RINNEGATI - 10/09/1000 - ISURUS

Nell'esatto istante in cui gli ultimi due avversari caddero a terra senza vita, Isurus fece volteggiare l'alabarda e assunse la posizione di difesa tipica dello stile di combattimento degli Olonath, guardandosi attorno: la locanda tornò ad aprirsi davanti ai suoi occhi, la sua coscienza ormai non più concentrata unicamente nello sconfiggere e uccidere l'uomo tatuato.

La stanza portava gli evidentissimi segni del combattimento. Rimettere in ordine avrebbe necessitato di ore e ore di lavoro.
Ma questo al Tritone non importava: si soffermò su Klaus, che imboccò immediatamente la porta della locanda, lanciando un ultimo sguardo al gruppo di sopravvissuti.
No, non sarebbe andata così questa volta.

Senza badare a ciò che stessero facendo gli altri suoi compagni (specialmente il Mezzorco, che curiosamente stava lanciando bottiglie da dietro il bancone verso il centro della stanza, apparentemente nel tentativo di colpire un invisibile nemico), Isurus si lanciò di corsa in mezzo alla folla cercando di mettersi sulle tracce di Klaus, urlando in Abissale: "Fermati, grassone! C'è molto di cui devi rispondere!"



NON GDR
Come vedete, l'empatia e il considerare le conseguenze delle sue azioni non sono tra le caratteristiche personali che Isurus ha maggiormente allenato, nel corso della sua vita... non gli passa nemmeno per la testa di preoccuparsi del Mezzorco!
(E nemmeno di come potrebbe reagire poi... purtroppo per lui!)

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