RINNEGATI - 09/09/1000 - Ariel

NON GDR 
Piccola nota non gdr da parte del Dungeon Master
Nella versione Old D&D Ariel era un folletto, un essere appartenente al piccolo popolo, ora nella migrazione alla nuova versione di D&D si è dovuto trasformare il personaggio in quello di una gnometta delle foreste esperta in poesia, recitazione e canto.
Chiedo a tutti i giocatori di passare sopra a questo problema di continuità (anche se forse, proprio questo problema di discontinuità, ha dato il via ad una nuova avventura che spiegherà tutto... ma tanto per ora dovete sopravvivere a questa di avventura).
Per i personaggi Ariel è sempre stata una gnometta delle foreste, anche se in un qualche modo che non sapete spiegare, a tutti ricorda, per lineamenti e movenze, un folletto alato del piccolo popolo.

GDR
Era rimasta silenziosa per gran parte del viaggio, scambiando poche parole con i suoi compagni ed osservando incuriosita, di sottecchi, sia il grande mezzorco che camminava a fianco del carro davanti,  sia il mezzelfo che guidava il carro su cui anche lei sedeva.

Di tanto in tanto Pimkie faceva capolino dal sacchetto appeso alla cintura, la sua casetta e si faceva grattare la testa o si faceva dare da mangiare qualche briciola. Pimkie era un coniglio nano, e per giunta, era considerato piccolo per la sua razza.

La piccola Ariel nonostante quanto visto a Darokin, si era ripresa ed ora, tutta sorridente, cercava di guardare alla strada che aveva davanti, sia in senso figurato, sia in senso letterale. 

Arrivati ad un chilometro circa dalla città di Akorros si consumò una lite tra Ulderì e Brandibacco ed il gruppo si divise.

Lei avrebbe voluto gridare a tutti quanti che era tutto troppo strano, che c'era qualcosa di oscuro all'opera visto lo strano comportamento tenuto da entambi e non solo, ma non disse nulla. Si limitò ad osservare.

Lasciarono lì Ulderì, Arbea ed Ayame. La piccola gnometta si sbracciò a lungo dal secondo carro in direzione dei compagni rimasti indietro, soprattutto verso Ayame.

Arrivati ad una certa distanza si risedette e rivolta ai cavalli che aveva di fronte, non a Damien che stava guidando il carretto, sussurrò "Ma per la miseria di tutte le foreste di Liliard, qui c'è qualcosa che agisce nell'ombra". Detto ciò si zittì a parole, ma prendendo l'organetto meccanico che portava sempre appeso al fianco, organetto a cui teneva in maniera particolare, lasciò che un poco di musica accompagnasse il loro ingresso in Akorros. 
Cambiò una scheda metallica, girò un paio di manopole, strizzò alcuni soffietti e dopo un leggero sbuffo di vapore ecco che l'organietto iniziò a spandere la musica di una ballata.

Ariel era una gnometta vestita con una camicia bianca ed un gilet di cuoio marrone, aveva capelli scompigliati, quasi mai ben pettinati, con matite o altri oggetti improvvisati a tenerli su. Aveva due occhi azzurro ghiaccio che lasciavano inpietrite la maggior parte delle persone che la conoscevano perl aprima volta.

Quando il primo carrò si fermò e Damien fermò il secondo per non sbattere con quello davanti, Ariel balzò in cima ad una delle botti che stavano trasportando per poter vedere più avanti.
Quando vide la scena che aveva bloccato il passaggio, quando vide il sasso partire da in mezzo alla folla, quando alle sue orecchie arrivarono le parole di odio e le minace rivolte a quell'essere palmato, la piccola gnometta andò su tutte le furie ed urlò in direzione della folla.

"EHI, VOI, CHE NESSUNO GLI FACCIA DEL MALE O DOVRETE VEDERVELA CON ME, SONO STATA CHIARA?"




Commenti