RINNEGATI - 10/09/1000 DI - ISURUS

"Ma signori, già foi andare fia? Non folete lasciare bagagli per la notte in stanza? Perchè fi fermerete per la notte vero? Faccio preparare le fostre stanze? Koraggio Olga, prendi zaini di illustri ospiti e portali in stanza..."


L'omone dall'accento pronunciato bloccò il gruppetto in uscita dalla locanda (dopo aver interrotto più volte Banedon, impegnato nello spiegare le sue e loro prossime azioni).

Era una consuetudine degli abitanti di superficie, quello di interrompersi continuamente senza alcun tipo di rispetto?

A Isurus non era parso, in quelle sue prime settimane di "visita". E il roteare delle pupille di Banedon a ogni interruzione tendeva ad avvalorare questa tesi.

Quello di cui il Tritone era certo, comunque, era che in caso contrario non sarebbe mai riuscito ad abituarcisi. A casa sua, nel territorio subacqueo degli Olonath, nessuno si sarebbe permesso di disturbare un esplicito gruppo di guerrieri impegnati in una conversazione: c'era un posto per tutti nella loro società con le branchie e a compartimenti stagni.


Mentre la cameriera si avvicinava al gruppetto di avventurieri, Isurus si fece avanti verso Klaus prendendolo per il bavero con forza:


"Lasciaci passare, umano... ci hai già importunati abbastanza, e i nostri affari sono ben più importanti "


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