RINNEGATI - 11/09/1000 - di Arbèa, Trotìk e Ulderì

FLASHBACK (cuore della notte dopo mezzanotte 11/09)

Quando Banedon terminò la pianificazione, sorrise. E sorrise parecchio, tant'è che a Ulderì parve strano. Ma si ricredette subito, pensando che per un chierico di Halav l'avvicinarsi della sconfitta di un Rinnegato era motivo di profonda gioia. Di grande speranza. Così, terminata la sonata dell'organetto di Ariel, il bardo contribuì a sua volta con il liuto: la leggera melodia, come Canto di Riposo, contribuì a risanare le ferite di alcuni compagni.

NON FLASHBACK (alba del 11/09)

Al risveglio, Arbèa sbadigliò - era ancora stanca - e si rattristò. La giornata non iniziava di certo bene: si era trattato di un assassinio, o solo di una temporanea sedazione? Eppure il gallo aveva tutto il diritto di cantare: la brusca interruzione del suo canto non era certo di buon auspicio. Con questo pensiero nefasto, la driade si sistemò per la partenza.

Trotik ringraziò Banedon per le cinque monete: "Grazie, Banedon, saranno certamente utili! Conosco un giovane ragazzo che è in grado di guidare una piccola barca. Si chiama Giàcono. Anche se non vi siete accordati prima con lui, non dovreste incontrare difficoltà, è sempre stato disponibile. Tutte le mattine è al porto, ad osservare l'alba. Forse aspetta qualcuno, o forse è un tipo romantico. Non lo so. Comunque lo trovate facilmente: andate dritti verso ovest, poi al primo pontile alla vostra sinistra. E' un umano di circa 20 anni, ha i capelli castano chiaro. Indossa sempre pantaloni dello stesso colore dei suoi. Guardatelo bene, per non fare errori". Indicò Ulderì, e mentre tutti si volsero verso il bardo per capire quale fosse il colore in questione, il topo lasciò rapidamente sfilare una delle 5 monete nel suo borsello.

Quando gli sguardi tornarono verso di lui, si voltò verso Ayame, e le porse 4 monete d'oro: "Tieni Ayame, le monete servono a voi, non a me. Queste che ci ha dato Banedon saranno sicuramente sufficienti. Ricordatevi, il ragazzo si chiama Giàcono".

Ulderì, che conoscendo il colore dei propri pantaloni - grigio scuro - era l'unico che non aveva bisogno di guardarli, notò il movimento fulmineo del topo. Ma non intervenne: come aveva ben spiegato Damien, bisognava avere fiducia in tutti i membri del gruppo. Se Trotik aveva agito così, sarà stato certamente per una buona causa.

(NON GDR: il master indica gli eventuali PF recuperati la sera precedente con Canto di Riposo, come avvenuto con Ariel; Arbea, Ulderì e Trotik non utilizzano Dadi Vita).

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