IL PALAZZO DELLA PRINCIPESSA D'ARGENTO - 18/07 - GaMeMaStEr

NON GDR
Nell'attesa dei post di Hengist e Riddack vado un poco avanti con alcune sottotrame, tanto per non lasciarvi troppo in attesa. Questa la prima.

GDR
In una delle stanze del palazzo, la luce rossa della barriera protettiva che avvolgeva l'intero edificio, non riusciva a filtrare. La stanza era completamente al buio. Fuori da questa stanza due chierici dalla mole imponente presidiviano l'ingresso stando ritti ed immobili ai lati della grande porta a due battenti. Erano alti poco meno di due metri ed erano pressochè identici. Gemelli. Una tunica nera toccava terra ed era impreziosita da stani simboli di colore rosso. Un' armatura nera ne ricopriva gli avanbracci, le spalle, il petto e parte delle gambe. Ognuno di loro poggiava le mani sul manico di un mazzafrusto che alla vista sembrava pesantissimo. Capelli corti. Un medaglione al collo ed una leggera barbetta, molto curata impreziosiva il viso che sembrava essere stato scolpito nella roccia. 

Erano la guardia personale di colui che si trovava nella stanza. Al buio. Inginocchiato all'interno di una trama disegnata sul freddo pavimento ed intervallata da strane scritte. Completamente avvolto da un lungo manto nero che lo copriva per intero.

Il giovane chierico stava aspettando il momento giusto per iniziare il rito del risveglio e della chimata. Così, nel suo ordine, avevano chimato quell'antico rito, tramandato da chissà dove. Il rito che avrebbe riportato il loro signore nel mondo di Mystara. Lui era il prescelto. Lui era nato, scelto ed istruito per quello. Il suo unico scopo nella vita era quello di portare a termine il rito. Lo sguardo del suo signore si era posato su di lui sin da quando era un fanciullo. La sua vita un percorso difficile. Ma ora era ad un passo da realizzare quella vita. Era ad un passo dal portare a termine il suo cammino personale per la gloria di Nerull. Era emozionato. Era leggermente distratto da quanto successo poco prima. 

Aveva percepito l'attivarsi del potere che il suo signore aveva incanalato nelle trappole attorno a quei simulacri di draghi bianchi. Simulacri portati nel castello da quell'infedele. Le trappole erano scattate. Chiunque le avesse fatte scattare, ora si trovava nella piramide nella città perduta. Laddove il culto di Nerull ebbe inizio. Laddove dove sarebbe morto. Sapeva di quel gruppo di avventurieri entrati nel castello. Sorrise alla fine che avrebbero fatto.

Lasciò che quei pensieri passassero e lo abbandonassero.

Sorrise.

Il momento era vicino.

Fuori dalla porta i due gemelli continuavano a guardare fissi davanti a loro.


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