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Visualizzazione dei post da novembre, 2019

RINNEGATI - 06/09/1000 DI - DuNgEoNmAsTeR

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NON GDR Vi lascerò ancora questa settimana per interagire, poi nel prossimo fine settimana manderò avanti l'azione e le vostre domande avranno risposte. Nel frattempo, come dicevo, se volete far interagire i vostri personaggi tra di loro, siete liberi di farlo. Per quanto riguarda la creazione dei personaggi per la quinta edizione, vorrei chiedervi di definire i valori base da assegnare alle caratteristiche dei vostri personaggi (Forza, Destrezza, Costituzione, Intelligenza, Saggezza e Carisma). Per Ayame che penso migrerà il personaggio così come è alla quinta edizione (anche se ho comunque bisogno di sapere che tipo di sacerdotessa deciderà di essere o se invece propenderà più per una paladina), possiamo anche immaginare di tenere i valori base che già ha. Ma se invece vuole cambiare va bene lo stesso. Per Brandibacco direi che l'ideale sarebbe ritirare le caratteristiche base vista la scelta della classe. Per Ariel, vale lo stesso discorso di Brandibacco. Con

RINNEGATI - 06/09/1000 - Brandibacco e Ayame

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Brandibacco riflettè sulle parole di Ulderì, dopo aver ascoltato con attenzione la secca presa di posizione di Pikel... Il Bardo, seppur maldestro (dato che nel giro di poche ore aveva rovesciato un braciere, quasi fattosi ingenuamente catturare e ora pure sfondato un'antica panca in noce, per tutta l'Erba Pipa di tutti i Decumani!) era dotato di un certo buonsenso e un cipiglio determinato... Anche Arbèa, seppur silenziosa e un po' timida, sembrava avere le idee ben precise in merito a cosa fare.... L'halfling si girò verso Ariel ed Ayame, come per sondare le loro intenzioni... Poi, prima che queste parlassero, esternò la propria riflessione: "Secondo me Pikel ha ragione: noi vogliamo come prima cosa Morgon vivo, con noi! Vista l'amicizia che ci legava al burbero Mago (Pikel in particolare), non possiamo lanciarci in altre perigliose avventure senza prima aver fatto tutto il possibile perchè il Mago ritorni! Oltretutto ha ragione Arbèa: con un Mago con noi

Rinnegati - 06/09/1000 - Arbea e Ulderì

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GDR Era evidente a tutti che l'atmosfera fosse tesa. Eppure, il bardo sembrava tranquillo. Allargando le braccia, con un'espressione di sconforto replicò: "Pikel, la tua risolutezza nel voler salvare Morgon è ammirevole. E' lodevole. E'... normale. Però, ricordi le parole del Gran Maestro? Ci ha chiaramente spiegato che può occuparsi del vostro amico solo dopo aver debellato la minaccia del culto." Si sedette sull'antica panca in noce finemente lavorata, e proseguì: "I  motivi sono due: per la magia di resurrezione occorrono elementi difficili da reperire, e quindi occorre del tempo; e, soprattutto, è più importante debellare il culto. Tieni conto, Pikel, che nel frattempo... Ah! Ahia!" si interruppe sbattendo le terga a terra. Evidentemente l'antica panca in noce non era così solida come sembrava. Sotto il peso pur leggero di Ulderì, si ruppe all'improvviso, causando evidente irritazione in Solomon, un'irritazione però al momen

RINNEGATI - 06/09/1000 - PIKEL

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GDR "Ce l'ho io una domanda...e per quanto riguarda il vero motivo per il quale abbiamo richiesto udienza presso di voi? e cioè l'incantesimo di resurrezione del nostro compagno Morgon? A me interessa poco o niente delle vostre beghe con questi rinnegati...m'interessa solo rivedere il mio amico!!" Lasciò cadere silenzio per qualche secondo e poi Pikel riprese:"sia chiaro a tutti voi qui presenti...vi avverto di non tentare di fregarmi cercando di farmi credere chissà cosa...perchè io accetterò di partire per questa missione solo ed esclusivamente insieme al mio amico di nuovo tra noi!!" Pikel era irremovibile, l'espressione del viso contratta nel tumulto delle emozioni interne. No, non aveva alcuna intenzione di muoversi oltre: o con Morgon oppure per lui null'altro aveva significato. Non poteva andare oltre con altre promesse o speranze che poi si sarebbero potute rivelare vane.

RINNEGATI - 06/09/1000 DI - DuNgEoNmAsTeR

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" ...già vi conoscete? " domandò un poco sorpreso il Gran Maestro del tempio di Halav a Banedon. Non attese però una risposta. " ...ah, poco importa! Sedetevi tutti perchè dobbiamo parlare di cose importanti. " Diede l'esempio per primo, attese che tutti si fossero sistemati ed iniziò a parlare. " La storia che vi sto per raccontare è ricordata da pochi purtroppo. I Rinnegati non sono dei, ma sono esseri che hanno ricevuto un dono di una vita particolarmente lunga... sembra siano immortali. Nella storia se ne sono conosciuti sette. La loro condizione e la sete di potere li ha fatti assurgere al rango di dei. Venne fondato un culto in loro onore. Un culto che nei secoli divenne un grosso problema. Pestilenze, uccisioni di massa sono solo alcune delle cose che il culto portò nel mondo per il puro divertimento dei sette. Nessuno lo ricorda ma prima dell'attuale stabilità geopolitica, prima ancora della nascita dell'impero di Thyathis e dell&

RINNEGATI - 06/09/1000 DI - DuNgEoNmAsTeR

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La vecchia condivise con tutti quanti una misera cena. " ...mi spiace ma non ho altro da condividere con tanta gente come voi... " si scusò con loro per le poche cose che aveva trovato e cucinato, " ...ma con queste monete per cena vi farò trovare qualcosa di buono... " disse sorridendo a Brandibacco ed intascando le monete promesse. Decisero poi di andare a riposarsi dato che la nottata precedente era stata piuttosto lunga e travagliata, piena, zeppa di fin troppe vicende. Qualcuno dormì per terra, altri trovarono posto su dei pagliericci. Non certo i posti migliori dove dormire, ma data la stanchezza dormirono fino al giorno dopo. Dunque niente cena. Era parecchio tempo che gli Artigli del Drago non si concedevano un riposo così lungo. Intanto fuori dalla casa della vecchia, diverse figure incappucciate ed ammantate di nero, nascoste nell'ombra attendevano qualcosa. Tutte sembravano guardare l'ingresso della casa, ma tutte non fecero un pa

RINNEGATI - 04/09/1000 - Brandibacco

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"Tra poche ore dunque avremo l'appuntamento con il Gran Maestro del Tempio di Halav..." sussurrò quasi tra sè e sè un pensieroso Brandibacco... "...che "gentilmente" ci ha chiesto di dar loro manforte per porre fine a questa storia del culto oscuro dei Rinnegati, in cambio di aiuto per il povero Morgon..." continuò il mezzuomo, quasi a riassumere a vantaggio dei suoi compagni quello che li aspettava da lì alla mattina seguente. "Magari così faremo chiarezza anche su ciò che ti è accaduto" proseguì rivolgendosi a Ulderì e guardando subito dopo verso Arbèa, la Driade, " e avremo qualche informazione in più su tutta questa ingarbugliata faccenda... Naturalmente dovremo far ben attenzione che non ci siano in giro altri scagnozzi della nostra cara amica Duchessa di Karameikos, per tutta l'Erba Pipa di tutti i Decumani!" terminò l'halfling, dandosi una sonora pacca con la mano sulla fronte... I suoi compagni di avventura ave

RINNEGATI - 04/09/1000 DI - Ulderì

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GDR "Eccomi!"  Trafelato, con i pantaloni strappati e lo sguardo evidentemente preoccupato, Ulderì si sedette sulla panca, di fianco alla driade. Questa, che nel frattempo si era presentata al resto della compagnia con il nome di Arbèa, fu sollevata nel rivederlo, e curiosa lo interrogò, senza lasciargli il tempo di riprendere fiato: "Cos'è successo? Le guardie ti hanno fatto storie?" Ulderì, posata a terra la spada, raccontò quanto era accaduto. "Appena vi siete allontanati è arrivato un gruppetto di guardie: erano in tre, quello che sembrava il capo si chiamava Darrel" Li descrisse descrisse nei dettagli, non li avrebbe dimenticati. "Insieme a loro c'era un tipo magrissimo, quasi... cadaverico. Mi ha indicato, i 3 si sono avvicinati accusandomi di essere un sobillatore, di aver disturbato il mercato. Ho cercato di spiegare le mie ragioni, ma non hanno capito, o hanno fatto finta di non capire. Poi mi hanno detto che se li a

RINNEGATI - 04/09/1000 DI - DuNgEoNmAsTeR

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La risposta alla domanda della vecchia signora del quartiere povero di Darokin, si palesò dalla porta pochi istanti dopo, con un tempismo da scena teatrale. Ulderì entrò e richiuse la porta dietro di sè. Nel frattempo, fuori, nella piazza, dopo pochi istanti si sentì un suono squillante di tromba, segno che le guardie cittadine erano giunte. Intanto altrove in nove diverse case nobiliari che si trovavano dal lato est della città, più o meno successe la stessa identica scena; con leggere differense nella cerimonia e nelle parole pronunciate, ma nella sostanza tutte e nove le scene si svolserò così: entrò di corsa un uomo avvolto in un mantello nero,  pronunciò queste parole " Mio signore, un gruppo di avventurieri è entrato al grande tempio in piena notte, ne sono usciti questa mattina  presto, ma prima di loro il gran sacerdote  ha fatto uscire un manipolo di uomini. Si sono recati alla piazza del vecchio tempio nel quartiere povero della città e li hanno fatto una strage