RINNEGATI - 10/09/1000 - Brandibacco
Brandibacco, finalmente, dopo tutti gli avvenimenti tragici capitati ultimamente (la morte di Morgon e l'abbandono di Pikel su tutti) si sentiva piuttosto ottimista...
E' vero che li aspettava una missione molto difficile e perigliosa, ma il gruppo si era infoltito di alcuni elementi che, oltre a rinforzarli, gli risultavano simpatici.
Dapprima Ulderì ed Arbèa, che sebbene ora non fossero con loro (ma tutto ciò non era stato casuale: serviva che qualcuno agisse "in retroguardia" per avere più changes di riuscita), poi Lok'Tar e Damien (di sicuro due ottimi combattenti e persone determinate) ed ora questo misterioso Isurus, dall'aspetto non molto piacente (sembrava a guardarlo dritto in faccia di essere al mercato del pesce del martedì in piazza ad Halflingville, per tutta l'erba pipa di tutti i Decumani!) ma anch'egli un ottimo elemento di forza per la compagnia, e con quell'aria un po' schiva ma determinata che in fondo non gli dispiaceva affatto...
A tutto ciò si era aggiunta la serata trascorsa insieme: era prodigioso vedere come un buon boccale di sidro o una pinta di birra unissero le persone e le rendessero meno schive e più gioviali... Tra alcune incitazioni di Lok'Tar al brindisi, qualche racconto di Damien, le risate sincere di Ariel e alcuni (rari) sorrisi di Isurus la serata era trascorsa serena, così come la nottata di riposo, come da un po' non succedeva più a questo proposito...
Il pensiero di Brandibacco era andato più volte ad Ayame, Ulderì ed Arbèa, chiedendosi se il loro piano potesse funzionare... C'era un po' di apprensione in lui, era da molto tempo che il gruppo non si divideva così...
Il mattino il Mezzuomo si alzò con un leggero mal di testa (forse la sera avrebbe dovuto fermarsi dopo il quarto boccale di birra... ma quando mai avrebbero potuto di nuovo fare un po' di bisboccia? Non era occasione da perdere, quella...) e raggiunse gli altri per la colazione.
Salutarono cordialmente Balad'In che si congedava da loro, e Banedon (l'unico che fino ad allora fosse a conoscenza del piano dell'Halfling) svelò le carte agli altri... Ora che tutti sapevano, era ora di decidere un piano d'azione... e che fosse un buon piano!
Prese subito la parola Isurus, e quello che disse era pieno di buonsenso...
Brandibacco annuì: "Sono d'accordo con l'uomo pesc... ehm, con il fiero abitante delle profondità marine: dobbiamo muoverci compatti, senza ulteriori divisioni, a mio parere: i nostri tre compagni rimasti indietro penseranno già a garantirci una certa sicurezza di manovra... Noi dobbiamo andare senza indugi all'isola di Itheldown, domani, e la via da sud sembra una buona idea... Sempre che siamo tutti d'accordo... Sul come dobbiamo stabilirlo tutti insieme... Forse Messer Banedon ha già in mente qualcosa..."
Queste ultime parole le disse guardando i volti di Banedon, Ariel, Damien e Lok'Tar
E' vero che li aspettava una missione molto difficile e perigliosa, ma il gruppo si era infoltito di alcuni elementi che, oltre a rinforzarli, gli risultavano simpatici.
Dapprima Ulderì ed Arbèa, che sebbene ora non fossero con loro (ma tutto ciò non era stato casuale: serviva che qualcuno agisse "in retroguardia" per avere più changes di riuscita), poi Lok'Tar e Damien (di sicuro due ottimi combattenti e persone determinate) ed ora questo misterioso Isurus, dall'aspetto non molto piacente (sembrava a guardarlo dritto in faccia di essere al mercato del pesce del martedì in piazza ad Halflingville, per tutta l'erba pipa di tutti i Decumani!) ma anch'egli un ottimo elemento di forza per la compagnia, e con quell'aria un po' schiva ma determinata che in fondo non gli dispiaceva affatto...
A tutto ciò si era aggiunta la serata trascorsa insieme: era prodigioso vedere come un buon boccale di sidro o una pinta di birra unissero le persone e le rendessero meno schive e più gioviali... Tra alcune incitazioni di Lok'Tar al brindisi, qualche racconto di Damien, le risate sincere di Ariel e alcuni (rari) sorrisi di Isurus la serata era trascorsa serena, così come la nottata di riposo, come da un po' non succedeva più a questo proposito...
Il pensiero di Brandibacco era andato più volte ad Ayame, Ulderì ed Arbèa, chiedendosi se il loro piano potesse funzionare... C'era un po' di apprensione in lui, era da molto tempo che il gruppo non si divideva così...
Il mattino il Mezzuomo si alzò con un leggero mal di testa (forse la sera avrebbe dovuto fermarsi dopo il quarto boccale di birra... ma quando mai avrebbero potuto di nuovo fare un po' di bisboccia? Non era occasione da perdere, quella...) e raggiunse gli altri per la colazione.
Salutarono cordialmente Balad'In che si congedava da loro, e Banedon (l'unico che fino ad allora fosse a conoscenza del piano dell'Halfling) svelò le carte agli altri... Ora che tutti sapevano, era ora di decidere un piano d'azione... e che fosse un buon piano!
Prese subito la parola Isurus, e quello che disse era pieno di buonsenso...
Brandibacco annuì: "Sono d'accordo con l'uomo pesc... ehm, con il fiero abitante delle profondità marine: dobbiamo muoverci compatti, senza ulteriori divisioni, a mio parere: i nostri tre compagni rimasti indietro penseranno già a garantirci una certa sicurezza di manovra... Noi dobbiamo andare senza indugi all'isola di Itheldown, domani, e la via da sud sembra una buona idea... Sempre che siamo tutti d'accordo... Sul come dobbiamo stabilirlo tutti insieme... Forse Messer Banedon ha già in mente qualcosa..."
Queste ultime parole le disse guardando i volti di Banedon, Ariel, Damien e Lok'Tar
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