LA CITTA PERDUTA - 18/07 - MoRgOn


Morgon osservò Pikel voltarsi e gesticolare.
Capì al volo i gesti del compagno. Erano ormai diventate rare le volte in cui non riusciva a capirlo. Quel botolo tutto barba e spuntoni gli stava diventando simpatico. Fece appena un sussurro con la bocca "Ps..." giusto per attirare l'attenzione dei compagni. Una volta che i compagni si girarono sussurrò "Allora? Vogliamo stare qui tutto il giorno o trovare il modo di tornare al palazzo? Volete andare in quella stanza...". Accompagnò quelle parole con un gesto che stava ad indicare la stanza al di là dell'angolo del corridoio da cui era uscito il tizio. "...o volete ispezionare queste due stanze?" disse indicando con la testa la porta a destra e sinistra del corridoio in cui si trovavano.

Morgon si fermò e lasciò il tempo ai compagni che normalmente entravano per primi nelle stanze di decidere sul da farsi. 

Iniziò poi a pensare completamente ad altro ed in particolare a come fare per usare quegli animali a loro vantaggio. Se aveva capito bene, in qualche modo, erano un'arma contro l'immortale cattivo. Nerull. Dunque se erano un'arma potevano e dovevano essere usati in combattimento. Ogni volta che uno di loro aveva toccato le statuette di drago, l'intero gruppo era stato teleportato nella piramide. Da quel momento in poi, accanto a chi aveva toccato la statuetta era comparso un animale. Prima una pantera, poi un piccolo drago rosso. Osservò Riddack e poi osservò la pantera. Osservò Brandibacco e poi osservò il piccolo drago rosso appollaiato sulla sua spalla. Avanti e indietro. Indietro ed avanti. I suoi occhi, e con loro, la sua mente,  passavano da uno all'altro veloci e rapidi. Seguendo pensieri e chissà cosa. Fintantoche Morgon non sbuffò sottovoce.
"Nulla, non mi viene in mente nulla..."

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