RINNEGATI - 11/09/1000 DI - DuNgEoNmAsTeR
NON GDR
Attenzione al cambio di data. Din don dan, le campane (che non ci sono) suonano lo scoccare della mezzanotte, e le due frecce che ruotano sui vostri piccoli oggetti di fattura gnomesca, legati al polso, sono entrambe puntate in alto, sovrapposte l'una all'altra. Sembra quasi che una nasconda l'altra, non per niente la mezzanotte è l'ora dei sotterfugi e delle operazioni condotte con il favore delle ombre.
GDR
Mentre i vari personaggi parlavano Banedon annuiva, dapprima leggermente, per una questione di galateo che gli era stato insegnato durante il noviziato, poi in maniera sempre più accentuata, preso dal conforto nel sentire parole sagge e nel percepire sale ed acume nelle teste di quegli avventurieri. La cosa lo rendeva felice. Era l'ennesima dimostrazione che avevano scelto un gruppo affidabile. Merce rara visti i giorni trascorsi.
Il chierico prese allora nuovamente la parola.
"Concordo con tutti voi. Va bene andare nella zona del porto. Non so chi sia questo topo antropomorfo che avrebbe dovuto portarci sul lago in battello, ma se sarà un tipo sveglio come mi sembra di capire, allora per me va bene."
"Muoviamoci in piccoli gruppi, daremo meno nell'occhio e ci proteggeremo l'un l'altro"
"Occhi aperti"
"Arrivati al porto, dovremmo cercare di trovarci senza dare nell'occhio. Troviamoci sul terzo molo a partire da sud. Tutto chiaro per tutti?"
"Brandibacco ed Ayame andranno a recuperare Ulderì ed Arbea e ci raggiungeranno al porto."
Rivolse poi lo sguardo al nano.
"Messer nano, mi sembra che dal nostro parlare possiate aver capito la situazione in cui ci troviamo. Se vi unirete al nostro gruppo sono sicuro ci potrete dare una grossa mano. Se non vi unirete a noi lo capirò e nel caso vi augurero la migliore delle vite possibili"
Concluse quel suo intervento mentre si apprestava a raggiungere la soglia per muoversi verso il porto insieme a Damien. Si voltarono per guardare i compagni ancora all'interno della locanda, poi un'occhiata in strada e via. A seguire fu la volta di Isurus e Ariel. Poi uscirono Ayame e Brandibacco che però presero un'altra direzione, non quella verso il porto, ed infine Lok'Tar ed Usul.
NON GDR
Ipotizzo che Usul accetti di aggregarsi al gruppo. Con Brandibacco ed Ayame continuiamo in privato via mail.
GDR
Banedon, Damien, Ariel, Isurus, Lok'Tar e Usul arrivarono al punto stabilito in tempi diversi. Il porto nonostante l'ora era un via vai di gente quasi come di giorno. Facce losche come avanzi di galera bevevano da bottiglie ad ogni angolo di strada. I magazzini di stoccagio erano aperti. Gente scaricava merci ed altri prendevano il carico di navi in partenza l'indomani. Nessuno in particolare sembrò osservare il gruppo, che in ordine sparso si muoveva lungo la banchina.
Banedon colse un angolo un poco appartato nei pressi del punto di ritrovo e fece segno ai compagni.
CONTINUA...
Attenzione al cambio di data. Din don dan, le campane (che non ci sono) suonano lo scoccare della mezzanotte, e le due frecce che ruotano sui vostri piccoli oggetti di fattura gnomesca, legati al polso, sono entrambe puntate in alto, sovrapposte l'una all'altra. Sembra quasi che una nasconda l'altra, non per niente la mezzanotte è l'ora dei sotterfugi e delle operazioni condotte con il favore delle ombre.
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Mentre i vari personaggi parlavano Banedon annuiva, dapprima leggermente, per una questione di galateo che gli era stato insegnato durante il noviziato, poi in maniera sempre più accentuata, preso dal conforto nel sentire parole sagge e nel percepire sale ed acume nelle teste di quegli avventurieri. La cosa lo rendeva felice. Era l'ennesima dimostrazione che avevano scelto un gruppo affidabile. Merce rara visti i giorni trascorsi.
Il chierico prese allora nuovamente la parola.
"Concordo con tutti voi. Va bene andare nella zona del porto. Non so chi sia questo topo antropomorfo che avrebbe dovuto portarci sul lago in battello, ma se sarà un tipo sveglio come mi sembra di capire, allora per me va bene."
"Muoviamoci in piccoli gruppi, daremo meno nell'occhio e ci proteggeremo l'un l'altro"
"Occhi aperti"
"Arrivati al porto, dovremmo cercare di trovarci senza dare nell'occhio. Troviamoci sul terzo molo a partire da sud. Tutto chiaro per tutti?"
"Brandibacco ed Ayame andranno a recuperare Ulderì ed Arbea e ci raggiungeranno al porto."
Rivolse poi lo sguardo al nano.
"Messer nano, mi sembra che dal nostro parlare possiate aver capito la situazione in cui ci troviamo. Se vi unirete al nostro gruppo sono sicuro ci potrete dare una grossa mano. Se non vi unirete a noi lo capirò e nel caso vi augurero la migliore delle vite possibili"
Concluse quel suo intervento mentre si apprestava a raggiungere la soglia per muoversi verso il porto insieme a Damien. Si voltarono per guardare i compagni ancora all'interno della locanda, poi un'occhiata in strada e via. A seguire fu la volta di Isurus e Ariel. Poi uscirono Ayame e Brandibacco che però presero un'altra direzione, non quella verso il porto, ed infine Lok'Tar ed Usul.
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Ipotizzo che Usul accetti di aggregarsi al gruppo. Con Brandibacco ed Ayame continuiamo in privato via mail.
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Banedon, Damien, Ariel, Isurus, Lok'Tar e Usul arrivarono al punto stabilito in tempi diversi. Il porto nonostante l'ora era un via vai di gente quasi come di giorno. Facce losche come avanzi di galera bevevano da bottiglie ad ogni angolo di strada. I magazzini di stoccagio erano aperti. Gente scaricava merci ed altri prendevano il carico di navi in partenza l'indomani. Nessuno in particolare sembrò osservare il gruppo, che in ordine sparso si muoveva lungo la banchina.
Banedon colse un angolo un poco appartato nei pressi del punto di ritrovo e fece segno ai compagni.
CONTINUA...
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