PROBLEMI NELLE TERRE ALTE - HENGIST


GDR
Le suppliche del Goblin mitigarono parzialmente l'adrenalina nel corpo di Hengist; la rachitica creatura disse di chiamarsi Riko e implorava che il Chierico, in piedi davanti a lui con atteggiamento minaccioso, gli risparmiasse la vita.
Hengist cominciò a respirare lentamente e profondamente, schiarendosi la mente e tentando di ragionare in modo sensato: Riko poteva essere utile a lui e Morgon, essendo probabilmente a conoscenza del segreto dietro la sparizione di Pikel, ma certo non potevano fidarsi di lui lasciandolo andare impunemente dovunque avesse voluto!

Guardandosi rapidamente alle spalle, Hengist vide Morgon camminare verso di loro dall'entrata dell'accampamento (di certo anche lui era stato teleportato magicamente dall'interno della caverna); quindi, avvicinandosi al Goblin e mettendogli una mano sulla spalla in modo da rimetterlo in piedi e farlo girare in direzione dell'amico mago, disse:

"Piacere di fare la tua conoscenza, Riko.
Ora risponderai a qualche domanda mia e del mio amico Mago... ti auguro di esserci utile, poiché egli non è in condizione di ricevere brutte notizie in merito al suo equipaggiamento rubato.
E, per Pelor, ciò che posso fare per trattenerlo è poco!"

Nella speranza che il Goblin si fosse almeno un po' terrorizzato, Hengist lo guidò in direzione di Morgon e dell'accampamento, voltandosi per un attimo verso la foresta ora alle sue spalle.
La sensazione che il folto manipolo di Orchetti partito ore prima potesse tornare da un momento all'altro lo rendeva parecchio inquieto.

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