PROBLEMI NELLE TERRE ALTE - HENGIST - 15/07
Legato il Goblin Riko a terra, in un angolo della stanza, i tre compagni ispezionarono con rinnovata tranquillità l'interno; tra le cianrfusaglie vecchie e inservibili e il cibo muffito, Hengist si imbattè in un sacco più pesante del normale: incuriosito, lo aprì con forza, rovesciandone poi il contenuto a terra.
A cadere, con grade fragore, furono lo zaino di Pikel e il grosso Libro degli Incantesimi di Morgon; probabilmente gli Orchetti che aveva assaltato l'accampamento avevano stipato qualsiasi tipo di risorsa in quel magazzino, senza curarsi della loro natura... ma che importava?
Finalmente avevano ritrovato quel che avevano perso giorni prima!
Con Pikel impegnato nel turno di guardia, Hengist e Morgon poterono nuovamente dormire sonni tranquilli... anche se estremamente rapidi.
Al pacioso Chierico sembrò di aver riposato per non più di un paio di minuti, quando il Nano, con i suoi consueti gesti secchi e forti lo scosse per riportarlo alla veglia.
Biascicando con la bocca impastata, Hengist cercò di ribattere, ma senza fortuna: Morgon sembrava ben più riposato di lui (anche se era forte l'impressione che tutta quell'energia gli derivasse dall'aver ritrovato il proprio Libro).
Prima di intraprendere qualsiasi altra attività, il Chierico si inginocchiò e, tenendo nella mano sinistra il proprio simbolo sacro, rivolse le preghiere mattutine di rito al suo dio, Pelor: un calore lo avvolse improvvisamente, come sempre accadeva, assicurandogli che la divinità del Sole aveva posato il suo sguardo su di lui.
Appoggiando una mano a terra, si rialzò pesantemente, stiracchiandosi e rivolgendosi a Pikel, che guardava lui e Morgon (impegnato nel leggere il Libro degli Incantesimi), cercò di organizzare un piano d'azione:
"Bene, direi di non perdere tempo se possibile. Dobbiamo uscire di quì!
Pikel, tu sei stato più tempo di noi in queste gallerie... hai qualche nozione su come uscirne?"
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