INTERLUDIO - HENGIST - 18/07



GDR
Hengist ascoltò con attenzione le proposte dei suoi compagni di gruppo, vecchi e nuovi: Pikel che non voleva saperne di abbandonare la propria armatura, Morgon che necessitava di fare qualche spesa ma si offriva di tenere compagna al Nano, Riddack che ormai aveva già superato le mura de La Soglia, e Brandibacco che si dimostrava più che disposto a riposarsi un po' all'interno della città.
Nonostante non avesse particolarmente gradito l'iniziativa del Ladro, doveva ammettere che il poter portare qualcosa con sé non era una cattiva idea; con molta rapidità, quindi, estrasse la corta bacchetta che il Chierico di Nerull aveva lasciato a terra dopo essere stato incenerito dal gigantesco guerriero che era venuto in loro soccorso all'interno della Miniera, e se la infilò in una delle tasche della tunica, togliendosi poi l'armatura e le armi.
Guardando con un filo di fastidio le guardie di porta, a qualche metro di distanza in avanti, pensò:

"Dopotutto forse Pikel non ha tutti i torti... separarmi da questo equipaggiamento di fattura così buona è davvero uno strazio.
Però non ci sono altre vie, se voglio riuscire a sapere qualcosa in più su questa bacchetta... e su di me!"

Mentre il carro procedeva in avanti lentamente, poi, si rivolse ai suoi compagni:

"Bene, è deciso dunque! Morgon e io entreremo in città come Riddack, poi lui tornerà indietro a tenere compagnia a Pikel e darà il cambio a ser Brandibacco.
Intanto, io consegnerò il carico a Hoblander"

Volgendo lo sguardo verso il loro ultimo acquisto, disse ancora:

"Ti aspetterò a poca distanza dalla porta d'entrata, in modo da non perderci. Spero davvero di fare in fretta nel consegnare il carro."

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