RINNEGATI - 12/09/1000 DI - DuNgEoNmAsTeR

GDR

Dopo pochi passi il drago rosso aprì le ali e prese il volo. Quando giunse sopra il gruppo, non disse nulla, non una parola, semplicemente spalancò la bocca e...

...soffiò!


Soffiò tutto l'odio ed il rancore che aveva dentro per quel gruppo di avventurieri che aveva creato tanto scompiglio in quello che era il suo piano di riconquista del potere, di ritorno ad antichi fasti, di gloria e di ricchezza. Vomitò non solo una terrificante pioggia di fuoco, ma anche disprezzo per l'enorme contrattempo che sarebbero state le due morti di Promethea e Lylith. Ci sarebbe voluto molto tempo per rimpiazzarle.

La prima sensazione che percepirono fu quella della tremenda forza dello spostamento d'aria che si creò, poi subito dopo li raggiunse il boato del fuoco incandescente diretto verso di loro ed infine il calore. Si trattò di una sensazione indescrivibile. Il risultato di tutto quello che seguì non fu altro che morte e devastazione. Tutto andò a fuoco per consumarsi in breve tempo, tanto era alta la temperatura del soffio di un drago rosso. Sul campo di battaglia, al centro dell'isola di Itheldown, i resti di undici corpi e quello di un enorme drago bronzeo sarebbero stati rinvenuti il mese successivo dagli abitanti di Akorros, quando questi ultimi decisero che era passato abbastanza tempo per andare a vedere cosa era successo, visto che il drago rosso non si era più fatto vivo per tutto quel tempo. Passò ancora una settimana ed un corpo decapitato e mezzo mangiato dai pesci di una qualche creatura alata venne ripescato da alcuni pescatori.

Achab era dunque stato fermato, ma non del tutto, e soprattutto, ad un prezzo carissimo: la giovane vita di ognuno di quegli avventurieri che avevano osato sfidare una forza più grande di loro.



Questo è come sarebbero andate le cose, se, un istante prima che il soffio infuocato che stava fuoriuscendo dalla bocca di Achab e che stava raggiungendo il gruppo di avventurieri; una piccola sfera di vetro non notata da nessuno, caduta poco prima dalla mano di Samira, prima che questa scomparisse, non avesse iniziato a pulsare di un qualche tipo di energia per produrre infine una fortissima esplosione di luce bianchissima che accecò tutti quanti.

L'esplosione di luce candida non produsse alcun tipo di rumore. Tanto vero che gli avventurieri poterono sentire il rumore della nube di fuoco che li stava per investire, percepirono il tremendo calore, ma stranamente non sentirono alcun dolore. Non videro nulla. Percepirono solo delle sensazioni. Quell'istante durò il tempo di un pensiero, poi, dal bianco  immacolato prodotto dalla sfera tutto divenne nero come la notte. Ognuno degli avventurieri si percepì solo in quella tenebra. Ognuno degli avventurieri non sentiva altri intorno a sè. Ognuno di loro si trovò improvvisamente solo.

Chi prima chi dopo, nel più completo buio in cui erano avvolti, tutti iniziarono a percepire una netta sensazione di umido. Lo scorrere del tempo era qualcosa che non avrebbero saputo definire. La sensazione di umido iniziò a farsi sempre più intensa, fino a trasformarsi in una sensazione di bagnato. Ognuno degli avventurieri ebbe la netta sensazione di trovarsi immerso nell'acqua. I vestiti appiccicati al corpo, in parte, la pelle fredda. Iniziarono anche a percepire una specie di leggero sciabordio dei loro corpi immersi nell'acqua, avvolti dalla più completa oscurità. Passò dell'altro tempo, ma non avrebbero saputo dire quanto. L'odore di muffa e di marcio li raggiunse improvvisamente. Era abbastanza forte, ma non proveniva da una direzione in particolare, sembrava essere tutt'intorno a loro.

Fu in quel momento che ognuno di loro sentì di avere legato alle spalle uno zaino, ne percepirono in maniera distinta le cinghie. Stavano galleggiando. La testa era parzialmente fuori dall'acqua e l'aria che l'accarezzava era tutto sommato tiepida. Le mani di ognuno di loro stringevano i medesimi oggetti che avevano quando si trovavano sull'Isola di Itheldown: Lok'Tar aveva la corda con la quale avrebbe dovuto legare Lylith, Damien aveva la sua arma, Isurus aveva le due lame leggermente ricurve di Promethea, etc. Fu in quel momento, anche se con tempistiche diverse uno rispetto all'altro, che tutti quanti tornarono ad avere una percezione completa di loro stessi e del mondo che li circondava. Percepirono e toccarono delle pareti. Era come se fossero immersi in una vasca. 


Passò nuovamente del tempo, difficile dire quanto. Un rumore come di una goccia che cadeva in acqua li raggiunse all'unisono. Fu quello il momento in cui si resero conto di avere un qualcosa appiccicato alla testa. Quel qualcosa copriva loro gli occhi, aveva come dei tentacoli che di ancoravano lateralmente al viso e posteriormente alla testa fino alla base del collo. Quando ebbero piena consapevolezza di quella cosa, urlarono. Chi prima chi poi. Si sollevarono, posarono gli oggetti che avevano in mano e portandosi le mani al viso strinsero e tirarono via con forza...


NON GDR

...e tirarono via con forza... cosa? Al momento non vi è dato saperlo, perché, con quella rivelazione inizierà una nuova parte della nostra campagna giocata via blog. Al momento, con questo post andiamo a chiudere, in concomitanza della chiusura dell'anno 2022 questo capitolo dei Rinnegati.

La fine di un capitolo di una campagna di D&D è sinonimo di tante cose, ma soprattutto di assegnazione di Punti Esperienza. Tutti gli avventurieri ricevono 3000 PX. Per ogni giocatore seguirà una mail privata con gli aggiornamenti e le scelte che ci saranno da fare al passaggio di livello, dovreste infatti essere tutti al 4 livello.

La fine di un capitolo di una campagna è anche il momento di confronto: pertanto se avete critiche, rimostranze, osservazioni, richieste, etc. scrivetemi una mail in modo da aggiustare il tiro.

Lasciate che vi faccia i miei auguri per un buon 2023 pieno di giocate di ruolo!




Ed ora, prima dei saluti finale, un piccolo "Spoiler" sul nuovo capitolo della campagna: il prossimo capitolo avrà come titolo "FUGGITIVI" ed avrà inizio con il prossimo post del Dungeon Master che arriverà con l'inizio dell'anno nuovo.


 
E come sempre non mi rimane altro che salutarvi e darvi appuntamento...
...al prossimo incontro!


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