RINNEGATI - 11/09/1000 - Ariel

Spostava il proprio peso da un piede all'altro, chiaro segno di impazienza.
Era fatta così. Stare ferma in un posto non era da lei.

Quando finalmente Banedon, allarmato dall'arrivo delle guardie nella zona del porto, suggerì di muoversi, la gnometta quasi esultò di gioia.

Corse da Trotik, c'era poco da fare, quel topo antropomorfo la incuriosiva proprio.
"Ma quindi messer Trotik, dormiremo a casa sua? Ma scusi, ma allora perchè prima usciva scendendo dal balcone di casa e non ha usato la porta? Ma ha dei letti per dormire?"

Poi la piccola si spostò da Brandibacco ed Ayame e li guardò. Prima uno e poi l'altra per poi tornare al primo. Voleva guardarli bene negli occhi. Sorrise.

Poi ci furono nuovamente domande e piani da discutere. Tutte cose annoverate tra le noiosità dell'avventura.

Vide passare vicino a lei la driade.
"Ehi Arbea, ma il tuo corpo è fatto di carne o di corteccia o di tutte e due le cose insieme? Ti crescono mai dei fiori sul corpo? Stavo pensando che sarebbe bellissimo se ti potessero crescere dei fiori sul corpo, potresti avere un mantello fatto di fiori."

Le sorrise e si spostò da Lok'Tar che vide poco distante.
Osservò il mezz'orco per circa un minuto, immobile e fissa come fanno i bimbi piccoli, e poi si spostò.

Banedon stava parlando con Ulderì e Damien. Meglio non disturbare.

Vide allora seduti in un angolo, non troppo distanti tra loro, Isurus e Usul.
Saltellò fino a pochi passi davanti a loro.
"Siete buffi..." disse sorridendo.
"Avete notato che avete il nome quasi uguale..."
"Ci si potrebbe scrivere una bella poesia con i vostri nomi..."
"Usul e Isurus..."
"mmmhhh... due prodi guerrieri..."
"Mare e montagna..."
"... anzi, meglio Montagna e Mare"
"Danzan la guerra..."
"... canta l'acciaio..."
"Che campioni Usul e Isurus..."
"Uno combatte con la sua ascia..."
"L'altro si allena con l'alabarda..."
"Sono due cicloni questi guerrieri..."
Sorrise ai due guerrieri che aveva trovato particolarmente silenziosi e pensierosi e li salutò con la mano.

Si sedette infine su di un letto e posò tutto il suo armamentario a terra, a parte un organetto meccanico che trasse a sè. Lo abbracciò come se fosse un essere vivente. Prese una manovella e la infilò in un qualche buco sul lato destro dello strumento ed iniziò a girare. Trasse la manovella solo per ripetere l'operazione ma dal lato opposto, per poi riporla con cura nello zaino avvolgendola in un panno rosso. Dal medesimo panno trasse una manovella più grossa della prima e la infilò in un nuovo punto dello strumento. Prese a pigiare alcuni tasti di legno ed iniziò a girare pian piano l'ultima manovella.
Dallo strumento emerse dapprima un suono appena udibile, poi una musica leggera leggera che invogliava al sonno e lo conciliava.

NON GDR
Ariel usa il suo strumento per usare l'abilità bardica "Canto di Riposo" e spende 1 Dado Vita, per cui garantisce a tutti il recupero di 1D6 Punti Ferita se necessari.

Arbea: 2 PF
Ariel: 5 PF
Ayame: 3 PF
Brandibacco: 5 PF
Damien: 2 PF
Isurus: 4 PF
Lok'Tar: 5 PF
Ulderì: 2 PF
Usul: 4 PF

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