RINNEGATI - 12/09/1000 - di Arbèa, Isurus, Trotìk e Ulderì

 

NON GDR

Nelle fasi di combattimento giocate via blog o via email può capitare di incappare in malintesi o equivoci, perché non è affatto semplice descrivere situazioni già di per sé caotiche. Pertanto provo a fare un pochino di ordine su alcuni punti, poiché le scelte in questa fase possono influenzare notevolmente la sopravvivenza dei vari personaggi. 

1. Scrissi: "Nessuno colse lo sguardo di Isurus: un sorriso sottile e fiero nel momento dell'esplosione, seguito da una smorfia quando non vide rialzarsi i propri compagni, ed infine un'alzata di sopracciglia.". Da ciò segue che Brandibacco non può "vedere sul suo volto soddisfazione e un filo di cinismo".
L'unica cosa che i compagni percepiscono riguardo Isurus, poiché non ha espresso i suoi pensieri, è ciò che vedono: "si copre le orecchie finché Arbèa non gli mette la benda, mantenendo lo sguardo fisso sul bersaglio". Perciò, in sintesi, ciò che si vede è un atteggiamento di concentrazione.

2. Trotik disse: "Ci allontaniamo vero il mare, sperando che le due ci seguano...". Brandibacco dice: "Adesso che aggiriamo la zona dello scontro ed arriviamo a tiro delle nostre nemiche [...]"; del warlock si dice in seguito che "Rimane in attesa di vedere se la manovra di Trotik ha effetto e se riescono ad avvicinarsi al luogo degli scontri corpo a corpo".
A scanso di equivoci, specifico che Trotik muove la nave non avvicinandola la luogo degli scontri bensì in direzione opposta: allontanandola dalla zona degli scontri e andando verso il mare. Ossia, la sua speranza è che le due nemiche, volendo salire sulla nave (così hanno dichiarato), si allontanino a loro volta dalla zona in cui ci sono i compagni moribondi. Se le due seguiranno in effetti la nave, ne conseguirà che saranno lontane dai compagni a terra.
Chiedo scusa se non siamo stato sufficientemente precisi nel post precedente: la situazione è un po' complessa e non ci siamo espressi bene... Buon divertimento!

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