PROBLEMI NELLE TERRE ALTE - HENGIST - 16/07
GDR
Morgon e Pikel accettarono la proposta di Hengist: il Chierico e il Nano si misero ai lati dell'uscio, mentre il Mago pose una mano sulla maniglia della porta, tirando un lungo sospiro di sollievo.
Distratto per un attimo da un qualche movimento che Hengist non percepì minimamente dietro di loro, Morgon abbassò finalmente la maniglia, che rispose con un rumore secco... che non riuscì comunque a sovrastare il frastuono dei festeggiamenti all'interno della stanza, che continuarono senza interruzioni.
Spalancata la porta con estrema attenzione, il Mago si fece leggermente indietro in modo che anche Hengist e Pikel poterono guardare nella stanza; con grande rammarico dei sensi del Chierico, gli si parò davanti proprio quello che si sarebbe aspettato: un banchetto di Orchetti, puzzolente, rumoroso, caotico... e che stava attirando completamente la loro attenzione, già ottusa dai fiumi di birra scura e rancida che stavano ingurgitando (probabilmente da ore).
Gli Orchetti non li avevano ancora scorti, e di certo c'erano poche possibilità che lo facessero senza la loro precisa intenzione di farsi scoprire... ma bastò un rapido calcolo del Chierico per convincerlo del loro numero assolutamente preponderante.
I tre avventurieri erano freschi e riposati, e sicuramente avrebbero preso il sopravvento su almeno un paio di avversari prima che tutti loro si fossero resi conto della situazione, ma era davvero saggio, per loro?
Hengist non ne era così convinto.
Osservò Morgon e Pikel, quindi poggiò una mano sulla spalla dell'amico Nano; attirata l'attenzione del Mago, poi, fece un rapido cenno del capo, dal significato inequivocabile di "andiamocene e lasciamoli dove sono".
Morgon e Pikel accettarono la proposta di Hengist: il Chierico e il Nano si misero ai lati dell'uscio, mentre il Mago pose una mano sulla maniglia della porta, tirando un lungo sospiro di sollievo.
Distratto per un attimo da un qualche movimento che Hengist non percepì minimamente dietro di loro, Morgon abbassò finalmente la maniglia, che rispose con un rumore secco... che non riuscì comunque a sovrastare il frastuono dei festeggiamenti all'interno della stanza, che continuarono senza interruzioni.
Spalancata la porta con estrema attenzione, il Mago si fece leggermente indietro in modo che anche Hengist e Pikel poterono guardare nella stanza; con grande rammarico dei sensi del Chierico, gli si parò davanti proprio quello che si sarebbe aspettato: un banchetto di Orchetti, puzzolente, rumoroso, caotico... e che stava attirando completamente la loro attenzione, già ottusa dai fiumi di birra scura e rancida che stavano ingurgitando (probabilmente da ore).
Gli Orchetti non li avevano ancora scorti, e di certo c'erano poche possibilità che lo facessero senza la loro precisa intenzione di farsi scoprire... ma bastò un rapido calcolo del Chierico per convincerlo del loro numero assolutamente preponderante.
I tre avventurieri erano freschi e riposati, e sicuramente avrebbero preso il sopravvento su almeno un paio di avversari prima che tutti loro si fossero resi conto della situazione, ma era davvero saggio, per loro?
Hengist non ne era così convinto.
Osservò Morgon e Pikel, quindi poggiò una mano sulla spalla dell'amico Nano; attirata l'attenzione del Mago, poi, fece un rapido cenno del capo, dal significato inequivocabile di "andiamocene e lasciamoli dove sono".
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