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Visualizzazione dei post da dicembre, 2019

RINNEGATI - 07/09/1000 - Arbèa e Ulderì

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GDR Appena Solomon presentò i nuovi avventurieri, il volto allegro del bardo mutò leggermente espressione. La fronte si aggrottò. Se ne accorse solo Arbèa:   "Cosa c'è, Ulderì? Sei preoccupato da queste persone?" gli chiese sottovoce.   "No, semplicemente mi ricordano qualcosa... Tutto bene, mi sembra gente in gran forma!"  I suoi pensieri, al momento non esplicitati ai suoi compagni, non cancellarono la sua solita aria positiva.  "Dunque... Qualcuno se ne va e qualcuno ritorna..."   - rimuginava tra sè e sè - "Io non conosco questi signori, però alcuni di loro mi ricordano qualcosa... Vediamo... Damien  Tanariel ... Damien Tanariel... Ah, ecco: il protagonista di quella lunga canzone, quello che ride sempre e non riesce a smettere, si chiama Damien Tonariel con la 'o' ... Ecco, chi mi ricorda quel nome". Si sedette, lo sguardo fisso a terra. "E l'altro, Lok'Tar... Dunque, se non ricordo male, tra i vari nomi che

RINNEGATI - 07/09/1000 - Damien Tanariel

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GDR Era stufo di viaggiare su quel carro, il continuo sobbalzare delle ruote sul terreno oramai era diventato insopportabile. Tuttavia comunque la meta doveva essere per forza vicina ed infatti in lontananza,   Damien la vide. Era ancora molto lontano è vero ma lui è un mezzelfo, e grazie alla sua parte di discendenza elfica può vedere molto più distante di un normale essere umano. Alto tra l’1,70 e l’1,80, di corporatura media, di certo non si fa notare come il suo fidato amico mezzorco, la cui mole invece è davvero impressionante. Capelli raccolti in nuca e con una caratteristica barba appena rossiccia tagliata corta, colpisce invece per i suoi occhi chiari e dallo sguardo profondo.   Il tempio era ormai ad un passo, mancavano davvero pochi metri. Da qualche giorno avvertiva una confortante sensazione: il simbolo tatuato sull’interno dell’avambraccio destro, rappresentante la sua dea Mielikki,   risplendeva di una magica luce, segno ineluttabile del consenso divino.

RINNEGATI - 07/09/1000 DI - DuNgEoNmAsTeR

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Pikel sparito. Morgon decapitato. Riddack ed Hengist anche loro non facevano più parte del gruppo. La vita è così. Alcune persone ci lasciano ed alcune persone entrano a far parte della nostra vita. La grande ruota della vita. Anche questa volta la ruota girò, gli ingranaggi si mossero e tutto prese una nuova forma. Di buon mattino scesero nel cortile del tempio, dopo un abbondante colazione. Una grande nebbia carica di umidità li accolse. La visibilità non era delle migliori. Scorsero le sagome di alcuni carri, mentre venivano guidati da un novizio. Si recarono proprio in quella direzione ed ad accoglierli trovarono Solomon, Banedon ed altri due individui.  Erano senz'altro avventurieri, forse i rinforzi che Solomon aveva promesso di trovare. Il primo individuo era di taglia media, sembrava avere sia tratti elfici sia umani, forse un mezzelfo, il secondo invece era decisamente più imponente, alto oltre due metri, il mezz'orco aveva parte della faccia dipinta d

RINNEGATI - 06/09/1000 DI - DuNgEoNmAsTeR

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L'integerrimo Solomon assistette  alla scena impassibile. Quando Pikel prese la porta del laboratorio di Morthimer ed uscì dalla stanza fece per muovere un passo nella direzione del nano, fece per corrergli dietro per potergli parlare e cercare di convincerlo, ma se aveva letto bene nell'animo di Pikel, sapeva bene della sua risolutezza. A malincuore lo lasciò andare via.  Non tanto perchè ci tenesse a lui, non tanto perchè gli dispiacesse vederlo soffrire tanto, quanto piuttosto perchè la missione rischiava di essere compromessa. " Rentriamo al tempio... dovremo tardare la partenza di una mezza giornata, il tempo per trovare qualche altro avventuriero che possa unirsi a voi ". Le parole del grande Maestro del tempio di Halav giunsero come un ordine perentorio. " Manderò qualcuno ad occuparsi del corpo del vostro amico, e di questo macello... " disse indicando il laboratorio di Morthimer. Si avvicinò al corpo del becchino e chiedendo l

INTERLUDIO - 27/12/2019

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Signori giocatori, sia concesso un intermezzo. Poiché il gioco di ruolo non è fatto solo di narrazione, ma anche di dadi, miniature, schede, ossia di forme di concretezza tridimensionale,  a volte si partoriscono idee strampalate che arricchiscono - o hanno la pretesa di farlo - il gioco nella sua globalità. Poiché a volte gli incantatori muoiono - e non è mai colpa dei master - e per risolvere le missioni c'è spesso bisogno di incantatori, è opportuno rendere più agevoli le condizioni di chi li governa, con artefatti ed artifici atti a snellire, evidenziare, ricordare. Ecco quindi che, con gli intenti di cui sopra, si realizza quanto segue. Pare una semplice tavoletta di castagno. Non lo è. Pare una sovrapposizione di tavolette di castagno. Non lo è. Pare un tomo per la gestione degli incantesimi e delle abilità. Lo è. Ecco come funziona. Per ogni incantesimo o abilità, si realizza una carta. Riproduce: - nella parte alta il nome e, se è un incantesimo, il live

BUONE FESTE

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RINNEGATI - 06/09/1000 - PIKEL

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GDR Pikel era già  sulla porta quando avvertì la magia arrivare a lui. Si fermò sul posto abbassando la testa e chiudendo gli occhi, il corpo sempre rivolto verso l'uscita. Terminato il messaggio di Ulderì rispose sussurrando:" Ulderì...ancora poco ci conosciamo...evidentemente. Capisco il tuo bisogno di forze combattenti al servizio del gruppo ma non funziona così: dici che andandomene vi condannerei a morte certa? Credimi, lo farei anche restando. Ho perso la forza di alzare un'arma, quella forza che deriva dal combattere per i propri ideali e che ti spinge ad affrontare ogni pericolo con coraggio. L'ho persa perchè quegli ideali io li ho traditi. Ho tradito me stesso. Ho tradito i miei avi, la mia gente. Non ho più nulla da dare e sono nauseato da tutto. Dalla violenza, dalle armi...da tutto. La mia via ora è complicatissima...devo trovare qualcuno o qualcosa che mi aiuti a perlomeno convivere con il mio dolore, altrimenti non ha più senso questa vita. Necessit

RINNEGATI - 06/09/1000 - Ulderì

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GDR Il discorso di Banedon scosse Ulderì: il uso ottimismo non era quindi mal riposto. Ma non lo diede a vedere. Con aria sconsolata, si avvicinò alla finestra. Si sedette, appoggiando il piede su uno sgabello. Constatò che non si ruppe. Alla sua sinistra, una spada era appoggiata al muro. Alla destra, due brocche. Osservò con fare distratto le rune incise su quella più grande, bevve dalla piccola, ed impugnò il liuto. Non intonò canzoni: il delicato arpeggio era solo un sottofondo alle parole che intendeva esprimere. "Certo, dobbiamo proseguire. Certo, sarebbe stato più facile con Morgon. Certo, senza Pikel sembra quasi impossibile. Quindi sono d'accordo con il vostro pensiero, il nano dovrebbe restare con noi. Eppure, chi sono io per convincerlo? Non ci conosciamo, io per lui non sono nessuno." Mentre i presenti lo ascoltavano, la melodia, malinconica, era ideale per accompagnare i concetti. Vedete, i vissuti delle persone sono particolari. A volte pensiamo d

RINNEGATI - 06/09/1000 DI - DuNgEoNmAsTeR

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" NO! " Lapidario come un sasso lanciato contro una parete arrivò un urlo da parte di Banedon. L'urlo squarciò il silenzio che avevano lasciato le parole di Pikel. " Ma come fate a non capire? State facendo esattamente il loro gioco. Vi state facendo trasportare dalla rabbia, che non permette di ragionare e vi state dividendo. State servendo loro la vittoria su un piatto d'argento. " " Capisco che questo era un vostro amico, ma ora dovete proprio ritrovare la ragione e fermarvi un attimo. Come dice il vostro amico bardo, forse non ancora tutto è disperso. Forse troveremo la testa del vostro amico. Ma ora la missione più importante è quella di fermarli. " " Vi prego! Non siate sciocchi od ancora peggio timorosi. ". L'ultima preghiera tradì l'emozione ed un pizzico di paura per quello che Banedon era pronto ad affrontare. Solomon intervenne. " Amici... cerchiamo di ricomporci. Mi spiace per il vostro amico, come

RINNEGATI - 06/09/1000 - PIKEL

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GDR Una flebile speranza covava nel cuore di Pikel, quella di poter ancora salvare il suo amico Morgon, che lui stesso aveva ucciso anche se ovviamente inconsapevolmente, manovrato e dominato mentalmente da quella terribile strega. Si aggrappava a quel pensiero fisso per dare un senso ai suoi passi, alla sua vita...camminava su un filo molto sottile con un equilibrio incerto...il baratro dello sconforto era lì e lo avvertiva chiaramente. Non appena arrivò la notizia della morte di Regis, il suo cuore prese a battere più veloce: stava succedendo qualcosa e a quel qualcosa non sapeva dargli un significato...ma di sicuro non era nulla di buono. Una sensazione terribile lo agguanto’ come una morsa stretta intorno al cuore. Arrivarono davanti alla cassa che conteneva Morgon e quando essa fu aperta...si palesò alla loro vista il corpo decapitato del suo amico. Una devastante disperazione crebbe come un fiume in piena dentro di lui, di quelle che spazzano via ogni cosa che trovano su

RINNEGATI - 06/09/1000 - Arbea e Ulderì

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GDR "Vendetta!" fece eco Arbea. Tutti si volsero verso di lei, in attesa che proseguisse il discorso. Non proseguì. Sopo qualche istante di freddo silenzio, il bardo prese quindi parola, ponendo una mano sulla spalla dell'halfling: "Beh, non disperiamo. La magia è una cosa molto potente. Io, come bardo, non ne conosco che poche possibilità, eppure so che esistono maghi e chierici molto potenti. Ed uno di questi è qui con noi."  Si inchinò verso Solomon: "Maestro. Affronteremo la missione anche senza il mago. Ma alla nostra impresa, se ne affianca un'altra. E' una questione di teste. C'è una testa marcia, una testa persa, e una testa matta. Tutte vanno ritrovate. Con la testa marcia - beh... dai... - forse ci incontreremo. Per la testa persa, credo che ritrovandola ed unendola con il corpo, si possa ancora fare un tentativo. Occorre sguinzagliare uno dei vostri adepti per seguire eventuali tracce, o usare uno dei vostri incantesimi di divi

RINNEGATI - 06/09/1000 - Brandibacco

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All'improvviso sugli Artigli del Drago calò come uno strato di profonda, spessa, percepibile e pesante tristezza... Subito un paio di lacrime scesero, quasi d'istinto, sulle guance dell'Halfling... La consapevolezza che Morgon, il loro amico Morgon, il compagno di tante avventure, il burbero Mago che tante battaglie e difficoltà aveva condiviso con loro non sarebbe mai più tornato (ormai neanche la magia poteva tanto) in qualche modo li ferì nel profondo. Prima che chiunque altro potesse commentare alcunchè, con la sua proverbiale parlantina il Mezzuomo parlò. Lo fece a nome di tutti, indipendentemente da cosa potessero poi aggiungere gli altri, ma i suoi sentimenti feriti furono esternati. La voce uscì più dura del solito, alquanto rabbiosa per un Halfling, secca. "Maledetti Rinnegati... Maledetto Achab! Ebbene, ora non si scherza più... Se prima il cancellare questo ignobile culto poteva essere l'ennesima avventura, se un altro pericoloso viaggio potev

RINNEGATI - 06/09/1000 DI - DuNgEoNmAsTeR

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Nessuno sembrò voler accompagnare Ulderì ala ricerca di oggetti magici da acquistare per cui anche il bardo desistette (NDG - Come da indicazione via mail in privato). Entrarono alcuni monaci con dei vassoi pieni di altre leccornie che lasciarono sul tavolo. C'erano pane e quelle che sembravano essere delle marmellate in vasetti di vetro, c'erano cestini pieni di frutta fresca, c'era anche della carne fumante accompagnata con delle patate e c'erano delle verdure. In diverse caraffe vennero versati acqua, birra e vino. I servitori presero la panchina rotta da Ulderì per portarla via e quando quest'ultimo fece per aprir loro la porta (preso dal rimorso) si udì un sono " crack ". Il pomello della porta gli rimase in mano. Sconsolato lo poggiò nel palmo della mano del monaco che lo guardò con aria stupita. Dopo circa un'ora di tempo arrivò Solomon con Banedon. " Messer nano, come promesso sono qui. Vogliano andare? " Il gruppo

Rinnegati - 06/09/1000 - Ayame

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Ayame, come da par suo, aveva ascoltato tutto quello che era stato detto e fatto le proprie riflessioni. Di carattere taciturno, era forse il membro degli Artigli del Drago più solitario e introverso, meno burbero di carattere rispetto a Morgon e meno rude di Pikel, ma più solitaria e contemplativa degli altri membri della compagnia... La divertiva sentire i frequenti sproloqui di Brandibacco, anche se di carattere era molto diversa da lui. Quando però le discussioni si prolungavano troppo gradiva poco i lunghi giri di parole... "Diretta all'obbiettivo, senza fronzoli e inutilità. Nel mondo serve sintesi e concretezza" era uno dei mantra dell'accademia di Sacerdotesse in cui aveva frequentato (pur soltanto...) due anni di apprendistato. Per questo apprezzava la riservatezza di Ariel e il silenzio intriso di meditazione che proveniva da Arbèa, mentre trovava troppo prolisso il seppur simpatico Ulderì... Perciò alla sua proposta rifletté solo un momento e repl

Rinnegati - 06/09/1000 - Arbea e Ulderì

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Impossibile non cogliere l'entusiasmo dell'halfling. Il bardo ne parve contagiato:  "Hai ragione Brandibacco, hanno l'aria di sapersi organizzare con cura. Pozioni e risposte, programmi e... risurrezioni! Bene bene, non vedo l'ora di conoscere il vostro amico Morgon. Avete fatto bene ad insistere; io non osavo, ma voi siete più saggi e determinati. Ah, che ottimi compagni!".  Sorridendo con ottimismo, ripose le pozioni nel proprio zaino, impugnò il liuto ed intonò una canzoncina: "Pozioni e risposteee, come gemme nascosteee: preziose e lucentiii, le sogni e le sentiii! Progra..." si interruppe all'improvviso, lo sguardo serio : "Ah, adesso ho capito! 'Semplice' non corrisponde a 'facile' , ecco perché...  Ecco qual era la risposta che ho sbagliato al colloquio di valutazione.   Maledizione!  Se solo avessi conosciuto prima Solomon, se l'avessi saputo prima...! Ecco perché mi hanno bocciato all'esame d'ingress

RINNEGATI - 06/09/1000 - Brandibacco

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Che stile, che portamento, che classe... e che carisma! Brandibacco era rimasto affascinato dal Gran Maestro Solomon, che in un colpo solo aveva: - dimostrato le sue doti di gran comunicatore; - zittito Ulderì e risposto accuratamente a tutte le sue domande; - fornito un quadro verosimile e preciso di quello che avrebbero dovuto fare e a che cosa andavano incontro; - dato un po' di fiducia al loro gruppo, comprensivo che gli Artigli del Drago bramassero per prima cosa il ritorno tra loro di Morgon; - dato una speranza sulla possibilità che prima della loro partenza fosse possibile risuscitare il loro amico; - donato loro le preziose pozioni di guarigione; - detto di prepararsi e... rifocillarsi!! Brandibacco, galvanizzato, si rivolse accorato ai suoi compagni d'avventura: "Sentito, ragazzi? Prendete le pozioni, rifocilliamoci un po' e lasciamo fare al Gran Maestro e a Banedon, mi sembra sappiano il fatto loro riguardo i preparativi per il viaggio... Per q

RINNEGATI - 06/09/1000 DI - DuNgEoNmAsTeR

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Solomon, il grande maestro del tempio di Halav, voltò lo sguardo severo e serio verso Pikel che aveva appena terminato la sua frase. I due si guardarono per un istante in cagnesco, ma poi lo sguardo ed il tono della voce di Solomon tornarono pacati. " Mio buon e risoluto nano. Non dimentico le promesse fatte. Puoi starne certo. Al termine di questa riunione, se tu sei dello stesso parete, andremo insieme, io e te dal becchino Morthimer. Preleveremo il corpo del tuo amico e lo porteremo qui al tempio dove potrò iniziare il rituale della resurrezione. Siamo intesi? " Sperando che lo scorbutico nano fosse anche d'accordo rivolse la sua attenzione al maldestro tizio cappellone che aveva appena spaccato la bella panca di legno di noce intarsisato. " Spero tu non ti sia fatto male. Mi pare comunque dal fiume di domande che poni  che non abbia perso la loquacità. Dunque, proverò a rispondere a tutte le domande, se per caso ne dimentico qualcuna, ti prego, c