RINNEGATI - 07/09/1000 - Damien Tanariel
GDR
Era stufo di viaggiare su quel carro,
il continuo sobbalzare delle ruote sul terreno oramai era diventato
insopportabile. Tuttavia comunque la meta doveva essere per forza vicina ed
infatti in lontananza, Damien la vide. Era
ancora molto lontano è vero ma lui è un mezzelfo, e grazie alla sua parte di
discendenza elfica può vedere molto più distante di un normale essere umano.
Alto tra l’1,70 e l’1,80, di corporatura media, di certo non si fa notare come
il suo fidato amico mezzorco, la cui mole invece è davvero impressionante.
Capelli raccolti in nuca e con una caratteristica barba appena rossiccia tagliata
corta, colpisce invece per i suoi occhi chiari e dallo sguardo profondo.
Il tempio era ormai ad un passo, mancavano
davvero pochi metri. Da qualche giorno avvertiva una confortante sensazione: il
simbolo tatuato sull’interno dell’avambraccio destro, rappresentante la sua dea
Mielikki, risplendeva di una magica
luce, segno ineluttabile del consenso divino.
Il carro entro’ nel cortile del
tempio cercando di farsi largo tra la folla di gente, tutta indaffarata nelle
loro mansioni. Damien sbuffo’ in silenzio,
quanto gli mancava la tranquilla vita della sua lontana foresta dove lui ed il mezzorco Lok’Tar
vivevano. Non vedeva l’ora di tornarci, intanto però era chiamato dalla sua dea
ad una importante missione insieme al suo inseparabile fratello di sangue seduto lì vicino a lui. L’obbiettivo era alquanto nebuloso ma
Mielikki in sogno era stata chiara: a tempo debito avrebbero capito cosa fare.
Una volta scesi dal mezzo, un
uomo si avvicinò a loro salutandoli e, dai simboli cuciti sul proprio vestito,
si capì immediatamente che erano di fronte al Gran Maestro in persona. Damien saluto’ con rispetto ossequioso per la carica
che Solomon rappresentava, e successivamente volse lo sguardo a chi era presente
nelle sue vicinanze. Vide molte persone dalle armature sfavillanti, di certo
ottimi combattenti. Poi il suo sguardo si fisso’ su tre individui: un halfing,
una donna molto probabilmente una sacerdotessa, ed un uomo dalla chioma
riccioluta e dall’aspetto allegro. Qualcosa di loro lo colpì…e di colpo un’immagine
sfuggente del sogno premonitore gli offusco’ la vista, tre individui vi erano
all’interno… le figure erano chiaramente sfuocate ma i profili sembravano
inconfondibili: rispecchiavano proprio i loro. Sbattè forte le palpebre e tornò
a vedere la realtà intorno a lui. Tutto si stava facendo interessante e con un
leggero sorriso di soddisfazione si appresto’ ad ascoltare le parole del Gran
Maestro…
NON GDR
Per Damien, terrei come foto profilo quella del ritratto qui sopra grazie!
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