RINNEGATI - 10/09/1000 - LoK'TaR
Seguì con fatica quello che veniva detto, come sempre d'altronde.
Capì che a quando diceva il piccoletto qualcuno li stava tenendo d'occhio, una certa Liliut, o qualcosa del genere. Guardò il piccolo pezzo di pergamena scarabocchiato, ma non lo prese in mano. Sapeva da precedenti esperienze che gli oggetti piccoli in mano sua facevano una brutta fine.
Si grattò la testa e pose una semplice domanda
"Ma chi sarebbe questa Lilie? Mai sentita nominare... una dei cattivi?"
Il nome Lillath gli ricordava una giovane mezz'orca del suo villaggio che gli piaceva da matti, ma a cui non confessò mai nulla. Era una barbaro indomabile in battaglia ma timido come un coniglio di fronte ad un'affabile mezz'orca dagli occhi chiari ed capelli neri e riccioluti.
Perso in questi pensieri fu riportato alla realtà dalla possibilità di spaccare qualcosa ipotizzata da qualcuno. Era stato l'uomo pesce a parlare.
Sorrise grugnedo...
"Se c'è da spaccare qualcosa io ci sono... meglio se è il muso di questa Lulliath...".
Si fermò un istante e, sempre memore di passate esperienze, aggiunse
"... ma è meglio se queste decisioni non le prendo io... quasi sempre finisce tutto male..."
Attese allora cosa avrebbero deciso i piccoli e gli intelligenti del gruppo. Intanto l'ora della cena si stava avvicinando ed il grande mezz'orco iniziava ad avere un certo languorino che dal fondo del capiente stomaco iniziava a sussurrare poche e chiare parole, fameeeee, birraaaa, carneeeee, stufatooooo, pesce saltato in padellaaaaaa, cibooooo...
Capì che a quando diceva il piccoletto qualcuno li stava tenendo d'occhio, una certa Liliut, o qualcosa del genere. Guardò il piccolo pezzo di pergamena scarabocchiato, ma non lo prese in mano. Sapeva da precedenti esperienze che gli oggetti piccoli in mano sua facevano una brutta fine.
Si grattò la testa e pose una semplice domanda
"Ma chi sarebbe questa Lilie? Mai sentita nominare... una dei cattivi?"
Il nome Lillath gli ricordava una giovane mezz'orca del suo villaggio che gli piaceva da matti, ma a cui non confessò mai nulla. Era una barbaro indomabile in battaglia ma timido come un coniglio di fronte ad un'affabile mezz'orca dagli occhi chiari ed capelli neri e riccioluti.
Perso in questi pensieri fu riportato alla realtà dalla possibilità di spaccare qualcosa ipotizzata da qualcuno. Era stato l'uomo pesce a parlare.
Sorrise grugnedo...
"Se c'è da spaccare qualcosa io ci sono... meglio se è il muso di questa Lulliath...".
Si fermò un istante e, sempre memore di passate esperienze, aggiunse
"... ma è meglio se queste decisioni non le prendo io... quasi sempre finisce tutto male..."
Attese allora cosa avrebbero deciso i piccoli e gli intelligenti del gruppo. Intanto l'ora della cena si stava avvicinando ed il grande mezz'orco iniziava ad avere un certo languorino che dal fondo del capiente stomaco iniziava a sussurrare poche e chiare parole, fameeeee, birraaaa, carneeeee, stufatooooo, pesce saltato in padellaaaaaa, cibooooo...
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