Rinnegati - 06/09/1000 - Ayame

Ayame, come da par suo, aveva ascoltato tutto quello che era stato detto e fatto le proprie riflessioni.
Di carattere taciturno, era forse il membro degli Artigli del Drago più solitario e introverso, meno burbero di carattere rispetto a Morgon e meno rude di Pikel, ma più solitaria e contemplativa degli altri membri della compagnia...
La divertiva sentire i frequenti sproloqui di Brandibacco, anche se di carattere era molto diversa da lui. Quando però le discussioni si prolungavano troppo gradiva poco i lunghi giri di parole...
"Diretta all'obbiettivo, senza fronzoli e inutilità. Nel mondo serve sintesi e concretezza" era uno dei mantra dell'accademia di Sacerdotesse in cui aveva frequentato (pur soltanto...) due anni di apprendistato.
Per questo apprezzava la riservatezza di Ariel e il silenzio intriso di meditazione che proveniva da Arbèa, mentre trovava troppo prolisso il seppur simpatico Ulderì...



Perciò alla sua proposta rifletté solo un momento e replicò, secca:
"Ovvio che ho degli oggetti magici, Ulderì... Non molti, ma potrebbero tornare utili a breve nella missione che ci accingiamo a compiere... In tal caso te li mostrerò volentieri... Però adesso non è il momento di andare in qualche negozio, le priorità, ora che ci siamo riposati un po', rifocillati ed in parte equipaggiati, sono solo due: fare tutto ciò che ci è possibile per riavere Morgon con noi e intraprendere questa missione di vitale importanza... Il resto, con calma, dopo."
Il piglio deciso con cui disse le ultime parole non lasciò dubbi al gruppo sul fatto che era giunto il momento di porre fine alle discussioni e di passare all'azione.

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