RINNEGATI - 10/09/1000 - LoK'TaR


Lok'Tar avanzò con passi pesanti e l'urlo "SEI MIOOOOOO!" riempì la locanda.
Raggiunse in pochi passi il fondo del bancone e raggiunse il suo avversario quel omuncolo con le braccia scoperte e tatuate. La foga era tanta. Sentiva crescere dentro di sè quella che lui aveva imparato a conoscere e che chiamava l'ira dell'orso, ma cercò ancora di reprimerla. Non valeva la pena di rilasciarla per una scaramuccia come quella.
Quando raggiunse il suo avversario, decisamente più piccolo di lui, balzò in aria sollevando al contempo il possente martello da guerra, cimelio di famiglia. "Macigno" era il nome che era stato dato dai suoi antenati a quell'arma, ma lui sin da piccolo, lo chiamava "Cigno". Il martello recava alcune rune simbolo della sua famiglia e segno di forza. La sua preferita e che conosceva a memoria era la runa che riportava la testa di un orso.


La foga su troppa ed il colpo andò a vuoto. Gli vennero subito in mente le parole di suo padre "Quando combatti fuori devi essere una furia, libera l'ira dell'orso all'esterno, ma dentro devi essere come la possente montagna, come il placido corso d'acqua dove vai a pescare, come la grande quercia in cima alla collina"
Rapido e fulmineo allora mosse un attacco con Zanna, l'ascia spietata, bottino di guerra di qualche tempo addietro. Questa volta spinse l'ira al di fuori e sentì che questa stava fluendo. Afferrò un immagine dentro di sè, lui da bambino che pescava, il lago, l'acqua. Sentì l'ascia mordere la carne del suo avversario e sorrise.

-Grazie padre!-

Subito dopo percepì un bruciore al braccio.
Vide la scimitarra del suo avversario ritrarsi sporca di sangue.
Si era scoperto.
Poco male, le cicatrici portano con loro non solo il dolore della battaglia, ma anche la gloria del ricordo.

Successe poi tutto d'improvviso. Sentì la forza del vento che giunse alle sue spalle. Ringhiò per lo sforzo ma non potè nulla. Quella forza invisibile lo sollevò e lo fece capitolare contro la parete che aveva di fronte, quella alle spalle del suo avversario. Si ritrovò a terra, coperto da boccali, tovagliette ed ammennicoli che fico a poco prima erano sui tavoli o poggiati su delle mensole.

Ma che divolo era successo? Da dove proveniva quella forza capace di sollevarlo da terra?
Che ci fosse anche un mago tra quegli avversari? Magari era invisibile, ecco perchè non lo aveva visto prima.

NON GDR
Movimento: si alza da terra e si scrolla di dosso le cose che gli sono cadute in testa
Azione: attacca N5, il Tatuato se può farlo.
Azione bonus: nessuna
Azione gratuita: nessuna

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