GDR L'omone aveva abboccato alla provocazione di Riddack e urlando parole sconnesse si era messo a far roteare la scimitarra... il ladro cercò di analizzare la situazione in fretta, il nemico era notevolmente più grosso di lui e inaspettatamente agile, il gesto con cui aveva estratto l'arma aveva qualcosa di innaturale.. 'Difficilmente la spunto contro uno così in questo budello, a meno di ricorrere a qualche trucchetto..' i suoi pensieri furono interrotti dall'arrivo di Pickel dietro di lui, in due contro uno forse la potevano spuntare...cercando di fare il più velocemente possibile si mise al dito l'anello magico e si preparò a passare sotto le gambe del gigante sfruttando l'effetto a sorpresa...neanche un uomo così grosso poteva reggere attacchi provenienti da due lati contemporaneamente..

L'omone aspettò che Riddack finisse di parlare e poi con una voce profonda e gutturale urlò in una lingua sconosciuta "URLAK GONDAR HABA!". Accompagnò quelle incomprensibili parole facendo roteare la scimitarra a due mani in direzione di Riddack con un gesto inaspettatamente rapido per un uomo della sua stazza. L'allungo dell'enorme braccio aggiunto alla innaturale lunghezza della lunga lama, portò Riddack a dover fare un passo indietro. Se le parole furono incomprensibili, il tono non lo fu per nulla. L'omone si pose dunque in posizione di attacco. Muscoli tesi.  Come una bestia feroce, sembrava pronto al balzo. Fu in quel momento che Pikel raggiunse l'imbocco del vicolo. Era davvero un budello. Moltro stretto. Davvero difficile combattere. Davanti a se Riddack. Ancora più in là un omone gigante con una scimitarra sguainata. NON GDR due personaggi, uno di fianco all'altro, nel vicolo non ci stanno. Ora inizierà il round 2: Rid...

GDR Il carretto che i tizi della società Velata gli avevano scagliato contro non era stato un grosso problema, sfruttando una sporgenza nel muro del vicolo era riuscito a schivarlo e ora continuava il suo inseguimento... Aveva sentito un gran fracasso dietro di lui, probabilmente Pikel aveva distrutto il trabiccolo di legno senza farsi troppi problemi..  'la solita forza bruta dei nani',  pensò Riddack tra sé e se mentre svoltava l'ennesimo vicolo addentrandosi sempre di più nel budello, quando si ritrovò davanti un omone che gli sbarrava la strada...era notevolmente più alto del ladro e molto molto più grosso, bisognava inventarsi qualcosa, o temporeggiare aspettando i rinforzi.. Riddack pensò alle possibilità per qualche istante e decise di aspettare i compagni, voleva però sapere chi aveva davanti... con la spada in pugno fece qualche passo verso il grosso individuo, senza però avvicinarsi troppo, e disse: 'Non sapevo che la Società Velata assoldasse uomini ...

Il tempo sembrò rallentare a dismisura. I suoni si fecero soffocati. L'urlo di Pikel che si stava preparando all'impatto risuonò sordo e dilatato nel tempo. Poi tutto tornò a scorrere come sempre. Il carretto davanti agli occhi di Riddack si fece improvvisamente vicinissimo. Nonostante la stanchezza per la lunga rincorsa la lucidà del ladro non era diminuita. Ringraziò in quel momento le lunghe sessioni di addestramento a cui fu sottoposto da ragazzo. Uno sguardo sulla sinistra. Una leggera sporgenza, un mattone leggermente fuori posto, difficile da vedere anche per una persona che cammina. Un balzo. L'appoggio trovato. Il balzo. Il carretto sotto di sè continuò il suo incedere pazzo e senza guida, questa volta diretto verso Pikel. Una piroetta in volo. L'atterraggio perfetto. Solo un istante a controllare la situazione dietro di sè per capire immediatamente le intenzioni di Pikel. Ed ancora dietro. Le gambe corte di Brandibacco erano ormai quasi in piazza. Si voltò ...

La situazione iniziava a infastidire seriamente Riddack, la spalla gli bruciava furiosamente e ora un carretto lanciato dai loschi figuri della Società Velata si dirigeva a tutta velocità verso di lui... il ladro ci pensò sù per qualche secondo ma la soluzione poteva essere solo una..saltare il carretto e continuare l'inseguimento! Senza fermare la sua corsa quindi si preparò al balzo tenendo fisso lo sguardo sugli sgherri che l'avevano ferito...la sua spalla doveva essere vendicata e se pensavano di poterlo fermare con uno stupido trabiccolo di legno si sbagliavano di grosso!

Brandibacco era indignato e arrabbiatissimo! I tre sgherri della Società Velata (che gli Avi dei Mezzuomini li fulmino, e con loro tutta quella masnada di farabutti mascherati!) non solo li avevano attaccati di sorpresa, non solo avevano ferito Hengist e Riddack, NON SOLO avevano quasi ucciso il povero Flame, che aveva avuto l'unico torto di volare in loro soccorso, ma si erano pure permessi di creare trambusto tra la povera gente della città e ora addirittura mettevano in serio pericolo l'incolumità di un sacco di persone facendo correre all'impazzata un carretto che potrebbe provocare una strage, così lanciato a folle velocità giù da un vicolo ripido! Il Mezzuomo aveva esultato quando la pietra scagliata dalla sua fionda aveva quasi aperto in due come un melone del Decumano Sud la testa del mascalzone che li aveva presi di mira! Ma non era stato sufficiente... ed ora, per non lasciare andare impunemente in giro tali sgherri, dovevano salvarsi dalla folle corsa del ca...

GDR Pikel cominciava ad essere stufo di questa rincorsa attraverso i vicoli, non vedeva l'ora di mettere le mani sui loro nemici. Essendo che la sua pazienza come risaputo, è inversamente proporzionale alla rabbia, ogni metro che faceva di corsa creava un accumulo considerevole di energia bruta da scatenare al più presto...pertanto, quando vide quel carretto venire giù per la strada non penso' nemmeno a cosa trasportasse o a quanto pesante potesse essere. La rabbia che serbava in corpo era già al limite ed i suoi occhi mostravano ampiamente la furia che era in lui. Senza stare a valutare le alternative proseguì lo scatto in direzione del carretto deciso a ribaltarlo senza troppe cerimonie. Direzionò spalla e corpo nella sua direzione e caricò con un tremendo urlo....

ROUND 01 Alla comparsa dei successivi tre sgherri, ed in contemporanea al loro lancio di frecce, un rumore di fionda roteata indicò il prossimo lancio di Brandibacco. La pietra incrociò, in senso inverso, la traiettoria delle frecce; ma diversamente dalle frecce che mancarono il bersaglio, la pietra scagliata dal più piccolo del gruppo (non certo il meno temerario), trovò il proprio bersaglio. La pietra colpì la spalla di uno dei due arcieri, facendogli perdere l'opportunità di tirare nuovamente. ROUND 02 Lo scoccare di quella pietra fu come un segnale per Riddack prima e Pikel subito dopo. I due scattarono in avanti con la furia nello sguardo. Il primo per il dolore della freccia conficcata nel braccio ed il desiderio di vendetta, il secondo per il desiderio innato di battaglia e per l'assoluta poca volontà di rimanere fermo a fare da punta-spilli per le frecce di quegli individui. Il primo partì di corsa in silenzio, il secondo urlando come gli era stato insegnato ...

GDR "Poffarbacco!" Da quando Brandibacco aveva minacciato l'arciere con la sua fionda, questi nella più totale indifferenza aveva fatto nient'altro che lanciare la seconda freccia!Oltretutto anch'essa andata a segno sul povero Riddack! "Quale arroganza e mancanza completa di educazione... devo insegnare a questo messere come ci si comporta in combattimento, per tutta l'erba pipa di tutti i decumani!" e così dicendo l'halfling fece partire il proiettile dalla sua fionda, contando sulla sua (quasi) infallibile mira... NON GDR Lo colpisce?! GDR Poi, vedendo spuntare altri nemici, e visto che Pikel e Riddack si erano scaraventati contro i loschi figuri per ingaggiare un corpo a corpo, decise di continuare a bersagliarli a distanza, in modo da coprire anche l'avanzata dei suoi compari... Hengist per il momento era rimasto di fianco a lui, massaggiandosi la spalla ferita, perplesso sul da farsi... Pertanto l'halfling incoccò un a...

GDR Dopo essersi messo a protezione di Hengist ed accertatosi delle sue condizioni per fortuna non gravissime, direziono' il suo sguardo verso i nemici comparsi all'improvviso. Questa situazione cominciava a dargli proprio sui nervi. Alcuni individui li stavano bombardando di frecce ed anche Riddack era rimasto ferito. Basta, ora era davvero troppo. Questa situazione doveva finire ed all'istante. Non si accorse nemmeno dell'arrivo dal cielo in loro soccorso dei compagni animali, i suoi occhi vedevano solo i nemici da abbattere. La già sua poca prudenza lo lasciò all'istante per far posto alla rabbia ed al furore. I suoi muscoli si tesero, le nocche delle mani dventarono bianche dallo sforzo di stringere le armi. La sua bocca si aprì in un possente urlo di guerra e partì alla carica dei nemici.

GDR La freccia conficcata nella spalla bruciava...eccome se bruciava! Riddack, rialzatosi, provò a sollevare il braccio sinistro ma con scarsi risultati, la ferita gli impediva il completo movimento... 'E' inutile provare a rispedirla al mittente con un solo braccio che funziona... vediamo quanto velocemente riesce a scappare!' e detto questo sguainò la spada e si mise a correre verso il losco figuro che l'aveva colpito, sperando nella copertura dei compagni dalle frecce degli sconosciuti...

Ciao a tutti, post estemporaneo all'avventura in corso per segnalarvi che il 20 settembre ci troverete a Peveragno Games! Unite a noi per una lunga domenica da giocatori!

" Sono qui son qui, per la miseria, è da questa mattina che ti seguo, insieme a Flame...non pensare così ad alta voce...ti sento, PER LA MISERIAAAA, NON SONO MICA IL MAIALE DEL NANO...ora ci penso io! PICCHIATAAAAAA " Nella testa di Hengist risuonarono forti e chiari i pensieri di Soren. Poco dopo che questi finirono, e subito dopo che la seconda freccia venne scagliata da parte del figuro incappucciato, due ombre piovvero dal cielo sul mal capitato. La terza freccia incoccata venne allora scagliata contro un muro, in maniera del tutto casuale, completamente fuori bersaglio. Soren e Flame volteggiavano attorno all'arciere distraendolo e tentando di colpirlo. Il figuro allora lasciò cadere a terra l'arco, ormai inutile, ed estrasse una spada dal fodero che pendeva la suo fianco, per colpire i due.  Mentre questi concitati eventi si svolgevano, altri tre figuri incappucciati sbucarono da dietro l'angolo, uno dei tre con un'ascia in mano tentò di...

Per Pelor! Quel colpo di freccia era stato preciso... e faceva davvero un mal del diavolo. A malapena retto dal ginocchio piegato a terra, Hengist prese a stringersi il braccio ferito da cui sgorgava lento il sangue attraverso il taglio procurato dal dardo nerastro lanciato dall'aggressore incappucciato: certamente opera della Società Velata, questo Hengist l'aveva compreso ed era certo l'avessero compreso anche i suoi compagni di viaggio. Vide il corpo tozzo di Pikel schierarsi davanti a lui, lo scudo in resta e lo sguardo più corrucciato del solito, come aveva già fatto diverse altre volte, e nonostante il dolore un sorrisetto gli apparve sul volto; la loro vita era certo zeppa di pericoli (e quella città non gli piaceva affatto!), ma che potesse contare sul sostegno dei suoi amici era qualcosa che non cambiava mai. - Grazie Pikel! - sussurrò a denti stretti il panciuto Chierico. - Dobbiamo toglierci dalla strada se vogliamo smettere di fargli da bersaglio! Mettia...

Il sicario rimase sorpreso che nessuno lo caricasse. Poco importava...aveva una missione e l'avrebbe portata a termine, altrimenti ne conosceva bene le conseguenze. Si mise leggermente in copertura rispetto alla posizione in cui si trovava, tanto per mettersi al riparo, visto che il piccoletto aveva sollevato una fionda. Incoccata la freccia...sollevò l'arco, tese la corda con tutta la forza che aveva in corpo e scagliò...la freccia volò dritta come un fuso e... ...e si conficcò nella spalla di Riddack (4 Punti Ferita), sposandolo e facendolo cadere a terra. L'arciere, prese un'altra freccia dalla faretra, e come prima, cercò di caricare l'arco il più velocemente possibile. Un occhio alla freccia e l'altro a quei tizi ed alle loro mosse.