RINNEGATI - 12/09/1000 - Brandibacco

NON GDR

Ricordo per dovere di cronaca che, su richiesta del giocatore, al momento è il master a controllare Brandibacco.


GDR

"Colpisci alle gambe Kaa, alle gambe, ALLE GAMBEEEEEE!!!"
L'incitazione di Brandibacco nei confronti del serpente stritolatore su rapida, veemente e diretta! Chissà poi perchè lo chiamò Kaa, non sapeva mica il nome di quell'animale, e come avrebbe potuto d'altronde. Nella testa dell'halfling c'era l'immagine del serpente che si avvinghiava alla gambe di Promethea e che dunque si associava alla stretta dell'elementale della terra per paralizzare ulteriormente la loro avversaria.
L'immagine che il Warlock si era costruita in mente pochi istanti prima prese forma proprio sotto i suoi occhi, esattamente come l'aveva immaginata. La cosa aveva qualcosa di legato al destino, alla preveggenza.
Mentre cercava di fare alcuni passi indietro per allontanarsi dal corpo a corpo, di consueto una zona dove non si trovava molto a suo agio, l'attenzione dell'halfling venne catturata da un sibilo che proveniva dall'alto. 
Prima della grandezza della coda del drago rosso, prima della velocità con cui la coda di Achab colpì il fasciame del ponte della Maelstrom, prima della forza che cui il colpo vibrò, spaccando in due la nave (o almeno così sembrò ad una prima impressione); Brandibacco fu colpito da due altre cose: la prima fu lo spostamento d'aria causato da quel colpo. Cosa che gli fece quasi perdere l'equilibrio. La seconda fu il rumore del legno che veniva spaccato e delle piccole e tante schegge che partirono in aria come proiettili di minuscole balestre.
Non avrebbe saputo ricostruire cosa successe. Ricordava solo tre differenti momenti. Il primo momento era legato ad un istante prima dell'impatto e all'impatto della coda. Lo ricordava come se il tempo fosse andato a rallentatore e la coda penetrava lentamente nel ponte della nave spaccandolo, frantumandolo e piccole schegge impazzite ne venivano sollevate e sparate in ogni direzione.
Il secondo momento Brandibacco si percepì in volo, sbalzato dal ponte della nave come se fosse stato lanciato da una catapulta. Volava. Lanciato. Si librava in aria come se fosse stato senza peso, stava salendo e vedeva sopra di sè il cielo. La forza di gravità dopo pochi istanti ebbe la meglio sulla forza del lancio, l'attrito dell'aria aiutarono la cosa e Brandibacco iniziò a scendere velocemente in direzione di un grosso lastrone di pietra lavorata che una volta faceva parte del pavimento della piattafoma antistante l'ingresso del castello, di cui ora rimanevano praticamente solo macerie. 
Il terzo momento fu il forte impatto contro la roccia. Duro, violento, ma meno letale di quanto ci si sarebbe potuti aspettare. Forse fu la posizione inclinata del lastrone o la prontezza di riflessi dell'halfling, sta di fatto che l'impatto non procurò così molti danni al Warlock.

Subito l'halfling si sollevò in piedi e si preoccupò dei compagni. Guardò in che direzione era volata Ayame, dove Ulderì, Arbea, Trotik e dove la loro avversaria.

D'un tratto gli venne in mente Kaa. Il suo serpente stritolatore. Che fine avevano fatto lui e Promethea?


NON GDR

Brandibacco riesce a capire dove sono atterrati tutti gli altri compagni?
Se sì corre a raggiungere i più vicini per capire se stanno bene e cosa fare.




Ed ora non mi resta che salutarvi e darvi appuntamento...
...al prossimo incontro!


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