomon. Non voleva dare troppo nell'occhio con una carovana piccola scortata da così tanti avventurieri. Balad'In infatti era solito intraprendere quel viaggio con tre soli carri ed una scorta di una paio di avventurieri. A parte qualche aggressione notturna da parte di qualche animale selvatico non era mai successo nulla durante il tragitto ed anche questa volta il piccolo halfling era

RINNEGATI - 07/09/1000 - LoK'TaR

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"Lok'Tar!" L'esclamazione fu accompagnata da un movimento del braccio destro che si sollevò in avanti per poi fermarsi a mezz'altezza, il pugno chiuso battè due volte sul petto all'altezza del cuore, ed un leggero movimento del capo in avanti chiuse il saluto. Il pronunciare il proprio nome accompagnato da quel gesto era un tipico saluto della tribù Zulgur'Ub da cui Lok'Tar proveniva. Voleva essere un segno di rispetto e di cortesia tra gli orchi e veniva insegnato fin da piccoli. Il mezzorco era una figura che non passava inosservata. Alto oltre due metri, pelle tendente al verde, capelli neri ed occhi rossi. Parte del volto era ricoperto da un pigmento di colore rossastro. A prima vista poteva sembrare sangue. Lo sguardo corrucciato e serio e le due piccole zanne che spuntavano dalla bocca dalla grande mascella inferiore non aiutavano a rendere la figura più simpatica, almeno a primo impatto. Indossava un mantello di colore nero,