PROBLEMI NELLE TERRE ALTE - M o R g O n - 15/07

GDR
Morgon rimase seduto pochi istanti, il tempo di osservare i compagni ad ammassare i morti. Poi estraendo il pugnale si alzò in piedi con un balzo e si avvicinò all'orchetto.
Stette in piedi di fronte a lui con lo sguardo serio. Lo fissò il più possibile dritto negli occhi, giocherellando con il pugnale che aveva tra le mani, assiurandosi che l'orchetto ne percepisse la presenza.
"Bene amico mio...è ora che io e te si faccia una chiacchierata con calma...so che puoi capirmi e che non è necessario che io usi la tua lingua. Non voglio sentire da te una parola. Risponderai a tutte le mie domande con un si o con un no muovendo semplicemente la testa. Se sentirò anche solo una parola dalla tua bocca, provvederò a chiedere al mio amico nano di usare la sua ascia per tagliarti la lingua."

Fece una pausa per rendere ancora più efficaci le sue parole e la minaccia che volevano portare.

"Ti dirò quello che faremo ora, e tu mi dirai se hai capito tutto."
"A breve partiremo. Tu ci porterai al covo dei tuoi compari. Tu ci avviserai di eventuali trappole, posti di guardia, passaggi segreti e scorciatoie. Siamo intesi? Rispondimi e fammi capire se hai inteso tutto!"

Quando Morgon si voltò verso i compagni vide Pikel che portava la boccetta alla bocca e trangugiva una buona sorsata del liquido rosso.

Poi rivolgenso nuovamente la sua attenzione all'orchetto lo perquisì da testa a piedi precedendo l'azione da queste parole

"Ti prego...emetti anche solo un fiato mentre ti perquisisco...ti prego, fallo...non vedo l'ora"

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