RINNEGATI - 11/09/1000 - di Arbèa, Trotìk e Ulderì

Entusiasmo. Arbèa lo provò, e lo manifestò con un sorriso. Un mulino, quindi, esisteva effettivamente. Il faro poteva essere esplorato da altri, lei avrebbe seguito Ayame al mulino:
"Io vengo al mulino! Voglio vedere cosa c'è!"

Soddisfazione. Trotìk ne fu invaso. Dalle parole dei vari avventurieri, capì subito che si trattava di qualcosa d'importante. Una missione. Il topo non ne faceva parte, era solo un ingranaggio di una macchina più complessa, ma avrebbe fatto di tutto pur di tornare all'azione, pur di dimostrare a sé stesso che avrebbe potuto ancora entrare in battaglia. A Trotìk non fu molto simpatico Brandibacco, perché aveva detto chiaramente che le barche non gli piacevano, ma diede credito ad Ayame, la quale aveva ipotizzato che si potesse raggiungere il mulino anche via lago. Non conosceva il mulino, non sapeva se effettivamente l'ipotesi di Ayame era corretta, ma pur di non perdere l'occasione si lanciò:
"Allora, io ho sentito che parlate di una strega, un assalto, e dei rinnegati. Di cosa si tratta? Vorrei che mi spiegaste. Comunque, in ogni caso non potete fare a meno di me. Posso portarvi al faro, o posso portarvi al mulino: è sicuramente meglio arrivarci via lago! Intanto, se volete riposare, ho una casa spaziosa qua vicino..."  ed indicò l'edificio da cui si era calato poc'anzi.

Serenità. Ulderì ne fu colto. La serenità di aver ricevuto una spiegazione plausibile. Aveva ragione Damien: dovevano fidarsi; ed infatti Brandibacco ed Ayame avevano risposto ai suoi dubbi: c'era effettivamente un mulino, e se i due non ne avevano parlato prima era semplicemente per non ripetersi, per non perdere tempo nel raccontare due volte la stessa cosa. Certo però che la spiegazione di Ayame era piuttosto sintetica: "Si radunano spesso delle persone per qualche misterioso motivo"... Beh, potrebbe trattarsi di una gilda di ladri... o di contrabbandieri... o di sovversivi... non necessariamente si trattava di qualcuno collegato ai rinnegati. Oppure... oppure Achab aveva preso le sembianze di Ayame, e voleva allontanarli dal faro...! Ecco la spiegazione di tanta reticenza! ...eppure dovevano fidarsi... Eppure Achab era capace anche di questo... Eppure... eppure... Tutto poteva essere. Impossibile, al momento, avere le idee chiare.
"Maledizione!" esclamò all'improvviso Ulderì. Lo guardarono e tacquero. Anch'egli tacque per qualche secondo. Riprese poi la calma, e con essa la curiosità. Pensò. I mulini svolgono due funzioni: macinare i cereali, ed essere esplorati. "Mi fido di te, Ayame: se dici che dobbiamo andare al mulino, io ci sono! ...e mi fido anche di te, Trotik: se dici che possiamo riposarci in questa bella casa, non tardiamo oltre".

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