RINNEGATI - 12/09/1000 - LoK'TaR

GDR

La lancia incandescente di Lylith saettò nell'aria come un serpente. Saettò per ben due volte. Nulla potè Lok'Tar contro quegli attacchi rapidi e precisi che lo colsero impreparato. Se già il morso della lancià fù doloroso, l'aggiunta del calore da essa sprigionato, non fece che aumentarne l'intensità. Il mezz'orco però non urlò per il dolore. Era stato cresciuto a non sprecare una così grande risorsa in battaglia. Il dolore doveva essere immagazzinato e rilasciato subito dopo, mutato questa volta in violenza barbarica. 



Ligio ai principi con cui era stato allevato, ligio agli insegnamenti ricevuti e fedele alle tradizioni del clan Zulgur'Ub, Lok'Tar lasciò che il dolore si facesse strada dentro di lui, nel punto in cui lui voleva e subito, senza attendere oltre, lo fece risalire con velocità fino alla bocca, arrichendolo di rabbia ed odio, ingredienti che mutarono il dolore in violenza barbarica. L'urlo che accompagnò entrambi gli attacchi ne era pregno. Sia il colpo inferto con l'ascia sia quello con il martello andarono a segno.

Lok'Tar era particolarmente fiero di come stavano andando le cose. Era fiero di combattere al fianco di Damien. Era fiero di essere tornato in sè, e di non essere più una marionetta nella mani della loro avversaria. 

Fu in quel momento di pensieri positivi che il rumore della coda del drago rosso frantumò il ponte della nave elementale. Il rumore fu assordante. Vide diversi venire sbalzati dal ponte della nave come pietre lanciate da catapulte. Alcuni finirono in acqua, altri a terra. La situazione stava diventando sempre più critica. 

Avrebbe voluto correre dai proprio amici, per soccorrerli, aiutarli, prendersi cura di loro. Ma c'era una cosa che glielo impediva, l'avversaria che aveva davanti. La cosa lo fece infuriare ancora di più, per quanto fosse possibile. 

L'avrebbe attaccata senza tregua. Doveva arrivare il più presto possibile dai suoi amici.


NON GDR 

Lok'Tar continua imperterrito ad attaccare Lylith.

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