RINNEGATI - 10/09/1000 - LoK'TaR

Lok'Tar era visibilmente eccitato, proprio come un orco alle prese con la sua prima esperienza con la tenda del sudore. L'ingresso nella locanda fu per lui come dare libero sfogo ad una parte di sè che teneva nascosta il resto del tempo. 
Ordinò da bere e da mangiare, e quando Olga fece per sparecchiare il piatto, con un sonoro rutto attirò l'attenzione della non più giovane cameriera, le sorrise ed ordinò un altro giro di birra e di stufato. 
Si guardò intorno ed allungò una birra ad Isurus, come gli aveva promesso, poi vide che anche il piccoletto halfling ci stava dando dentro con il bere ed il mangiare, nè fu felice. Finalmente dei degni compagni di mangiate e bevute. La cosa lo riempì di gioia nel profondo. 
Suo fratello Damien era uno tutto verdure e radici, raramente si lasciava andare. Gli voleva bene come ad un vero fratello, in fondo gli doveva la vita e questo non sarebbe cambiato mai, però gli erano mancate una mangiata ed una bevuta come quella. 
Finita la seconda birra sbattè all'unissono il boccale e la grande mano sul tavolo, tanto da far sobbalzare i piatti vuoti dei compagni. 
Sorrise. 
Poi il sorriso si tramutò d'improvviso in uno sguardo torvo.



"Ne ordino un'altra, chi ci sta? Hahahaha!"

Vedendo che Brandibacco alzò la mano ne fu nuovamente compiaciuto.

"Paga sempre il tizio di Darokin, vero?" volle sincerarsi Lok'Tar rivolgendo la domanda a Balad'In.

Da lì in avanti fu un crescendo di canzoni, racconti, danze, sfide a braccio di pietra, testa di ferro e birra, molta birra.

Quando il mezz'orco scese il mattino seguente, aveva i capelli scompigliati e l'aria felice. Si sedette e consumò la colazione in silenzio.

Al momento di salutare Balad'In si avvicinò al carro e sebbene quest'ultimo era seduto al posto di guida non fece fatica a parlargli all'orecchio. 
"Dica a Salmone, il tizio di Darokin, che Lok'Tar Zulgur'Ub lo ringrazia per la serata di ieri... ecco"

Tornò poi tra i ranghi dei propri compagni e si mise dietro a Brandibacco, giusto il tempo per dargli una pacca di vera stima, per tutta la birra che quel piccoletto era riuscito a trangugiare la sera prima. Erano cose che colpivano l'orco e che difficilmente dimenticava.

Poi Banedon parlò loro.

Lok'Tar volle dire la sua. 
"Per come la vedo io è semplice. Troviamo un barcaiolo, andiamo sull'isola, ed uccidiamo tutto quello che vorrà fare del male a lui" disse indicando il chierico. 
"Ma io sono poco furbo, per cui decidete voi. Io per la mia parte ci metterò questo..." concluse sollevando il grosso braccio destro.




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