UN PROBLEMA SORGE AD OVEST - 11/08/1000 DI - DuNgEoNmAsTeR

Dopo le parole di Brandibacco il gruppo si scosse, trovando in esse la saggezza che Pikel aveva parimenti esposto ma con maggiore rudezza. Uscirono dal palazzo ducale dalla stessa porticina da cui erano entrati, e furono subito accolti dalla più completa oscurità. Solo una torcia illuminava il loro cammino. 
L'alba non era troppo lontana, ma ancora la notte la faceva da padrona.
Tornarono alla locanda e si accordarono di dormire ancora qualche ora. L'indomani sarebbero partiti per la baia dove avevano lasciato la Maelstrom, la nave elementale. 

La mattina dopo tre cavalli e due pony erano legati davanti alla locanda "i Gemelli", ed un ragazzo biondo stava spazzolandoli a dovere. Quando vide gli avventurieri uscire dalla locanda smise di spazzolare il manto degli animali e si fece da parte. Pikel prese le briglie del pony e portò il muso dello stesso all'altezza dei propri occhi e poi sussurrò alle orecchie dell'animale "Niente scherzi, intesi?". Riddack salì sul cavallo dal manto nero come la notte e si mise davanti ai compagni. Hengist, con un poco di fatica dovuta alla non proprio agile figura, seguì il compagno. Brandibacco accarezzò il manto del suo pony pezzato e sorridendo salì in groppa e si portò al fianco di Riddack. Ayame guardò la cavalla bianca che era rimasta e pensierosa si unì al gruppo.


Al passo e con la dovuta calma per non attirare troppa attenzione il gruppo attraversò Specularum ed uscì dalla porta ovest. Erano nuovamente per strada. Tante erano le cose già successe, ma tutti avevano la certezza che tanto era quello che ancora aspettava tutti loro.


Quando furono ad una certa distanza dalla città Soren e Flames raggiunsero i rispettivi proprietari. Flames continuò a svolazzare al fianco di Brandibacco osservando Ayame, la nuova venuta nel gruppo e poi nuovamente Brandibacco. Il piccolo halfling sentì una voce nella testa "Amica?"

Soren invece si accostò ad Hengist e gli si posò sul braccio che il chierico gli porse.
"Bentrovatograssone!Nonmisareimaiaspettatodidirlomasono
felicedivederti!
Hainotatoicorvirealipresentiincittàdaqualchegiorno?
Iosìmadaltrondecomeavrestipotutonotali?
Tiguardisololapuntadeicalzari!Inognicasosonoandativia...
Sonovolatiadovest...curiosovero?
Uncaso? Lastessadirezionedovestiamoandandonoi...mah"

Il fiume di parole si interruppe e Soren riprese a volare precedendo il gruppo di qualche centinaio di metri. Hengist ne seguì il volo per un poco.

Era circa mezzodì quando il gruppo giunse sulla spiaggia al cui largo una piccola imbracazione si stagliava a diverse centinaia di metri in mezzo al mare. La Maelstrom.


Sceso da cavallo Riddack percepì nella testa la voce familiare di Saga, la pantera nera, che gli sussurrò con voce suadente e vellutata

"Bentrovato padrone...mi sei mancato..."

Quando Ayame pose piede sulla spiaggia una voce femminile e tagliente come il ghiaccio si fece strada nella mente della giovane chierica.

"Ah, e così sei tu...ti aspettavo da tempo..."
Flames e Soren presero il volo verso la Maelstrom per ricongiungersi con i loro compagni.
Anche Pikel percepì il suo maiale corazzato (NON GDR: non mi ricordo se Pikel gli ha dato un nome o no...mi aiutate?), ma nessuna voce lo raggiunse... solo la fastidiosa cacofonia di una profonda russata, intervallata solo da uno sgrufolare particolarmente ritmato.

Il trasbordo non fu difficile, come all'andata. Ach'Ab sul ponte li accolse sorridendo con un mestolo in mano ed un grembiule chiazzato da quello che Pikel e Brandibacco riconobbero subito come sugo di stufato di cervo, con foglie di alloro e rosmarino, impreziosito da olio delle isole del sud e da qualche altra spezia che non riuscirono a distinguere.

Al fianco di Ach'Ab, Saga si mosse per avvicinarsi a Riddack e strusciarsi contro la sua gamba; mentre una lupa dal manto grigiastro sedeva impettita ed orgogliosa osservando Ayame. Ad un gesto del capitano la lupa si mosse, cauta, verso la giovane donna. Le si avvicinò e l'annusò diverse volte, poi, sollevando il muso che aveva avvicinato al mantello, produsse un lungo ululato. Ayame sentì quell'ululato anche dentro la propria testa e poi solo lei sentì le parole pronunciate dalla stessa voce tagliente della spiaggia

"Saremo compagne di viaggio fino a quando lo vorrai."

"Ora ho bisogno di un nome..."


Il profumo sottocoperta avvolgeva ogni cosa. Gli elementali servirono il pranzo e l'atmosfera si alleggerì molto, fino a quando Ach'Ab soggiunse 

"Dunque? Dove andiamo? Dove vi porto? Da che parte volete entrare nella Baronia dell'Aquila Nera?"

Per un attimo tutti rimasero sorpresi. Fino a quel momento nessuno di loro aveva parlato della nuova missione che era stata affidata loro. Ma Ach'Ab rivelò subito il suo segreto.

"Non  mi chiedete come faccio a saperlo..."disse sorridendo rivolgendo lo sguardo verso Soren che di rimando guardò dalla parte opposta per non incrociare lo sgaurdo di Hengist.

NON GDR
Cari avventurieri...stavolta è arrivato il momento di decidere...chi si butta a lanciare una proposta o a formulare un piano d'azione? Il saggio Hengist? Lo scaltro Riddack? l'irruente Pikel? la giovane Ayame? o forse il prode Brandibacco?

Che l'avventura continui!

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