LA CITTA' PERDUTA - 18/07 - Brandibacco

"Per tutta l'erba pipa dei quattro decumani..." pensò il prode Brandibacco, zampettando sul fondo di pietra della sala dove erano giunti... "per fortuna noi halfling non patiamo troppo camminare a piedi scalzi, con questi piedi che fanno invidia alle altre Razze... resistenti, corposi, con quella lieve peluria che dona loro un tocco di classe in più... non ero più abituato a viaggiare scalzo, oramai il progresso ci permette di indossare scarponcini comodi e resistenti, però una sana passeggiata a piedi scalzi fortifica e irrobustisce... peccato solo che i calzari fossero un regalo del prozio di mio cognato, Franginulfo di Roccaserra... quando glielo dirò non ci crederà mai che sono stati degli esserini svolazzanti, alquanto pedanti, a farmi perdere le mie belle calzature!"
Ma uno sguardo al povero Riddack, che alquanto più faticosamente di lui procedeva saltellando a piedi scalzi, lo rincuorò un poco...
Ora si trattava di prendere una decisione, ed in quel posto infame e misterioso non bisognava fare le cose alla leggera! Certo, sia la pantera che il piccolo Drago Rosso che svolazzava sulle loro teste sembravano un regalo piacevole, magari molto utile all'occorrenza, ma bisognava fidarsi? Finora le bestiole non si erano dimostrate molto partecipative, sia nei combattimenti che come alleati in caso di pericolo... si trattava forse solo di un'effimera illusione di un mondo alternativo come quello desolato in cui si trovavano? ... dopo tanto riflettere Brandibacco giunse ad una saggia e ponderata conclusione: "... non sono cose da Mezzuomini, ecco tutto!" pensò, lasciando la soluzione dell'enigma ai suoi onesti (tranne il Ladro, ovviamente) compari...
La voce di Morgon ruppe il silenzio. Giustamente il mago faceva notare che le bestie che ora li accompagnavano finora erano state di poco aiuto, sarebbe stato necessario capire come poterle sfruttare... Ed aggiunse che bisognava uscire in fretta da quel luogo, e tornare al castello per proseguire nella missione che ora, dopo l'intervento di Thendara in persona, appariva un po' più chiara (per gli altri, perlomeno, perché Brandibacco proprio non ci capiva granché, per tutti i piedi pelosi di tutti gli halfling!)...
"D'accordo, Mago" disse, "tu di queste cose arcane ne capisci più di noi, se l'istinto ti dice di aprire la porta ad est, io sottoscrivo!" esclamò l'halfling, guardando uno dopo l'altro Pikel, che si stava grattando la testa con il manico dell'ascia, Hengist, che girava nervosamente tra le mani il suo bastone da chierico, e Riddack, che tra varie imprecazioni si stava togliendo una scheggia dal piede sinistro...

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