PROBLEMI NELLE TERRE ALTE - HENGIST
GDR
Hengist vide una macchia scura scagliarsi con velocità verso Morgon; in un attimo, Pikel abbrancò il Mago per la vita e lo rovesciò a terra, guardandolo fisso negli occhi senza emettere alcun verso.
"Ah, i Nani!" pensò il Chierico sorridendo di sottecchi: quella di Pikel era stata una reazione forse esagerata, dal suo punto di vista... ma sicuramente efficace!
Morgon riprese il controllo della propria volontà, spiegando ai due che l'orda di Orchetti e Goblin di cui faceva parte il loro prigioniero aveva rubato tutto il suo equipaggiamento; era davvero un grosso problema: un Mago, senza il proprio Libro degli Incantesimi, non aveva sfortunatamente alcun potere reale.
Liberatosi dal peso di Pikel, Morgon si allontanò dall'Orchetto chiedendo ai due compagni di legarlo perché non scappasse; il suo compagno necessitava evidentemente di qualche altro minuto per tranquillizzarsi e riprendere la propria tradizionale freddezza: senza dire niente, Hengist si avvicinò al proprio zaino, estraendo la sua corda di canapa e quindi avvicinandosi nuovamente all'Orchetto:
"Pikel, vieni a darmi una mano a legarlo. Riposiamoci un attimo, amici miei, e decidiamo con calma il da farsi.
Non preoccuparti, Morgon... ritroveremo il tuo Libro degli Incantesimi".
Il Chierico, nonostante l'acuto dolore al fianco, cercò di mantenere una certa tranquillità: caos, ansia e apprensione non potevano che peggiorare la loro già precaria situazione... avevano bisogno di riposo dopo il combattimento, tutti quanti.
Ma nel profondo della propria anima, Hengist non poté che sentirsi irrimediabilmente spaventato; la figura misteriosa che aveva spinto gli Orchetti e i Goblin alla fuga e che era convinto di aver visto pochi istanti prima, era collegata alla sparizione del Libro di Morgon?
E, in caso affermativo... perché ne aveva bisogno?
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