FINALE

NoN GdR

Tutto ha una fine, soprattutto le storie. Ecco dunque che non dovrebbe sorprendere come anche questa storia, iniziata con il primo post del 15 novembre del 2012, ha una fine, che leggerete tra poco.  Il progetto ha avuto diverse fasi, ha visto alternarsi diversi autori, giocatori e personaggi, ed ora è ha raggiunto il suo epilogo. Grazie a tutti coloro che a vario titolo vi hanno partecipato.

Ovviamente, qualora ci sarà nuovamente interesse, qualora arrivasse quel giorno in cui alcuni dei personaggi che sono transitati da questo blog dovessero avere ancora qualcosa da dire il tutto potrà essere ripreso; dovesse nascere l'esigenza per nuovi personaggi di raccontare la loro storia, il progetto ed il blog rimangono qui a disposizione. Ma non è questo il giorno.

Grazie a tutti coloro che hanno scritto, partecipato e anche solo letto.

Ed ora il finale della storia, per ora...



GdR

Lok'Tar se ne andò seguito da Ariel, che non voleva lasciare da solo il gigante mezz'orco.
Tutti gli altri se ne andarono con i nuovi arrivati. Uscirono da quello strano posto e, a quel che ne sappiamo, non vi fecero più ritorno.

Dei due gruppi non si seppe più nulla e nessuno dei due seppe più nulla dell'altro.

Quello che successe diversi minuti dopo che i due gruppi si erano separati non fu visto ed udito da nessuno, ma viene qui riportato, affinchè qualcuno sappia ed un giorno possa fermare quanto sta accadendo sotto la città di Waterdeep.

Giunsero diversi goblin, alcuni armati, altri no. Tutti si fecero da parte quando a giungere nel luogo dell'esplosione fu una figura dalla pelle violacea, magra e alta ed avvolta in un manto di colore nero, che lo faceva confondere con le ombre che le torce dei goblin producevano sulle pareti della grotta. La cosa più terrificante di quella figura era il cranio, glabro, senza naso, con dei tentacoli che spuntavano a coprire, forse, la bocca. Gli occhi erano odio puro.

"Voglio sapere in quanti sono fuggiti!"

"Voglio che questo buco venga chiuso!"

"Voglio sapere chi è stato!"

"Voglio avere le vasche oniriche nuovamente piene, prima che Xanathar vada a dormire!"

Detto ciò, si voltò e sparì nell'oscurità.

Da quel momento in avanti fu un correre caotico e continuo di molti servitori.


Passò qualche ora, ed una mano verdognola bussò alle porte dello studio di Nihiloor, il mind flayer che era a capo del progetto "Dolce nanna". Un progetto segreto di Xanathar per le costruzione di un grande sogno condiviso in cui potersi immergere ogni notte o ogni volta che ne avesse voglia. Il progetto era semplice nella sua concezione e complesso nella sua realizzazione, ma la diabolica mente di Nihiloor lo aveva reso realtà. Il mind flyer aveva trovato, nelle profondità del sottosuolo, delle piccole creature (quelle che appiccicava al volto di chi entrava a far parte del progetto) in grado di far cadere addormentata una persona, entrare nei sogni di quest'ultima e tenendola così inerme, consumarne l'energia vitale. Adattare questa caratteristica ad un sistema per creare un sistema di sogno condiviso non fu semplicissimo, ma fu fatto. Realizzare poi una macchina affinchè il Beholder potesse interfacciarsi con il sogno condiviso, come uno spettatore a teatro, per passare delle notti "tranquille" fu l'ultimo passo del progetto.

Ovviamente il sistema era in continuo sviluppo ed a volte nel sogno condiviso risultavano delle incongruenze, ma al momento, la cosa era ancora accettata dall'irascibile padrone di quei sotterranei, perchè i benefici era ben superiori al disagio di sapere che qualcosa era strano o non doveva essere.

"Mio signore, manca cinque corpi. Questa notte no luna. Saliremo sopra e prendermo cinque nuovi corpi per vasche vuote."

"Vattene e lasciami riflettere".

Passò ancora del tempo ed una mano nera come il carbone e massiccia busso alla porta di Nihiloor.

"Sembra siano stati quelli che si fanno chiamare la Resistenza di Waterdeep... hanno organizzato nei mesi scorsi altre operazioni contro di noi, roba di poco conto. Sembra che abbiano trovato il mondo di entrare nel macchinario..." il duergar non finì la frase.

"FALLA FINITA!"

"C'ero già arrivato da solo che qualcuno era entrato e aveva svegliato i corpi... non sapevo solo chi fossero. Portami informazioni su questa Resistenza e non farne parola con Xanathar."

Solo Arbea, Trotik e Ulderì, che erano andati con la Resistenza di Waterdeep erano stati messi a conoscenza del progetto Dolce Nanna e della lotta che il gruppo stava conducendo contro Xanathar e le sue macchinazioni. Solo loro vennero messi al corrente di essere stati rapiti in un qualche momento della loro vita, da qualche servitore del Beholder, agganciati alla macchina e vissuto da quel momento una vita fittizia, fasulla, indotta dalla macchina.
Non vennero messi a conoscenza di come il gruppo fosse venuto a conoscenza del progetto, del macchinario, e di come fosse riuscito ad interfacciarsi con esso per svegliarli. Nessuno, ovviamente, parlò loro della talpa che avevano all'interno dell'organizzazione del Beholder.






Questo è quanto... per ora.

Non ho altro da aggiungere se non, il consueto saluto...

...al prossimo incontro!


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