INTERLUDIO - 19/07 - GaMeMaStEr

Lo strano figuro era a La Soglia da due giorni. Aveva osservato, nascosto dalle ombre, quei nani entrare in città. Li aveva seguiti fino alla locanda di Hoblander, ma non aveva avuto modo di seguirli all'interno per sentire cosa dicessero all'oste. Li aveva però visti andare via visibilmente scocciati. Sempre ammantato dalle ombre (nessuno infatti, fino a quel momento, lo aveva visto muoversi in città) osservò però una cosa particolare. Dapprima sentì la porta della locanda chiudersi pesantemente e sentì il chiavistello chiudersi. Hoblander aveva chiuso la locanda. Si mosse allora velocemente e con un balzo, che non ti saresti aspettato da una figura tanto minuta, fu sul tetto della locanda. Da quella posizione privilegiata osservò il corpulento oste uscire di tutta fretta dal retro del suo locale e dirigersi verso le mura di La Soglia in direzione nord. 
Era sul punto di seguirlo quando sentì una vocina leggera leggera "Ehi signore, cosa ci fate la sopra? State giocando a nascondarello?". 
Era un bimbo, sorridente che si stava rivolgendo a lui. Proprio a lui. 
Era stato troppo avventato. Quell'evento lo aveva spinto a muoversi velocemente ma con poca scaltrezza. Una lezione da imparare per il futuro. Ma come sempre, da ogni errore è bene cercare di trarne una lezione e se possibile trasformarlo in un vantaggio. Venne così folgorato da un'idea.
Saltò giù con un balzo tanto agile quanto il precedente. 
"Certo mio nuovo e piccolo amico. Nascondarello. Stiamo giocando ed io sto per vincere" disse la piccola creatura da sotto la mantella nera, con un voce graffiante e roca, lieve come un rantolo di agonia. 
"Ti andrebbe di giocare?"
"Io? Davvero? Va bene! Solo non posso restare tanto. Tra poco devo andare a pranzo."
"Oh, mio nuovo e piccolo amico, non ti preoccupare, non ci vorrà molto. Nascondiamoci in questa casa, non ti...non ci troveranno mai."
La creatura aprì la porta del retro della locanda con facilità. Entrarono.

Il piccolo Pip non avrebbe più fatto ritorno a casa.

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