PROBLEMI NELLE TERRE ALTE - MoRgOn - 17/07

GDR
Morgon, vedendo il compagno sedersi a terra, ne seguì l'esempio. Solo ora si rendeva conto di quanto fosse stanco, di quanto l'ultima giornata era stata frenitica e massacrante. Osservò con attenzione il corpo di Padan Fain ancora appoggiato alla porta di legno che stava cercando di impoccare, prima che Riddack lo raggiungesse con la sua lama.
Inspirando profondamente cercò di ripensare brevemente a tutto quello che era successo dall'inizio della loroa avventura davanti alle porte di La Soglia, passando per l'attacco notturno degli orchi all'accampamento, l'entrata nella vecchia miniera abbandonata e poi tutto quello che era successo.
"Credo fossimo attesi in questo luogo, non trovate? Non avete avuto la stessa sensazione? Sembrava che il chierico malvagio, quel chierico di Nerull ci stesse aspettando e avesse costretto quel traditore di un hobbit a portarci fino a qua. A voi non è sembrato così? Ma come è possibile che sapesse che eravamo diretti qua?"
disse Morgon a voce alta, condividendo con i compagni i propri pensieri. 
"In ogni caso credo dovremmo andarcene da qui alla svelta...non volgio stare qui un attimo di più! Voi cosa ne pensate? Vi propongo di tornare a La Soglia e riorganizzare laggiù i pensieri." disse ancora il giovane mago, alzandosi.
"Se quel gigante è arrivato fin qui dovrà aver aperto le porte che si sono chiuse, non trovate?"

NON GDR
Morgon è in piedi e invita i compagni ad andarsene da lì.

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