RINNEGATI-03/09/1000-PIKEL


GDR

L'elfa era sparita e Pikel cercò di fare mente locale su quanto accaduto fin'ora. Qualcosa non gli tornava, quasi come se avesse un momento buio nei suoi ricordi. Si volto' verso gli amici Brandibacco ed Ayame e poi ruotando la visuale vide a terra il corpo esanime di Morgon. Come una scossa elettrica, la sua mente si riempì improvvisamente di scene cruente: lui con la sua arma in pugno mentre colpiva l'amico.
Una parte di lui non poteva credere di aver fatto una cosa simile e soprattutto non poteva accettarlo. Non contava il fatto di essere stato posseduto dalla strega, per lui non vi era alcuna scusante: il dolore, un dolore indicibile si impossesso' di lui. Lo sguardo si perse nel vuoto chissà dove e le forze lo abbandonarono. A chi lo osservava pareva un corpo immobile senza vita. Nemmeno la forza di una parola od un gesto...solo il nulla, l'antivita. Non sentì più alcun suono intorno a lui, nemmeno le parole di Brandibacco. Tanto più, non si accorse della corda lanciata dal bambino che li intimava a salire. Per lui esisteva solo più il nulla e nient'altro.

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