PROBLEMI NELLE TERRE ALTE - HENGIST - 14/07

GDR 
Nessuna risposta alla domanda di Hengist: Morgon guardo Pikel scuotendo veementemente la testa e si fece avanti nella fila, costringendo il pacioso Chierico a seguirlo senza alcuna parola.
Attesero soltanto per pochi attimi prima di raggiungere il posto di guardia, dove i soldati de La Soglia intimarono loro di consegnare armi e armature; Hengist lasciò la propria robusta mazza al soldato, non facendola cadere a terra per pochissimo: improvvisamente un fortissimo prurito gli percorse la mano destra, protetta come al solito dai guanti di pelle.
Sforzandosi di mantenere un comportamento il più normale possibile, Hengist cercò di non catturare le attenzioni del soldato e nemmeno quelle del compagno mago, come il Nano ancora all'oscuro del suo terribile segreto: in pochi attimi (che gli sembrarono però eterni) il prurito scomparve.
Il Chierico si apprestò a slacciare le fibbie della propria armatura, dopo aver consegnato anche il proprio scudo, quando il potente grido sopraggiunse da oltre il portone principale; subito dopo, questo venne aperto in modo pesante e lento, mentre i due soldati di guardia aprirono un varco tra la fila di sfollati in attesa: dall'interno del La Soglia, sopraggiunse un gruppo di grossi carri carichi di botti, protette da quelli che avevano tutta l'aria di essere loro "colleghi avventurieri".
Gli ultimi due carri, però, non godevano di questo tipo di protezione.
I soldati di guardia scambiarono un paio di battute con quello che sembrava il misterioso e inquietante leader della carovana, che rispose parlando così velocemente che Hengist fece molta fatica a comprenderne le parole; quando però questi si volse a guardare Pikel indicandogli uno dei suoi carri, il contenuto della sua frase tutta d'un fiato non risultò difficile: gli stava offrendo un impiego come guardiano per le sue botti.
Un mezzo sorriso si accese sul volto pasciuto di Hengist, smorzandosi immediatamente una volta ricordato che il Nano non avrebbe potuto rispondergli a parole!!!
"Pelor, fa che non ci siano incomprensioni!" pregò il Chiarico sottovoce, rivolgendo gli occhi al cielo.

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