PROBLEMI NELLE TERRE ALTE - HENGIST - 15/07


GDR
Con un urlo acuto, il Goblin alzò la testa proprio mentre la grande mole di Hengist il Chierico di Pelor caracollava come una valanga di acciaio, cuoio e carne; la mazza pesante tenuta da Hengist ancora ben stretta nella mano destra calò come un masso sulla sua testa, aprendovi una concavità spaventosa: per la creatura non c'era più niente da fare e il suo urlo si interruppe improvviso com'era iniziato.

Con ancora l'adrenalina della corsa e del combattimento in corpo, Hengist si trattenne dal correre incontro all'ultimo Orchetto rimasto, che ora osservava alternativamente lui e Pikel con espressione sempre più tesa.
Ben consapevole che non sarebbe sfuggito al proprio destino, l'Orchetto si lasciò trasportare dalla furia barbarica che contraddistingue quelli della sua razza e si gettò con forza sul Nano dietro di lui, l'ascia impugnata con entrambe le mani; il combattimento tra i due fu breve ma incredibilmente intenso per uno "spettatore" come il Chierico: il Nano, al termine, aveva trionfato sul grosso avversario, che però era riuscito a superare la sua pesante armatura con la propria arma.

Ripreso finalmente il fiato e il controllo, Hengist si avvicinò a larghi passi ai compagni (anche Morgon era giunto, dalla porzione di foresta alle spalle del Chierico), cercando rapidamente di valutare l'entità della ferita di Pikel; se il compagno l'avesse voluto avrebbe cercato di curarlo, ovviamente... ma ancora una volta i tempi stringevano.
Con un largo sorriso, quindi, disse:

"Amici, è stato un buon combattimento, i miei complimenti!
Ora abbiamo davvero un'occasione d'oro per entrare nell'accampamento... che dovrebbe essere di gran lunga meno controllato.
Io dico di non perdere tempo e dirigerci subito lì!"

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