RIASSUNTO SERATA GDR - 10/10/2014

Avevamo lasciato i nostri eroi Morgon, Pikel, Hengist, Riddack e Brandibacco in un combattimento senza quartiere con due lucertole giganti, le quali avevano già inflitto gravi ferite al coraggioso mezzuomo.
Nonostante la resistente pelle a scaglie dei due animali, il gruppo riesce a eliminarle entrambe ma... ritornando indietro nel corridoio, presidiato dal Mago per evitare eventuali brutte sorprese, i nostri eroi devono constatare la sua scomparsa: esatto, non c'è più alcuna traccia di Morgon.
I quattro avventurieri decidono quindi di proseguire avanti, nella speranza di ritrovare l'amico (probabilmente catturato dai cultisti che popolano la piramide); al termine del corridoio, davanti a una nuova, imponente statua raffigurante un gigantesco essere deforme, però, si trovano costretti a combattere con nientemeno che 10 nemici armati di spada e dal volto coperto con una pesante maschera d'oro massiccio.
Come se non bastasse, poi, proprio mentre infuria il combattimento, nel bel mezzo del corridoio si palesano due strani personaggi, due elfe dall'aspetto leggiadro e minaccioso allo stesso tempo, con armature leggere e spade lunghe e ben bilanciate: in loro compagnia, una colomba bianca e un gigantesco leone albino.
Sulle prime timorosi delle due nuove arrivate, Pikel, Riddack, Brandibacco e Hengist proseguono il combattimento in attesa di una loro mossa. Scelta che si rivela efficace, effettivamente, quando le due elfe si scagliano in loro aiuto contro i cultisti di Nerull: in breve tempo le loro lame affilate e le possenti zanne del leone ne fanno scempio.
Terminato il combattimento il gruppo si trova quindi a dover affrontare le due elfe.
I nostri eroi scoprono che si chiamano Kya e Durandilyon, e che sono membre dell'Ordine del Drago Bianco (come sottolineato dai ciondoli che portano al collo, identici a quelli che hanno Saga, la pantera di Riddack, e Flame, il cucciolo di drago rosso di Brandibacco), il quale ha un certo tipo di collegamento con Thendara. Le due guerriere decidono di seguire e aiutare il gruppo, e spiegano al ladro e al mezzuomo che per connettersi telepaticamente con i propri animali in modo da farsi ascoltare da loro è necessario indossare gli amuleti raffiguranti il drago bianco.

Il viaggio all'interno della piramide e in cerca di un modo per uscirne continua, quindi, e i sei avventurieri si ritrovano in una grossa stanza con una gabbia piena di gemme, un grosso buco sul soffitto, un alveare vicino al quale ronzano un gran numero di api grosse quasi trenta centimentri, e (ultimo ma non ultimo) un gigantesco essere deforme con la stessa maschera dei cultisti di Nerull, impegnato a raccogliere il miele dell'alveare e armato con una mazza di proporzioni a dir poco titaniche.
Comprendendo la pericolosità del nemico, Hengist cerca di parlamentare. Togliendosi il guanto dalla mano destra, mostra il simbolo di Nerull impresso a fuoco su di essa nel tentativo di convincere il gigante di essere un chierico del dio oscuro impegnato a uscire dalla piramide con un gruppo di nuovi adepti; l'inganno sembra funzionare, all'inizio, ma appena il nemico si fa sospettoso, l'elfa Kya lo colpisce con un potente fulmine.
Da quel momento inizia il combattimento, in cui il gruppo riesce a trionfare nonostante la forza e resistenza fisica del gigante e l'incredibile numero di api che continua a giungere nella stanza anche attraverso il foro sul soffitto.
Dopo lo scontro i nostri eroi scoprono che il miele di cui è pieno l'alveare possiede limitate capacità curative, e che l'unica porta presente nella stanza conduce ad alcune scale in discesa: finalmente, riescono a fare ritorno nel castello della Principessa d'Argento.

Giunti di nuovo nel "mondo reale", Pikel, Brandibacco, Kya, Durandilyon, Hengist e Riddack si mettono di nuovo in cammino: di Morgon non c'è ancora nessuna traccia, e quindi è loro intenzione tornare nuovamente all'interno della piramide.
Ci riescono quando, entrati in una nuova stanza, si trovano ancora una volta davanti l'altare con il ciondolo del drago bianco sospeso al di sopra di esso, e ben sei chierici di Nerull in assetto da combattimento. Durandilyon, decisa a non perdere altro tempo, scatena una gigantesca palla di fuoco contro questi ultimi, eliminadoli in una volta sola; Pikel, aiutato da Riddack, raggiunge quindi il ciondolo e lo stringe nelle robuste mani... facendo ritornare l'intero gruppo per l'ennesima volta all'interno della piramide.

Quando i sei avventurieri riprendono i sensi scoprono di avere un compagno animale aggiuntivo, su cui Pikel il Nano si ritrova addirittura in groppa: un grosso, robusto e testardo maiale corazzato!
Ripresosi dallo strabiliante e un po' assurdo ritrovamento il gruppo prosegue quindi il proprio cammino all'interno della piramide, imbattendosi in un piccolo sciame di scarafaggi spropositatamente grossi e infine in un lungo corridoio con diverse porte, tutte apribili in sequenza attraverso una serie di pulsantiere. Al termine del corridoio, una stanza rettangolare con i muri decorati da drappeggi e un altare con una delle statue di Nerull, si apre davanti ai loro occhi.
I nostri non hanno il tempo di guardarsi attorno, che un folto manipolo di donne in armatura (chiaramente affiliate al dio della morte) si scaglia contro di loro: per la serata è l'ultimo combattimento, che il gruppo riesce a superare non senza difficoltà.

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