UN PROBLEMA SORGE AD OVEST - 12/08/1000 DI - DuNgEoNmAsTeR


Non appena Brandibacco, Riddack e Pikel ebbero detto la loro, il capitano Ach’Ab guardò prima Hengist e poi Ayame. Li guardo giusto il tempo per assicurarsi che non avessero nulla da dire in merito alla decisione presa, e poi urlò a squarciagola 

<<FLYYYYNTTT… bè dai... siamo ancora qua? Muoviamoci, si parte!>>.

L’elementale dell’aria entrò nella stanza con un leggero turbinio. Si fermò a fianco del capitano in attesa di un’indicazione. 

<<Messer Brandi… bè… Bacco… dove sono codeste colline che avete decla… bè… mato? Bè dai… facciamolo!>>
Estrasse da un armadio della sala da pranzo comune una mappa del Granducato di Karameikos e la srotolò sul tavolo.
Non appena il piccolo halfling pose il dito sulla mappa Flint iniziò a turbinare sparendo all’interno del pavimento di legno. Passarono pochi istanti, in cui il capitano si mise il cappello a falde larghe sulla testa e si mosse in direzione del ponte esterno. Arrivato imbracciò il timone, ed il fasciame della nave iniziò a scricchiolare. La nave si stava sollevando dall’acqua e quest’ultima defluiva lungo la chiglia. Raggiunti la trentina di metri da terra il capitano Ach’Ab urlò per l’ennesima volta 

<<FLYYYNTTT… per la barba della zia Bon’ Aria… si… bè… PARTEEE!>>.

La nave si mosse nell’aria alzandosi ancora di quota, direzione: le colline ad est della Baronia dell’Aquila Nera.

Il viaggio durò una mezza giornata e quando la nave iniziò a scendere di quota il sole stava calando ad ovest e le ombre degli alberi e delle colline si stavano facendo sempre più lunghe fino a stirarsi e diventare una cosa sola con l’oscurità.

<<GRAUND, è la tua volta… forzaaaa… bè dai… facciamolo… trovami un posto sicuro dove nascondere questa vecchia signora… bè!>>


Graund l’elementale della terra fece la sua comparsa per la prima volta. Una figura di terra e pietre con alcuni cristalli verdi esposti come escrescenze. Un urlo sordo come di qualcuno che parla da dietro un muro ne annunciò l’avvicendamento con Flynt. La nave era ora a poco meno di un metro da terra e stava per schiantarsi su di una collina verdeggiante e senz’alberi. Quando toccò terra, la stessa, sotto la chiglia della nave, sembrò liquefarsi. Sembrava di navigare sull’acqua. In realtà la nave si muoveva sulla terra che dopo il suo passaggio si ricomponeva e induriva.
La nave si fermò in un avvallamento naturale, più avanti, creato dalla giunzione di tre colline, coperto da piante molto alte.

<<La direzione che dovete prendere è quella, indicò Ach’Ab, se per voi…  bè… va bene… dai va…>>

Ach’Ab stava indicando l’ovest, la direzione dove c’era la Baronia dell’Aquila Nera a circa un giorno di marcia.

Era notte fonda quando il gruppo si mise in marcia. Attraversarono il confine all’incirca alla tre del mattino. Erano da poco entrati nelle terre del Barone Von Hendriks, passando attraverso uno stretto passaggio tra due colline particolarmente scoscese e pietrose, quando proprio alcune pietruzze che caddero dall’altro misero in allarme il gruppo. Né Soren né Flame avevano avvistato nulla e nessuno degli animali aveva percepito nulla. Il gruppo si fermò e fu in quell’istante che urla gutturali e bestiali sopraggiunsero dall’alto. Un’enorme polverone e un rotolare di pietre, più o meno grosse, investirono il gruppo prima che le sagome di almeno 40 orchi si palesassero tutt’attorno a loro. La cosa più impressionante, però, non furono l’enorme quantitativo di orchi che componevano questa pattuglia. Non fu nemmeno il fatto che ogni orco indossasse un’armatura completamente nera, con tanto di elmo nero, spade ed asce nere con scudi di pesante legno adornati da spuntoni affilati; e nemmeno la grande aquila rossa marchiata su ogni armatura.
Diciamo che le due figure umanoidi alte tre metri e mezzo alle spalle degli orchi, sbavanti e ringhianti, vestite di stracci, a petto nudo attirarono maggiormente l’attenzione del gruppo. L'odore che proveniva da questi due enormi figuri era nauseabondo. Hengist notò subito, come fosse una faro che risplende nella notte, sul petto dei due giganti, all’altezza del cuore, una specie di marchio che lui conosceva bene. Il marchio di Nerull era inciso sul petto di quei due esseri.

Erano circondati.
Dall’alto delle due colline che componevano il passaggio roccioso seguito dal gruppo, dei goblin urlanti spararono con uno strano marchingegno delle reti che colpirono in pieno Soren e Flames, che caddero a terra poco distante.

(NON GDR: non riporto per decenza le parole che Hengist sente nella testa che sono il commento di Soren a tutto questo).

Almeno una ventina di goblin coperti da dei cappucci neri coprivano le alture.
Una figura nera si fece largo tra il branco urlante di orchi. Aveva delle fattezze umane, sebbene non se ne scorgesse un solo centimetro del corpo. Completamente ammantata di nero ed incappucciata, la figura avanzò tenendosi a distanza. Il volto era celato da una maschera nera. 


Una voce gutturale, con la “s” sibilante pronunciò queste parole: <<Bene bene, cossa abbiamo qui? Degli invassori? Ssiete prigionieri del Barone Von Hendriks. Sse non avessssi ordini diverssi, vi chiederei di opporre ressisstenza>>.

Gli orchi ed i due giganti, al termine delle parole, urlarono ancora più forte.

...

NON GDR
Avete tutti la netta sensazione che in uno scontro fisico diretto avreste la peggio. Gli orchi sono tutti intorno a voi e sono serrati uno all’altro. I vostri animali stanno aspettando i vostri ordini. Soren e Flames sono a terra dietro il gruppo di orchi, ma stanno bene, non sono feriti (Hengist e Brandibacco lo sentite nella testa).

Il posto in cui vi trovate è illuminato dalle torce del gruppo di orchi.
Fatemi sapere se qualcuno vuole tentare qualcosa, altrimenti la prossima settimana proseguo…

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