PROBLEMI NELLE TERRE ALTE - HENGIST - 14/07

GDR
Con un po' di difficoltà, dato il pesante scudo del Chierico che premeva sulla sua guancia destra, l'Orchetto rispose alle domande; nessuna risposta particolare o fuori dagli schemi (anche grazie all'aiuto di Morgon nella traduzione): semplicemente i suoi compagni avevano trafugato qualsiasi cosa potesse sembrare loro utile.
L'Orchetto si dimostrò anche pronto a condurre i tre amici al loro accampamento... ma d'altronde che altre opzioni gli si prospettavano?

Sia Morgon che Pikel erano fondamentalmente contrari all'idea di fidarsi della creatura, ma anche convinti che fosse l'unico modo per riappropriarsi dei propri averi; ritrovata la calma, il Mago propose che il Chierico si riposasse e curasse finalmente la ferita al fianco, mentre lui e il Nano avrebbero perlustrato i resti dell'accampamento per scoprire se qualcosa di utile era fuggito dalle attenzioni dell'orda di Orchetti e Goblin.

Hengist annuì, accettando la proposta con sollievo. Allontanatosi dal prigioniero, prese posizione poco lontano, estraendo nuovamente la Borsa del Guaritore e preparando un giaciglio alla bell'é meglio: il trattamento della ferita non era impresa del tutto facile e di certo non esente da dolore, ma mentre i suoi due compagni esploravano la carcassa fumante di quello che era stato il loro accampamento, il Chierico terminò il proprio lavoro.
Raggomitolandosi per ridurre il freddo, il panciuto uomo disse in direzione di Morgon e Pikel:

"Perché la ferita guarisca del tutto mi servono alcune ore di sonno... mi dispiace davvero non potervi aiutare nella ricerca.
Vi consiglierei di riposare un poco anche voi, così che quando vorremmo partire saremmo tutti e tre pronti ad affrontare qualsiasi cosa ci si pari davanti!"

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