RINNEGATI - 12/09/1000 - Ayame

La terra desolata e arida in cui stava camminando era avvolta in una strana luce, pallida e malaticcia. Illuminava tutto intorno una nebbiolina grigia e densa che ostruiva la vista verso l'alto e formava una specie di basso soffitto. I suoi passi pur sollevando una fine polverina grigia non producevano alcuna orma. Si accorse che accanto a sé altre ombre camminavano al suo fianco. La nebbia bassa tagliava loro la testa come se a camminare fosse un gruppo di decapitati. Tutte le ombre camminavano nella medesima direzione: un orizzonte indefinito in quella enorme piana. Più avanti Ayame intravide un largo precipizio in cui le ombre, una dopo l'altra, si stavano gettando. Le ombre si stavano mettendo in fila indiana quando un bagliore improvviso squarciò la nebbia e la illuminò. Le ombre intorno a lei, dapprima spaventate cercarono di aggrapparsi a lei, che veniva attirata da quella luce verso l'alto. La luce era abbagliante e fu costretta a chiudere gli occhi. Quando li riapr...