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Visualizzazione dei post da settembre, 2023

FUGGITIVI - 11/05/1489 - Arbèa, Isurus, Trotik, Ulderì

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  "Appunto: non serviva attaccare, nè difendersi, nè fuggire: l'avevo detto...!" La determinazione di Isurus non era in dubbio. Facendo un rapido cenno ai suoi compagni, seguì la donna, con l'alabarda abbassata. Passando accanto al nano, di fermò solo un istante.  "Vedo che ti è andata bene una volta... Ricordati che avere entrambi gli occhi che funzionano è fondamentale per calcolare con precisione le distanze. Stai più attento, mi raccomando." Detto questo, proseguì. Ulderì raccolse il suo equipaggiamento, e con una certa soddisfazione si avviò dietro il tritone:  "Credevate mica che volessimo ancora combattere: per un po' ne abbiamo abbastanza. Ho quantità di materiale per le mie storie che non avete idea... Quantità e qualità, beninteso." Si voltò. "Vieni, Arbea, non ti fa bene stare a lungo in luoghi chiusi, lo sai..." Anche la driade lo seguì, e così fece pure Trotik. Tutti e quattro parevano sollevati e fiduciosi nei confronti

FUGGITIVI - 11/05/1489 - DuNgEoN mAsTeR

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GdR Non ci volle molto tempo. Alla luce di alcune torce, nella stanza dove si trovavano i nostri eroi, fecero la comparsa tre individui in fila indiana. Il primo ad approcciarsi agli avventurieri fu un nano dalla faccia burbera e corrucciata, proprio come ci si aspetterebbe da un nano. Sembrava avere capelli e barba scuri. La barba ed un paio di trecce erano impreziosite da degli anelli ornamentali su cui le luci danzanti delle torce balzavano per riverberare in giro per la grotta. Le sopracciglia folte e nere si alzarono in direzione del gruppo, mentre la torcia tenuta con la mano sinistra si muoveva da sinistra e destra per scrutare in viso ognuno di loro. Con questo movimento della fiaccola, come conseguenza di esso, il nano illuminò anche il proprio viso mettendo così in mostra una lunga cicatrice che tagliava dall'alto in basso l'occhio sinistro, dalla fronte allo zigomo. Sembrava però che l'occhio fosse rimasto illeso da quella brutta ferita. Non pronunciò parola alcu