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RINNEGATI - 03/09/1000 - Brandibacco (e Ayame)

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Come riemerso da un lungo sonno, Pikel si mosse, senza proferire parola, e si caricò Morgon sulle spalle... Brandibacco si ammutolì per un momento (cosa atipica per lui) e osservò in silenzio l'amico muoversi verso la corda... Erano lacrime quelle che solcavano il suo viso? A pensarci bene, era la prima volta che vedeva piangere Pikel... Il momento di profondo silenzio fu rotto all'improvviso dalle parole di Ayame: "Una possibilità forse c'è, seppur remota..." Brandibacco riemerse come da un sogno, ricordandosi ora a fatica delle richieste di Ariel e della proposta di fare qualcosa (seppur il cosiddetto "gesto disperato") per salvare Morgon... "Bisognerebbe rivolgersi ad un chierico di alto livello"...continuò, immersa nei suoi pensieri, la sacerdotessa, "uno che padroneggi l'incantesimo di "Resurrezione"... a patto che lo si faccia in fretta, e che quest'ultimo sia disponibile ad aiutarci..." Un rumore pro...

RINNEGATI - 03/09/1000 - PIKEL

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GDR Impercettibili erano le voci intorno a lui. Ogni suono, ogni rumore era ovattato dalla sua assenza. Come un masso di pietra stava lì, eretto ed immobile, privo di ogni vitalità. A seguito dei tragici eventi, il suo spirito aveva fatto dietro-front, rintanandosi nel punto più nascosto e buio del suo essere. Troppo grande era il dolore per pensare di volere ancora qualcosa da questa vita. Per lui era già stato difficile superare i traumi derivanti dall'essere l'ultimo sopravvissuto del suo clan, dall'aver perso in una volta sola tutte le persone a lui più care. Poi arrivarono Morgon e gli altri compagni...furono loro a determinare in lui la forza per uscire dalla disperazione. A loro doveva tanto...e questo aveva dato. Incapace di resistere all'incantesimo di quella strega, aveva tolto sciaguratamente la vita all'amico . Gli aveva tolto la vita. Lui.  Basta...il dolore era troppo, anche la sua di vita non aveva più alcun senso. Avrebbe fatto carte false per ...

RINNEGATI - 03/09/1000 - Brandibacco

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Brandibacco chinò la testa, profondamente toccato dalle parole di Ariel... Morgon sembrava irrimediabilmente morto, è vero, e loro avrebbero sicuramente dovuto lasciare quel posto pericoloso al più presto, però... Però bisognava pur tentare qualcosa, per tutta l'Erbapipa di tutti i Decumani! Non potevano arrendersi così, senza neanche provare a fare qualcosa... In un attimo passò in rassegna tutto il suo equipaggiamento, cercando qualcosa che potesse tornare utile... ma di magico aveva solo una Pozione di Controllo per i Non Umani, del Miele Magico e un Simbolo Sacro... pur essendo poco pratico di magia, anche a lui sembrava poca cosa... E gli altri? "Ayame, tu che pratichi la magia meglio di chiunque altro di noi, cosa possiamo fare? Hai qualcosa che ci potrebbe aiutare? Pikel... Pikel, per tutti i Decumani, Pikel, scuotiti! Cerca... Cerca se hai qualcosa di magico nel tuo equipaggiamento... Ariel, tu che hai lanciato l'idea, pensa a qualcosa che possiamo fare!" ...

RINNEGATI - 03/09/1000 DI - Ariel

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Ariel era pietrificata dalla sorpresa, dal dolore, dalla rabbia, dalla tristezza. Non poteva essere morto, Morgon! Le pareva addirittura di sentirlo sussurrare qualcosa, non poteva essere vero! Un chiodo fisso si insinuò nella sua mente “Dobbiamo fare qualcosa”. Quelle parole le riecheggiavano nel cervello come un mantra. Da silente e timida quale solitamente era prese il coraggio a due mani e urlò, con tutta la voce che aveva in gola, “DOBBIAMO FARE QUALCOSA!!!!! DOBBIAMO RIPORTARE IN VITA MORGON!!!! CI SARA' UNA QUALCHE MAGIA, POZIONE MAGICA, POLVERINA, CHE SO, CHE LO RIPORTI TRA NOI!!!!!”. Si sentì così piccola e incapace per un attimo ma poi si rese conto che erano una squadra, un gruppo, una forza e di questo lei era certa: non c'è NULLA di impossibile ad un gruppo di veri amici. Una lucina di speranza si accese nel suo cuore. Non tutto era perduto. Vero, Amici?

RINNEGATI - 03/09/1000 DI - MoRgOn

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Quella grande luce lo stava letteralmente abbagliando. Aveva già chiuso gli occhi e si era già portato le mani alla faccia per ripararsi, ma quella luce entrava dentro. Non c'era modo di ripararsi. Più saliva più questa diventava forte e pungente al tempo stesso. Intorno a lui non sentiva alcun rumore. Il silenzio più assoluto. D'un tratto aprì gli occhi. Qualcosa intorno a lui era cambiato. Non era più immerso in quell'oceano infinito di luce, ma si trovava in un qualche luogo scuro. I suoi occhi fecero fatica ad abituarsi a quell'ambiente. Dovette pazientare e lasciare passare alcuni minuti. Lui odiava pazientare. Una torcia bruciava per terra e quattro figure iniziarono ad emergere dall'oscurità. Si tratta va di una donna, di un halfling, un nano ed un esserino volante che a mala pena riusciva a distinguere, non si era ancora abituato completamente all'oscurità. Le tre figure erano rivolte verso il nano che a sua volta dava loro le spa...

RINNEGATI-03/09/1000-PIKEL

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GDR L'elfa era sparita e Pikel cercò di fare mente locale su quanto accaduto fin'ora. Qualcosa non gli tornava, quasi come se avesse un momento buio nei suoi ricordi. Si volto' verso gli amici Brandibacco ed Ayame e poi ruotando la visuale vide a terra il corpo esanime di Morgon. Come una scossa elettrica, la sua mente si riempì improvvisamente di scene cruente: lui con la sua arma in pugno mentre colpiva l'amico. Una parte di lui non poteva credere di aver fatto una cosa simile e soprattutto non poteva accettarlo. Non contava il fatto di essere stato posseduto dalla strega, per lui non vi era alcuna scusante: il dolore, un dolore indicibile si impossesso' di lui. Lo sguardo si perse nel vuoto chissà dove e le forze lo abbandonarono. A chi lo osservava pareva un corpo immobile senza vita. Nemmeno la forza di una parola od un gesto...solo il nulla, l'antivita. Non sentì più alcun suono intorno a lui, nemmeno le parole di Brandibacco. Tanto più, non si accor...

RINNEGATI - 03/09/1000 DI - DuNgEoNmAsTeR

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Il silenzio si fece quasi insopportabile. La polvere che tutto aveva avvolto, si era ora depositata a terra. Di tanto in tanto un calcinaccio rotolava dalla sommità di un cumulo fino a terra, fino a fermarsi su quello che una volta era il pavimeto del tempio sotterraneo. Nessuno degli Artigli del Drago aveva ancora mosso un dito. Solo Brandibacco aveva parlato per organizzare il loro futuro. Nessuno degli altri aveva ancora risposto alle parole dell'halfling. Sembravano pietrificati, proprio come se un Ghoul li avesse feriti. D'improvviso si voltarono tutti a guardare in alto. Un rumore aveva attirato la loro attenzione. Sullo sfondo del cielo stellato due figure stavano in piedi ai margini della voragine creata dal terremoto. Guardavano in basso verso il gruppo. Una delle due figure era quella di un bambino, mentre l'altra ricurva, aveva tutta l'aria di essere quella di una donna anziana. Il ragazzo posò a terra qualcosa ed iniziò ad armeggiare...

RINNEGATI - 03/09/1000 - Brandibacco

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Brandibacco si fermò a pensare, frastornato e silenzioso (stranamente per lui)... Tutta quella serie di eventi, Morgon che cadeva, Pikel fuori di sè, la sua rabbia contro l'elfa, il serio rischio di venire da lei ucciso dopo il suo gesto di stizza, Pikel che tornava in sè e caricava quell'essere, gli ultimi istanti vissuti come in un sogno, le schegge di ghiaccio che stavano per colpirli ed ora... il nulla, il silenzio, la quiete, l'assenza di presenze ostili e il ritorno improvviso del "qui e ora" dopo aver provato una sorta di "là e in un altro tempo"... Passarono diversi minuti, gli altri Artigli del Drago immobili come lui a soppesare i tanti strani eventi degli ultimi istanti ed ora quella calma quasi innaturale... Ayame, Pikel, Ariel sembravano di pietra, come lui, lo sguardo che volgeva dalle macerie al cielo, agli altri compagni... Infine i suoi occhi si spostarono sul corpo esanime di Morgon, e come una pugnalata gelida un fitto do...

RINNEGATI - 03/09/1000 DI - DuNgEoNmAsTeR

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Il balzo di Pikel colse alla sprovvista l'elfa. Sgranò gli occhi. " Non è possibile... " Sussurrò a se stessa quelle parole, mentre osservava lo sguardo del nano che passava da essere perso nel vuoto a serio, concentrato, pieno di odio e rivolto verso di lei. Di quelle fugaci parole, non udite dagli Artigli del Drago, rimase solo una fredda nuvola di vapore davanti al viso dell'elfa. La reazione fù più fulminea di quello che ci si sarebbe potuti aspettare, anche se già in precedenza aveva dato prova della velocità d'azione di cui era capace. Lo sguardo si fece serio all'istante e le mani alzate rivolte verso Pikel, e verso i suoi compagni, iniziarono a condensare la fredda aria tutt'intorno. Iniziarono a formarsi dei veri e propri pezzi di ghiaccio tutt'intorno che iniziarono a vorticare intorno alle mani dell'elfa, che con un gesto rapido quanto il batter di ciclia, le trasse a sè per poi spingerle verso i suoi avversari. Que...

RINNEGATI - 03/09/1000 - PIKEL

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GDR Qualcosa successe nel profondo del suo essere. Il controllo mentale che fino ad un attimo prima non gli permetteva di essere se stesso sembrava sparire con sorprendente velocità. Cosa era accaduto? tanta, troppa confusione in testa...un'esperienza terribile...qualcosa era successo ma ancora troppa era la confusione nella sua mente per capire...per poter ricostruire i fatti...ed allora si lasciò condurre dal suo istinto. Quell'istinto che tante volte gli aveva salvato la vita e sul quale ha sempre fatto grosso affidamento. E proprio quell'istinto gli indicò subito cosa doveva fare...gettarsi su quell'elfa che riconosceva come creatura ostile e maligna...ci sarebbe stato dopo il tempo per ricostruire i fatti accaduti ma prima c'era ancora altro da fare.... Chiuse gli occhi e lasciò che la rabbia cocente lo avvolgesse: successe tutto in pochissimi attimi e poi spalancò gli occhi... Un grido di guerra che sapeva di rabbia e dolore proruppe dal suo interno,...

RINNEGATI - 03/09/1000 DI - DuNgEoNmAsTeR

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L'ambiente circostante si era fatto decisamente freddo e scuro. Non era solo un'impressione, la temperatura all'interno della stanza - tempio era davvero scesa. Se ne accorsero ben presto tutti perchè il loro respiro stava iniziando a produrre nuvolette di vapore davanti al viso. L'elfa sorrise. Pikel non aveva ancora dato alcun segno di essersi ripreso. " Ma davvero speravi avrebbe funzionato? Inutile sgorbio! Hai decretato la tua fine... ti schiaccerò come l'infimo scarafaggio che sei... e con te anche loro faranno la tua stessa fine... " Ora ad osservare bene l'elfa, qualcosa in lei era cambiato. Ad essere precisi era l'ambiente subito intorno a lei a stare cambiando. L'ombra sembrava generata da lei stessa. Sembreva esserne lei la causa. Così il gelo. Intorno alla sua figura sembrava essere molto più intenso, anche se lei non sembrava patirlo minimamente. Lei sembrava in procinto di balzare, ma qualcosa sembrava tratt...

RINNEGATI - 03/09/1000 DI - DuNgEoNmAsTeR

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NON GDR Direi che l'iniziativa del prode Brandibacco merita una possibilità... fate portare qui il dado da 20... no non quello fortunato... l'altro... ecco bene! Lancerò questo dado e lascerò che la sorta ci dica cosa ne sarà... GDR " Smettila stupido essere dai piedi pelosi... " " Come osi? " " Ma chi ti credi di essere.... io ti schiaccio sotto i miei piedi... " L'elfa sembrava essere fuori di sè per quel tentativo di Brandibacco. Aggrottò la fronte riducendo i suoi grandi occhi a due piccole fessure. S'irrigidì tutta stirando le braccia verso il basso, stringendo i pugni come se da quel gesto dipendesse chissà cosa. Ergendosi per tutta la sua altezza sbottò. " TI ORDINO DI SMETTERLA O SEI MORTO! " Nessuno avrebbe mai saputo dire se il perchè di una reazione tanto rabbiosa ed accorata da parte della gelida elfa. L'ambiente circostante sembro farsi più scuro, fu come se le ombre fossero cresciute e st...

RINNEGATI - 03/09/1000 - Brandibacco

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"Azz... o meglio, per tutta l'Erba Pipa di tutti i Decumani!" sbottò di colpo l'halfling. L'ondata di rabbia che lo aveva colto alla vista del povero Morgon esanime sul terreno, l'idea che dietro tutto ciò ci fosse quella malefica elfa, e la disperazione che lo aveva portato ad incoccare il proiettile con la fionda si era un attimo chetata... ora, sempre avvilito e rabbioso per quel che stava accadendo, ma di nuovo in grado di ragionare, il mezzuomo capì che non era la forza bruta che avrebbe cambiato le cose, ma l'astuzia... Il gesto di stizza ci stava, ma non avrebbe di certo risolto la situazione di fronte ad un essere spietato e arguto come si era dimostrata la loro avversaria...Non doveva permettere all'elfa di comandare a bacchetta Pikel, sennò di lì a poco anche lui avrebbe subìto l'ira funesta e innaturale del Nano... "Pikel, torna in te! Amico mio, guarda! E' Morgon a terra, in una pozza di sangue! Morgon... ti ricordi, ver...

RINNEGATI - 03/09/1000 DI - DuNgEoNmAsTeR

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" Eh va bene... " disse con tono prorompente Achab. " ...fanne cosa vuoi, troverò altri da circuire per i miei scopi... " disse all'elfa bellissima, volgendo però lo sguardi con tono beffardo e con un ghigno di soddisfazione stampato sul volto, al gruppo di avventurieri che aveva di fronte. " Amici miei... è stato un piacere. Se la cosa vi può consolare, sappiate che mi siete stati molto utili... a mai più! " Davanti ai loro occhi la figura di Achab si trasformò quasi all'istante nell'essere dalle fattezze di tricheco che loro conoscevano bene. Con un ampio gesto della mano fatta roteare fin sopra la testa per poi essere portata a livello della pancia, Achab si esibì in un profondo inchino che aveva tutta l'aria di essere una presa in giro; poi se ne andò dalla stanza/tempio con una fragorosa risata, seguito come un ombra da Promethea. In tutto  questo la bella elfa non aveva ancora tolto gli occhi da Brandibacco. Lo st...

RINNEGATI - 03/09/1000 DI - DuNgEoNmAsTeR

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Morgon era a terra, immobile, caduto a terra in una posizione assolutamente innaturale. Sotto di lui una grande chiazza rossa continuava a crescere in estensione. Alle parole di Pikel l'elfa replicò con un profondo sorriso. " Oh mio buon nano... sono molto fiera di te! " " Ed ora voi... " stava per rivolgersi ai restanti membri degli Artigli del Drago quando una pietra grande ed aguzza sibilò a pochi centimetri dalla sua fronte per schiantarsi alle sue spalle contro la parete del tempio, scoppiando in tanti piccoli frammenti, tanta era stata la forza con cui era lanciata. (NON GDR: l'hai davvero mancata di pochissimo). L'elfa fece un salto per lo spavento e da seduta che era sul bordo del pozzo si ritrovò in piedi davanti ad esso. Sul suo volto, per la prima volta, il sorriso sparì, lasciando il posto ad uno sguardo severo, altezzoso e pieno di odio, posato soprattutto su di Brandibacco, autore del gesto contro di lei. Quell'espressi...

RINNEGATI - 03/09/1000 DI - MoRgOn

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Morgon ascoltò le parole dell'elfa con molta attenzione. Corrucciò la fronte diverse volte. Diversi pensieri iniziarono ad affollare la sua mente. Come se una qualche illuminazione fosse prossima a manifestarsi, ma ancora non ci fosse riuscita. - Lu Ac'Hab La Ro... Pro La-Te'Me Thea... si stava rivolgendo a Achab e Promethea... ma quei nomi erano anche sulle statue all'ingresso di questo tempio nascosto... fammi pensare... sulla statua dalle forme indefinite...e su quella con la benda sull'occhio... ma dunque Achab e Promethea sono gli stessi raffigurati sulle statue? Possibile? Vorrebbe dire che hanno migliaia di anni... ma non è possibile... o forse sì? Pikel e Brandibacco non avevano ascoltato qualcosa del genere quando si sono intrufolati di nascosto sulla nave di Promethea, dove hanno scoperto la natura mutaforma di Achab... mutaforma... ma certo! - Poi l'elfa si mosse così velocemente che sorprese tutti, ma Morgon non la notò subito, preso com...

RINNEGATI - 03/09/1000 - PIKEL

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GDR E poi successe quello che nessuno avrebbe mai potuto immaginare. Morgon che cade senza vita, abbattuto dall’arma che tante volte lo ha difeso. Dall’amico che spesso aveva preso le sue parti appoggiandolo nella lotta con ogni fibra dei suoi muscoli. Proprio lui, Pikel…nano d’altri tempi, con un codice d’onore ferreo in difesa del prossimo e della vita, ora ridotto a sua insaputa a mero burattino di qualcun altro….arma letale nelle mani di uno spietato individuo. Con occhi sbarrati e privi di ogni sentimento o ragione, il nano rimase fisso con lo sguardo sul corpo del mago ormai morto. Irrigidito nella sua posizione e con un’espressione inumana resto’ lì…quasi come se dentro di lui qualcosa lottasse per venire fuori ma impossibilitato a farlo… I secondi passarono e poi, quasi come un automa, si girò verso l’elfa. Con uno sguardo sempre più perso aprì le labbra e disse:” Ho fatto ciò che mi hai chiesto, sei contenta di me?”

RINNEGATI - 03/09/1000 - Brandibacco

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Tutto si svolse in un batter di ciglia, rapidissimamente, senza lasciare al povero halfling il tempo di riflettere, pensare, reagire o anche solo capire a fondo quello che era successo. Le forti emozioni e gli stati d'animo in lui si alternarono come flash: dal sollievo nel vedere Pikel riprendere vita allo sbigottimento di sentirgli dire parole dure all'indirizzo di Morgon, lo stupore di vederlo partire all'attacco dell'amico di lunga data (possibile? Si immaginava fosse solo uno scherzo...), l'incredulità nel vedere, come impietrito, il rapido scontro, peraltro vibrato con ferocia dal Nano, e lo sgomento nel cadere a terra del Mago, apparentemente morto... Cosa diavolo era capitato, per tutta la stramaledetta Erba Pipa di tutti gli accidenti di Decumani?!? Mentre sentiva una lacrima scivolargli lungo la guancia, sentì un livore crescergli dentro come mai gli era successo prima... Avrebbe voluto saltare addosso a Pikel, chiedergli urlando il perchè di que...

RINNEGATI - 03/09/1000 DI - DuNgEoNmAsTeR

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Quello che successe lasciò tutti gli Artigli del Drago senza parole. Non ci fu il tempo di reagire. Non ci fu il tempo di dire nulla. Semplicemente non ci fu il tempo. L'unica figura sorridente in quel tempio sotteraneo era l'elfa dagli occhi di ghiaccio. Il balzo di Pikel fu rapido e preciso, come solo i nani sanno esserlo sulle brevi distanze.  Nella rapidità del gesto di Pikel, preceduto da quelle parole piene di odio nei confronti del compagno mago, per tutti gli altri, il tempo sembrò rallentare fino quasi a fermarsi. Tutti avrebbero ricordato per sempre quel momento. Ci sarebbe stato chi avrebbe ricordato la forza impressa dalla gambe di Pikel nel gesto dello scatto. Queste si piegarono ed i muscoli s'ingrossarono per scaricare tutta la loro potenza sulle pietre del pavimento. Qualcun'altro avrebbe ricordato il movimento delle mani di Pikel che si strinsero attorno al manico della sua ascia magica come se da questo dipendesse il destino del mondo....

RINNEGATI - 03/09/1000 - PIKEL

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GDR Pikel si senti' nuovamente libero di muoversi e rilassò i muscoli. Il peggio era passato, sentirsi come intrappolato nel proprio corpo pur essendo ben vigile, è una sensazione terribile. Al contempo però si agito' subito qualcosa dentro di lui...una sorta di rabbia che da piccola scintilla prendeva forma e forza con il passare dei secondi successivi. Non riusciva a determinarne il perchè ma sentiva che essa era giusta e che non poteva non farne i conti con essa. Alzo' gli occhi ed essi subito si posarono laddove ne sentiva l'origine....Morgon. Il compagno di mille avventure, con il quale aveva condiviso tutto, adesso mostrava il suo vero volto: quello del nemico e sabotatore. Tutti i suoi mugugni, quel tentativo ultimamente di colpirlo durante l'ultimo scontro anche se il mago diceva non essere voluto...no, era più di questo. Era un infiltrato, un attore da strapazzo, uno che ha sempre recitato la parte dell'amico quando in realtà non lo è e non gli imp...