Rinnegati - 06/09/1000 - Arbea e Ulderì

GDR
Era evidente a tutti che l'atmosfera fosse tesa. Eppure, il bardo sembrava tranquillo.
Allargando le braccia, con un'espressione di sconforto replicò: "Pikel, la tua risolutezza nel voler salvare Morgon è ammirevole. E' lodevole. E'... normale. Però, ricordi le parole del Gran Maestro? Ci ha chiaramente spiegato che può occuparsi del vostro amico solo dopo aver debellato la minaccia del culto." Si sedette sull'antica panca in noce finemente lavorata, e proseguì: "I motivi sono due: per la magia di resurrezione occorrono elementi difficili da reperire, e quindi occorre del tempo; e, soprattutto, è più importante debellare il culto. Tieni conto, Pikel, che nel frattempo... Ah! Ahia!" si interruppe sbattendo le terga a terra. Evidentemente l'antica panca in noce non era così solida come sembrava. Sotto il peso pur leggero di Ulderì, si ruppe all'improvviso, causando evidente irritazione in Solomon, un'irritazione però al momento non così grave da interrompere il discorso del bardo.

"... Stavo dicendo, per l'appunto, cbe nel frattempo Morgon non patirà".
Si rialzò da terra, scusandosi per il danno arrecato. Guardò la driade, per cercare nel suo sguardo un cenno di conferma. Ma non lo trovò: "Ma no, Ulderì, ha ragione il nano. Perché se c'è anche un mago con noi, ci può aiutare, è tutto più facile".
Il bardo, sebbene spiazzato dall'intervento di Arbèa, non sembrava convinto: "Forse hai ragione, però il Maestro è stato chiaro: ha detto proprio così: 'Il vostro compito è molto semplice. Dovrete proteggere Banedon ad ogni costo!'. Capito, signori? Ci ha detto che il nostro compito è semplice: se è semplice, non ci occorrerà molto tempo..."
Arbèa era determinata: "Solomon resuscita il mago, e poi partiamo tutti insieme!"
La posizione di Ulderì si moderò: " Sentiamo anche Ayame, Ariel e Brandibacco; decidete voi, però io ho molte cose da chiedere" - si rivolse quindi al Gran Maestro - "Per prima cosa: ci ordinate di difendere Banedon: per farlo al meglio dobbiamo sapere quali sono i suoi punti deboli; in secondo luogo, datemi il tempo di informare Ferdirando, il capo delle guardie; terzo: mi risulta che sulla via per il lago Fogliaverde, ad Akorros o ad Akesoli, ora non ricordo con precisione, ci sia un negozio di oggetti magici: avrei bisogno di farvi tappa; quarto: cosa sapete dirci sull'isola di Itheldown?; infine: siccome la situazione è tesa in città, possiamo recarci al lago in incognito, per esempio nascosti su un carro di fieno, o qualcosa del genere? Maestro, so che si tratta di molte richieste, ma tutte sono funzionali alla riuscita della missione."
Il suo sguardo tornò quindi ai compagni, in attesa che anche loro si pronunciassero, mentre, con la coda dell'occhio, fissò ancora la panca, incapace di spiegarsi come avesse potuto rompersi con tale facilità.


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