RINNEGATI - 10/09/1000 - Ariel

Visto cadere l'ultimo avversario, la piccoletta stava per tirare un bel respiro di sollievo e sedersi sul posto per riposarsi, quando incrociò lo sguardo di Klaus, il locandiere che Banedon era tornato indietro a pedinare perchè probabilmente aveva strane idee in testa. 

Già, e Banedon che fine aveva fatto?
Avrebbe cercato risposta a quella domanda più tardi.

Ora la cosa che la faceva arrabbiare di brutto era il fatto che quella fuga dalla locanda, quello sguardo incrociato per caso sulla porta, rendevano il locandiere non più solo un personaggio un poco strambo, ma uno che aveva qualcosa da nascondere.

Per la piccola gnometta era paragonabile ad un'ingiustizia. Aveva tradito la loro fiducia. E se c'era una cosa al mondo che faceva prendere i cinque minuti alla piccola, quelle erano proprio le ingiustizie.

Vide Isurus partire di corsa come un lampo. 

Non ci pensò su due volte. Partì di corsa come quando da piccola scappava da zia Brunilde dopo che si era intrufolata in cucina per rubare quel pane con la marmellata che tanto le piaceva. Fughe rocambolesche per andare a consumare il bottino sotto il grande albero in cima alla collina.

Uscendo urlò verso  Lok'Tar e Damien.

"Ehi Rametto Verde, dì al Grande Orso che non c'è nessun mago invisibile!"

"Ma che fate ancora lì impalati? Vi muovete?"

"E tu Vecchia Ciminiera, vieni anche?"

L'ultima domanda la rivolse con una rapida occhiata ad Usul e fu fuori dalla Lontra Sbronza.

Uscì dalla locanda come se avesse avuto il diavolo alle calcagna. Se avesse potuto avrebbe incenerito Klaus seduta stante, ma prima bisognava raggiungerlo. 
I pochi paesani che erano ancora nella zona della porta avrebbero giurato di averla sentita mormorare una canzone o una poesia mentre seguiva l'uomo pesce che seguiva Klaus.

NON GDR
Mi lancio all'inseguimento per dare manforte a Isurus per catturare Klaus.

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