PROBLEMI NELLE TERRE ALTE - HENGIST - 16/07


GDR
Morgon si dimostrò ancora ben poco propenso a dare fiducia al nuovo arrivato e questi reagì con altrettanta stizza alle sue parole.
"Sarà dura uscire dalla miniera sani e salvi, se si continua così" pensò il Chierico mentre aiutava l'amico Mago a rovistare in cerca di quel che la stanza aveva loro da offrire.
Per loro sfortuna, Riddack aveva raggiunto la miniera poco dopo di loro e nello stesso metodo particolare, quindi non c'erano possibilità che conoscesse un'uscita facilmente raggiungibile.
Mentre gli altri avventurieri si occupavano di frugare nelle tasche degli Orchetti morti, trovandovi più ricchezze di quelle che Hengist si sarebbe aspettato, il Chierico controllò con più attenzione le sue ferite. Strappando alcuni lembi dalla propria vecchia coperta, ricavò due bende: quella più corta la strinse attorno alla ferita alla gamba, e quella più lunga attorno alla vita.

"Certo non è come ricevere delle vere cure, nemmeno lontanamente... ma in questo modo potrò continuare a seguirvi per qualche tempo." disse il Chierico rivolto agli altri tre.

Quindi, si avvicinò al possente Nano e, facedo un cenno a Riddack, gli pose una mano sulla spalla pesantemente coperta dall'armatura:
"E questo è Pikel, il nostro cocciuto e formidabile Nano. Lo scuserai, ma ha seri problemi ad articolare frasi nella Lingua Comune... come vedi, però, compensa con la lama della propria ascia!".

Qualche attimo più tardi, Morgon chiamo Hengist e Pikel e, con lo sguardo profondamente concentrato, mostrò loro due tatuaggi impressi sulla pelle verdastra e smorta di due Orchetti.
Il simbolo su cui posò gli occhi il Chierico gli fece gelare il suange nelle vene ed esplose un acuto dolore al di sotto del guanto di pelle della mano destra, più forte di quello che aveva provato quando le crudeli armi delle creature lo avevano ferito.
Afferrandosi la mano, Hengist distolse lo sguardo e si allontanò leggermente, cercando di calcolare rapidamente tutte le implicazioni che la presenza di QUEL simbolo portavano appresso.

Il cuore del panciuto Chierico, rapidamente, si divise in due sole sensazioni: fuggire... oppure indagare più a fondo.

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