RINNEGATI - - 10/09/1000 - USUL il Guercio


Era riverso sotto il tavolo dopo una rovinosa caduta ma con la soddisfazione di aver portato con se un cadavere.....era convinto di finire i suoi giorni in questo modo triste e imbarazzante quando ad un certo istante aveva sentito nella sua testa una voce leggera che lentamente prendeva sempre più forza, era una voce femminile che continua a risuonargli in testa e gli dava vigore.

Pareva non sentire più il dolore della ferita appena ricevuta e il suo martello gli era tornato in mano. Il contatto con quell'arma pulsante di vita gli infondeva sempre forza e quella voce femminile continuava a rimbombare in lui.

Sempre riverso sotto al tavolo voleva provare a colpire quell'essere che impugnava la scimitarra e che lo voleva uccidere....vedeva molte gambe attorno a lui e con le forze rimaste colpi con tutte le sue forze ma era troppo sbilanciato....senti qualcosa fare resistenza ma non vide bene cosa colpì, ma il rumore strozzato di dolore gli confermò che non erano le gambe del tavolo.

Sentendo ancora quella voce femminile nella testa, provò a rialzarsi da sotto al tavolo intonando il grido di guerra del suo antico clan : "Baruk Khazad, khazad aimenu. Du Bekar! Du Bekar che nella lingua comune suonava pressapoco come " Ascie ai nani, i nani stanno arrivando! Alle armi! Alle armi".

L'unico occhio del nano era iniettato di sangue e la vista era ridotta ma il suo martello era fermo nel suo pugno e vorticava davanti a se.

NON GDR: Sputo sangue e mi alzo da sotto al tavolo menando fendenti a caso

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